CAPITOLO 51

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I sei cacciatori si radunarono immediatamente nel piccolo spazio davanti alle gabbie. Le espressioni contrite e i sorrisi spariti. Il ruggito che qualche attimo prima era esploso in tutta la foresta li aveva immediatamente messi sulla difensiva. Nessuno aveva pensato a qualche animale selvatico, sapevano di cosa si trattava e non erano intenzionati a restare fermi lì ad aspettare che succedesse qualcosa.

Per quanto l'erba "Fumo negli occhi" inibisse gli altri odori, un mannaro con un olfatto più sviluppato forse avrebbe in ogni caso trovato la traccia.

Samael si affrettò ad armarsi di tutto punto e impartendo comandi a destra e manca si assicurò che i suoi uomini facessero altrettanto.

Marlene nel frattempo fissava quasi soddisfatta la paura serpeggiante sui loro volti. Una fitta al fianco le fece stringere gli occhi e abbassò lo sguardo verso Marie Anne ancora svenuta tra le sue braccia. «Ehi, piccola.» la chiamò dandole alcuni brevi e delicati colpetti sulle guance, per farla rinvenire. «Piccola, ti devi svegliare.» Di li a poco si sarebbe scatenato l'inferno, se lo sentiva. Questa volta lei non se ne sarebbe andata, non sarebbe scappata. A costo di restare e morire.

Però, le sue decisioni non dovevano incidere sulla bambina, lei doveva salvarsi e la fata avrebbe fatto di tutto pur di metterla in sicurezza.

Marie Anne schiuse debolmente gli occhi, troppo pesanti per restar a lungo aperti. «Che - che succede?» chiese con una vocina flebile. Si sentiva così stanca che non aveva nemmeno la sensibilità negli arti.

«Tesoro, devi cercare di riprenderti.»

«Perché?» chiese lei, ancora più piano.

«Stanno arrivando a prenderci e tu devi tenerti pronta.» A quelle parole la ragazzina alzò debolmente la testa, nello sguardo un barlume di speranza. «Qualsiasi cosa succeda, voglio che tu vada via da questo dannato posto.»

Marie Anne cercò si mettersi a sedere e la testa le girò come una trottola. Fu costretta a reggersi alle sbarre in rame e non appena riuscì almeno a sollevare il busto per stare seduta, sospirò. Quel semplice movimento le era costato un'enorme fatica. «Come posso andar via da qui se a malapena riesco a muovermi?»

Ottima osservazione. Con le forze rasenti zero, non sarebbe mai riuscita a fuggire da lì. Marlene si passò nervosamente una mano sulle labbra, cercando di pensare ad una soluzione, qualcosa che la potesse aiutare o spronare a reagire. Purtroppo si rese conto amaramente che non c'era nulla che poteva fare per lei se non rassicurarla con parole di conforto. «Quando sarà il momento, ce la farai, tesoro.» Marlene non sapeva in quanti le stavano venendo a salvare ma se quell'unico ruggito determinava anche il numero allora Marie Anne doveva correre a cercare aiuto.

La piccola non era sicura che sarebbe riuscita ad alzarsi ma la fiducia che le era nata nella sua nuova amica le faceva credere che in qualche modo, ce l'avrebbe veramente fatta. Se Marlene era convinta che sarebbero uscite di lì, in qualche modo ci sarebbero riuscite. Non voleva perdere le speranze. «Okay, ci proverò.»

La fata le diede un sonoro bacio in fronte. «Brava, devi sforzarti. Lo so che ti sembra impossibile ora, però non abbiamo altra scelta.»

Marie Anne annuì accennando un sorriso. Conosceva da poco quella giovane donna e già si sentiva molto legata a lei, forse era per via della comune situazione in cui si erano trovate oppure semplicemente perché nella sua vita non c'erano molte donne con cui parlare. Sperava in ogni caso di poterla continuare a sentire o vedere anche una volta dopo la fine di tutta questa storia, per quanto amasse suo fratello Amarok c'erano cose da femmina che preferiva non confidargli.

Le due si strinsero in un abbraccio senza parole ma carico di sentimenti. Non fecero in tempo a dirsi altro che la porta della gabbia si aprì di scatto lasciando entrare Samael accompagnato da due uomini. «Forza, andiamocene da qui.» Non sarebbe rimasto un attimo di più in quel posto. Non era così scemo da aspettare un branco di mannari per essere sbranato. Sarebbero montati sul loro dannato furgone e avrebbero portato quelle due sovrannaturali dritte, dritte a Mister Blake. Lo avrebbe avvisato strada facendo. Era troppo rischioso restar lì.

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