Part 17 - Coming Out

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Erano risalite a bordo da qualche minuto e Camila non faceva altro che torturarsi le mani e camminare avanti e indietro con il telefono in mano.

"Camz" sussurrò Lauren avvicinandosi.

"E' questione di minuti" rispose Camila senza fermarsi "Tra pochi minuti saremo virali. Tutto il mondo saprà. Sapranno di me e sapranno il tuo nome e cognome e tutto quello che hai fatto in vita." Si voltò di scatto verso i suoi occhi smeraldo e li fissò a lungo "mi dispiace. Avrei dovuto ascoltarti."

"Camz calmati ti prego" le posò una mano sul braccio per cercare di fermarla. "Cosa vuoi che facciamo?" chiese spaventata Lauren "Cosa vuoi dire alla gente."

"Forse non hai capito. Ma questo non dipende più da me. Ora interverrà il mio staff e io non potrò oppormi a nulla perché sono sotto un cazzo di contratto con una cazzo di casa discografica che paga la cazzo di promozione per il lancio dei miei dischi. La mia immagine appartiene a loro."

La ragazza la guardò basita, ma di che diamine stava parlando. "Camz ascolta, calmiamoci. Sono sicura che troveremo una soluzione."

La cantante scosse la testa finchè un sorriso amaro non attraversò le sue labbra. "Vorrei che tu avessi ragione."

Proprio in quel momento il suo telefono squillò. Camila guardò il display qualche secondo e poi rispose. Dall'altro lato del capo Lauren poteva distinguere solo delle urla.

"Roger ti prego calmati. Lo so. No...non ho visto ma c'ero." Il suo tono era calmo e rassegnato ma il suo manager doveva aver detto qualcosa perché il viso di Camila si era improvvisamente teso e il pugno si era stretto fino a far diventare le nocchè della sua mano totalmente bianche. "Cazzo che vuoi che ti dica. E' tutto vero ma non ho lasciato nessuna dichiarazione."

Lauren continuò ad osservarla a pochi passi da lei, aveva il cuore che le batteva a mille e l'ansia la stava divorando.

"E' una ragazza" continuò Camila "che lavora a bordo." Lo disse girandosi verso di lei quasi in segno di scuse. La cantante non voleva sminuirla anzi, ma non voleva neanche esporla a tal punto da farla entrare in un circo mediatico, questo le avrebbe sicuramente sconvolto la vita e lei non poteva permetterlo.

"Si chiama Lauren, Lauren Jauregui." Proseguì rispondendo alle richieste di Roger. "Si esatto, e la stessa che ho taggato in quel tweet." "Roger credo che ..." altre urla si udirono dal telefono "No...è solo da qualche settimana." Il suo sguardo si posò di nuovo su quello della bruna che adesso la guardava ferita. Ferita dal fatto che stesse sminuendo tutto quello che c'era stato tra loro, che fosse pronta a rinnegarla. Lauren si alzò quasi di scatto e poi le disse con tono basso e roco "ti lascio sola, forse è meglio".

Non fece in tempo neanche a finire la frase che Camila non riuscì a fermarla, Lauren era già uscita di scena.

Perfetto si maledì la cantante tra se e sé...di bene in meglio. Poi le urla del suo manger la riportarono alla realtà.

"Non sono lesbica Roger, o almeno non lo so. Non mi era mai successo prima. MAI" continuò a rispondere alle sue domande.

"Cosa avete fatto assieme. Quella foto mi sembra già abbastanza compromettente non trovi?" chiese imbestialito l'uomo dall'altro capo del telefono.

"Questi non penso siano affari tuoi." Rispose la cantante irritata.

"Ah tu credi che ti stia chiedendo questo per farmi gli affari tuoi? Sul serio Camila? Io sto pensando alla tua carriera. Ma ti rendi conto? Abbiamo un contratto. Un cazzo di contratto da rispettare. Che vuoi fare mandare tutto a puttane? Rispondimi perché se non vuoi fare più questo mestiere, se ti sei scocciata, io lo straccio." Rispose furioso Roger

F.E.A.R.Where stories live. Discover now