F.E.A.R.

Parte 44 - Romance

Camila picchiettava insistentemente sul tavolo della sala d'attesa della sua agenzia di Pubbliche Relazioni. La vista sul centro città era stupenda, le palme incastonavano il profilo dei grattacieli regalando un'immagine da cartolina. Los Angeles le aveva in qualche modo sempre ricordato Miami, forse era per quello che non le dispiaceva poi così tanto vivere là. La segretaria, Amber, una ragazza probabilmente della sua età, era già passata tre volte a portarle del caffè, dell'acqua e ad aggiornala sui tempi di attesa per vedere Marisa.
Camila era piombata senza preavviso e la sua senior pr era impegnata in una riunione con un cliente. Si sentiva impaziente, alternava momenti in cui scorreva in modo frenetico il suo smartphone, senza neppure davvero guardare ad altri in cui si alzava dalla poltrona per girovagare per la stanza avanti e indietro. Le mancava l'aria e quella vetrata che dava sul tutta Los Angeles non riusciva a trasmetterle alcun sollievo, anzi, sembrava soffocarla ancora di più. Guardava fuori e dall'altra parte di quel vetro c'era solo sgomento...c'era Lauren. La stessa Lauren che non aveva risposto alle sue telefonate o ai suoi messaggi, la stessa Lauren che molto probabilmente aveva ascoltato la radio o guardato il notiziario quel giorno. Fottuta stronza del cazzo. Sbattè i pugni contro il muro adiacente alla vetrata liberando tutta la sua rabbia, era la prima volta che inveiva a quel modo contro sua madre, ma questa volta gliel'aveva combinata davvero grossa.

Riprese a sedere raccogliendo il telefono dal grande tavolo ovale. Aprì velocemente i messaggi ma nulla, Lauren non si collegava da ore e non aveva effettuato nessun accesso ai suoi social, non che li usasse molto, anzi, per niente a meno che non si trattasse di viaggi o paesaggi che avevano catturato la sua attenzione, era sempre stata un tipo piuttosto riservato, odiava condividere la sua vita con tutto il mondo e lei lo capiva questo, eccome se lo capiva. Pur trovandosi nell'occhio del ciclone, mediaticamente parlando, in quel momento Camila non avrebbe voluto altro che scomparire, tornare ad essere la ragazzina che nessuno guarda per strada, o quella così timida da balbettare davanti alla ragazza che le piace.

E invece eccola lì, costretta a crescere, a fare i conti con la realtà, a fingere, a guadagnare, a fare soldi, a cantare, ad esibirsi, e poi di più...posare per uno spot, una sfilata un film. Tutti ne voleva un pezzetto, ma lei non voleva altro che fermarsi e soprattutto voleva dare tutto il pacchetto ad una sola persona, l'unica che in quel momento sembrava non voler avere niente a che fare con lei.

"Dannazione" mormorò sotto voce, con Lauren era sempre così, finiva per sentirsi costantemente in difetto. I suoi pensieri furono interrotti da April o Amber, non ricordava neppure più il nome della segretaria, le chiedeva di seguirla perchè finalmente Marisa si era liberata.

Camila fece un solo cenno di assenso con il capo e si alzò di scatto, non vedeva l'ora di risolvere quella faccenda nel minor tempo possibile.

"Camila Cabello" disse la donna alzandosi in piedi dalla sua postazione e andandole in contro con un sorriso "ti aspettavo, dobbiamo definire parecchie cose."

Evidentemente Marisa aveva totalmente frainteso la situazione.

"Che diamine sta succedendo?" Chiese irritata la cantante mentre prendeva posto davanti la sua pr.

"Che vuoi dire?" Chiese lei non capendo.

"Questa storia di Charles, perchè diamine non sono stata avvisata, prima di decidere questa strategia e far trapelare la notizia avresti dovuto parlarle prima con me."

Marisa fece una strana espressione "Camila ho parlato con tua madre, non capisco quale sia il problema. Mi ha detto che tu eri stufa della relazione con Matthew e volevi sfruttare l'onda Charles grazie al lancio del vostro nuovo brano e devo dirti l'ho trovata un'idea a dir poco brillante. Abbiamo già materiale..." cominciò a dilungarsi in un monologo che Camila troncò sul nascere.