Parte 42 - More Than That

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"La mia vita è un fottuto casino" disse frustrata al telefono.

"La tua vita è un fottuto casino da quando l'hai incontrata Lauren. Lo sai ci conosciamo da sempre, sei una sorella per me, ma credo che inconsciamente siate due sadiche. Vi divertite a soffrire lontane l'una dall'altra per poi ritrovatvi magicamente e fare del gran sesso." Rispose Alexa facendo dell'ironia per stemperare una conversazione che andava avanti da troppo tempo...troppi anni a dirla tutta.

"Non abbiamo fatto sesso, quante volte devo ripetertelo" cantilenò seccata la sua migliore amica.

"Come ti pare, ma questo non cambia le cose."

"Lexa era solo un bacio, mi sono fermata ed è finita là, ho bisogno di tempo. Sono successe troppe cose ed ora le parole non bastano più."

"Certo hai ragione, anche se adesso dovrai trovare tu quelle giuste per parlare con Ty."

"Ci penso ogni secondo credimi, dire a qualcuno che diventerà padre ma che sei confusa e non sai se vuoi crescere quel bambino con lui. Ti rendi conto di come sembrerà spietato?"

"Lo so, ma che vorresti fare? mentire e non dirgli che lui è il padre? Non hai alternative. Non è una gara di popolarità e sopra ogni cosa, lui merita di sapere la verità."

La verità. Una parola troppo spesso sopravvalutata. Lauren credeva non esistesse una verità oggettiva sopra ogni cosa, ma la propria individuale e soggettiva verità e allora non si può parlare più di verità ma di un semplice punto di vista. La verità è un concetto astratto, è come l'amore. Non si può dare una definizione a queste parole perchè ne hanno milioni, tante quante sono le persone a cui chiederai la risposta. Ma di una cosa era più che certa, Tyrone meritava di essere messo al corrente dei fatti.

"Ehi ci sei?" Chiese Alexa captando il momento di assenza .

"Si si ero soprappensiero. E' successo tutto così velocemente."

"Da quanto è andata via?"

"Mezz'ora."

"E..." chiese la modella.

"E mi ha già scritto che è arrivata sana e salva. Ha un incontro di lavoro ma poi vorrebbe sentirmi."

"E tu invece cosa vuoi?"

"Io non lo so... un secondo voglio una cosa e quello dopo un'altra. Ma credo che Camila debba decidere cosa fare della sua vita e della sua carriera a prescindere da me."

Lauren sentì Grace abbaiare correndo verso la porta e dopo poco udí il rumore di un'auto parcheggiare nel vialetto.
Doveva essere Ty, di ritorno dal tour. Aveva perso la cognizione del tempo in quei giorni e non si era resa conto che ormai il momento era arrivato. Quelle settimane in sua assenza erano volate e adesso era lei a non poter piu procrastinare quel confronto.

Alexa dall'altro lato del telefono stava continuando a parlare, il discorso si era spostato su un tipo che aveva conosciuto su un set, ma Lauren aveva smesso di ascoltare già da qualche minuto.

"Lex devo andare, è arrivato Ty." disse frettolosamente vedendolo scendere dall'auto scura che aveva sicuramente preso all'aeroporto.

"oh cazzo. Ma lo sapevi?"

"si mi ha scritto in questi giorni, ma devo aver perso la cognizione del tempo, per di più pensavo di partire per Miami, invece... Eccomi qua."

"sii forte Lauren, ce la puoi fare. Sei la persona piu trasparente e onesta che conosca. So quanto possa farti male dovergli dire la verità, ma so che lo farai. Chiamami più tardi." disse Alexa cercando di incuterle il giusto coraggio.

F.E.A.R.Where stories live. Discover now