Capitolo 29

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Pov's chris
Tyler aprì la porta della suo appartamento e facendosi da parte fece entrare prima me.

Era abbastanza grande e sembrava confortevole e accogliente.

"Allora? Adesso non dici più wow?" Mi stuzzicò lui ricordandomi la prima volta che entrai in casa di suo zio.

Mi misi a ridere e scossi la testa divertita.

"Molto bello come appartamento... come mai mi hai portata qui? "Mi azzardai a domandare mentre camminavo verso la sala.

La sala aveva una vetrata che mostrava la città di Miami illuminata e lontano il mare. Sembrava quasi un attico anche se non lo era..

"Sei stanca e poi volevo farti vedere l'appartamento in cui stavo.." disse sorridendo falsamente e andando verso la cucina a penisola.

Annuì certa che quello che aveva detto fosse una bugia..

Appoggiai la mia borsa sul divano grande e salì su uno degli sgabelli che vi erano nella penisola.

Lo guardai attentamente mentre tirava fuori due bicchieri in vetro quadrati è una bottiglia di whisky.

Alzai le sopracciglia e gli chiesi stupita  " vuoi ubriacarti?"

Accennò un sorrisetto divertito " no.. ho solo bisogno di alleviare i nervi. " rispose aprendo la bottiglia e versando il contenuto in uno dei due bicchieri.

"E tu allievi i nervi bevendo il whisky?" Gli domandai incredula e intenta a ridere.

"Qualche volta li allievo anche a letto con qualche ragazza, se te non hai intenzione di alleviarmeli penso allora che farò quello che stavo facendo" disse alzando il bicchiere e guardandomi bramoso.

Ad un tratto mi sembrò di avere la gola un po' secca..

Mentre lui sorrise e poi butto giù un po' del suo whisky, decisi anche io di alleviare i nervi o come diceva lui..

Mi sporsi sul tavolo della penisola e afferrando l'altro bicchiere pulito e la bottiglia, versai un po' di quel liquido ambrato nel mio bicchiere.

La sua espressione era incredula ma prestando attenzione ad ogni singolo movimento bevvi un po' di quel liquore che bruciò nella mia gola quando lo mandai giù.

Cercai di non fare smorfie e lo guardai negli occhi.

Rimanemmo in silenzio guardandoci e lui come sempre ruppe quel silenzio che non era affatto teso ma sembrava carico di cose non dette o che non riuscivamo a dire..

"Perché mi hai chiamato sta notte?" Mi domandò per l'ennesima volta.

Cercai di sostenere il suo sguardo ma infine lo distolsi e mi soffermai a guardare il bicchiere di vetro con ancora un po' di quel liquido ambrato che avevo tra le mani.

"Avevo bisogno di sentirti.. quando quella mattina mi sono svegliata e non ti ho più trovata ero triste perché non ero riuscita a salutarti prima che te ne andassi." Confessai in parte mentre sentivo i suoi occhi su di me.

Guardando sempre il bicchiere socchiusi gli occhi e bevvi il liquido restante.

La sensazione di bruciore fu più forte di prima..

Quando aprì gli occhi lo ritrovai ancora a guardarmi. Leccandomi il labbro bagnato dal liquore, lo guardai negli occhi e mi sentì avvampare di caldo.

Raccolsi i capelli lunghi e sciolti in una coda alta sotto il suo sguardo.

****
Pov's Tyler
La guardai mentre con il viso arrossato si legava i capelli lunghi in una coda..

Le sue labbra carnose sembravano più rosse, ma di un rosso che non sembrava quasi fosse naturale.

Era bella come sempre e sapevo anche che più stavo con lei e più me ne intossicavo.

"Perché sei venuto qui per me? Pensavo fossi senza sentimenti e uno che non si preoccupa degli altri.." disse lei stupendomi è quasi ferendomi.

"Sono venuto perché mi ero preoccupato e perché volevo vedere i ragazzi, mi hai chiamato nel bel mezzo della notte che sembrava avessi pianto e dicendomi quelle cose. " mentì in parte.

Volevo vederla perché per quanto fosse ridicolo anche perché mi scopavo da settimane e quasi ogni giorno altre donne, lei sembrava mancarmi più di qualsiasi altro rapporto femminile che avessi instaurato.

Lei annuì e prendendo la bottiglia di whisky ne versò sia a me che nel suo bicchiere.

"Ieri piangevo perché poco prima ero andata da Bryan a fargli una sorpresa a casa sua.. e lo sorpreso in camera sua, nel letto mentre era nudo con un ragazzo e una ragazza. Sono scappata via e mi sono sentita così presa in giro e arrabbiata." Disse lei ricordando con occhi lucidi.

Prese il bicchiere e se lo portò alle labbra bevendo tutto il liquido senza batter ciglio e stupendomi ancora di più.

Sarebbe crollata di sicuro tra breve tempo..

Lei sorrise facendo una smorfia e continuò dicendo "pensa io mi sentivo in colpa perché io e te ci baciavamo e stavo iniziando a provare qualcosa per te, e quindi mi sentivo che lo stavo tradendo ed invece è lui lo stronzo che va a letto con altre stronze o stronzi.."

La vidi un po' tintinnare.. lei continuò a versarsi il whisky e a ripetere lo stesso gesto di prima come se fosse un meccanismo.

Decisi che era meglio togliere la bottiglia di mezzo.

Presi la bottiglia e mettendola dove era prima,  vidi chris mentre scendeva dallo sgabello e barcollava un po'.

Feci il giro della penisola e andai da lei, mi guardò e toccandosi la fronte scosse la testa.

"Aiutami.. non riesco più a farcela. Prima i miei e poi Bryan. Dimmi che te non mi prenderai in giro" disse lei con voce incrinata.
In quel momento mi sembrò così fragile che quasi mi si strinse il cuore.

Mi avvicinai velocemente a lei e abbracciandola , tenendola stretta a me le accarezzai la testa e la schiena.

Sentivo i suoi singhiozzi mentre piangeva..

Come facevo a dirle che non l'avrei preso in giro, se io ero lo stronzo per eccellenza che lo faceva con tutto e tutti?

"Dai ti porto a letto.. hai bisogno di riposarti." Le dissi dolcemente mentre lei si distaccò perdendo un po' l'equilibrio mentre indietreggiava.

L'afferrai per i fianchi e tenendola contro di me la portai verso la camera da letto.

La feci sdraiare sul letto e appena le levai le scarpe, lei si levò via i pantaloncini in jeans e la maglietta rimanendo in intimo e mettendo alla prova la mia pazienza e resistenza nel non provarci..

Quando feci per coprirla lei mi guardò negli occhi e afferrandomi un polso mi chiese "dormi insieme a me.. per favore."

Annuì poco dopo e dopo che la sua presa si staccò da me, mi tolsi le scarpe e i vestiti restando solo in boxer di Calvin Klein.

Spostai le lenzuola mi sdraiai affianco a lei mantenendo le distanze.

Poco dopo lei appoggiò il suo viso sulla mia spalla e appoggiò una gamba sulle mie, come se fosse un koala.

Scossi la testa divertito e cercai di addormentarmi in quella posizione assieme a lei.

Si, chris mi era mancata, forse anche più di quanto credevo..

Burning LoveWhere stories live. Discover now