CAPITOLO 21

11.1K 737 248
                                    

Samael e la truppa ripiegarono velocemente nel bosco. Non potevano permettere che il gruppo di mannari di quella femmina li trovasse. Erano quattro, erano pochi per affrontare un intero branco.

Inoltre la mannara non si era trasformata e non avevano capito a quale sottorazza appartenesse.

Mentre raggiungevano velocemente il furgone che avevano lasciato al limitare della strada, Samael osservò i compagni che rinfoderavano le armi e sorrise felice che nessuno di loro fosse morto. Sorrise anche perché quella notte, avevano fatto una scoperta sensazionale. Nel Michigan, c'era una fata.

Il sangue di fata era ottimo al mercato nero. Bevuto da umani aiutava tantissimo come rivitalizzante, nella cura delle malattie e soprattutto allungava la vita. Una sorta di elisir di eterna giovinezza.

Inoltre, aveva sentito che anche i loro organi interni, se trattati con le dovute cure, potevano portare benefici di vario tipo. Insomma, era un soggetto che voleva assolutamente catturare. Non potevano lasciarsela scappare.

Rinfoderò il laccio d'argento in una delle sue innumerevoli tasche e quando uno dei suoi uomini aprì il portellone del furgone, ci saltò dentro.

«Torniamo alla base. Questa cosa della fata, è stata una scoperta strabiliante ma dobbiamo decidere bene come muoverci. Abbiamo varie opzioni da vagliare.» disse affacciandosi ai sedili anteriori mentre uno dei suoi guidava.

«Che opzioni abbiamo?» domandò quello alla guida.

Samael si appoggiò contro il sedile e accavallando le gambe sorrise. Il pensiero di quello che avrebbero potuto fare di quella femmina di fata lo eccitava enormemente. Non solo era una fonte di guadagno inestinguibile, ma con ogni probabilità sarebbe interessata anche ai Collezionisti. «Potremmo rapirla, tenerla segregata e smerciare il sangue all'infinito.»

Il guidatore gli lanciò un'occhiata, senza perdere di vista la strada. «Gli organi no? Con i mannari lo facciamo.»

Samael scosse la testa. «I mannari son facilmente reperibili, fate come quella... molto meno. Se le togliessimo gli organi, non so quanto tempo resterebbe viva. Invece alimentandola, sarebbe una fonte di guadagno inestinguibile... seppur minore nei brevi tempi.»

L'uomo al suo fianco osservò il capo dubbioso. Era strano che non pensasse immediatamente al guadagno più elevato. «E venderla?»

Il sorriso del cacciatore a quel punto si espanse sul truce viso. Si passò una mano sulla pelata assorto nei suoi pensieri carichi di aspettative. «Ho pensato infatti di chiamare Mister Blake.»

Gli altri tre uomini trattennero il respiro. Chiamare un Blake era una decisione importante e rischiosa. Se promettevi qualcosa ad un uomo di quella famiglia, dovevi esser certo che potevi mantener la promessa. Altrimenti era molto meglio lasciar perdere.

I Blake erano una famiglia di Collezionisti. Una delle peggiori e una delle più conosciute nel mercato nero. I maschi di quella casata, sin da piccoli venivano iniziati al mondo del sovrannaturale e crescevano con l'insana passione di collezionare bestie rare. Nelle loro immense proprietà, avevano seminterrati carichi di gabbie e strani marchingegni dove imprigionavano le più svariate razze misteriose presenti nel mondo.

Matthias Blake, era il più giovane e irriverente figlio di puttana della casata Blake. Un trentenne dai principi poco morali che amava competere con il padre sulla proprietà di creature sovrannaturali. Una sorta di gioco malsano di famiglia.

Samael lo conosceva per avergli venduto alcuni mannari qualche anno prima. Sapeva che una volta venduti ai Blake, i sovrannaturali finivano in celle a vita. Sfamati e mostrati ad un ristretto pubblico come trofei. In gabbia, come bestie. Fino alla fine dei loro giorni.

ARTIGLI - BACIO RUBATOWhere stories live. Discover now