Parte 41 - I Have Questions

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Aprì la rubrica digitando il suo nome, le tremavano le mani mentre continuava a fissare il display. Le sarebbe bastato premere un pulsante, un solo pulsante. Sembrava una cosa talmente banale, eppure un secondo avrebbe potuto azzerare l'enorme distanza che la separava da Lauren, ma in quel momento per Camila premere quel pulsante equivaleva a compiere un atto di coraggio talmente grande da cambiare in un attimo tutta la sua vita. Era pronta? Forse no. Ma sapeva di non avere scelta, avrebbe dovuto affrontare quella situazione e adesso era con le spalle al muro, nessuna via d'uscita.

Le stava salendo la nausea, la bocca impastata, le mani sudate e un atroce mal di testa. La vista sembrava calata improvvisamente e il suo cervello faticava a mettere a fuoco la situazione, come se fosse estranea a tutto quello che stava succedendo. Era peggio di quando si era esibita per la prima volta, lo stesso senso di nausea, ma almeno allora una volta salita sul palco tutto era scomparso. Adesso invece, le sembrava che una volta pigiato il pulsante tutto si sarebbe concretizzato.

Uno squillo anticipò il suo dito e tirò un sospiro di sollievo. Era strano come la vita si prendesse gioco di lei, ogni volta che c'era un momento topico, qualcosa o qualcuno interferiva frenando le sue azioni, qualcuno avrebbe parlato di destino e forse l'avrebbe fatto anche lei fino a poco tempo fa, ma adesso era più che convinta che il fato era solo una scusa per essere codardi e non scegliere. Incolpare un' entità superiore era troppo semplice. Equivaleva a dire io non mi muovo, tanto è tutto già scritto. E Camila questa volta voleva scrivere il suo pezzo di storia.

Rispose velocemente perchè aveva bisogno di liberare il telefono quanto prima.

"Ciao DJ scusa ma devo fare una chiamata urgente" disse senza lasciare alla sua amica il tempo di replicare.

"Per me puoi chiamare anche il Papa, ti ho chiamata per avvisarti che Lauren sta per partire. Per cui se hai intenzione di fare qualcosa o muovi il culo adesso o la lasci andare e per favore, se decidi di percorrere questa seconda ipotesi, lasciala andare per sempre perchè quello che state facendo è distruttivo per entrambe."

Camila rimase attonita, tra tutte le cose che Dinah potesse dirle, questa era l'unica che non avrebbe mai immaginato.

"Dove sta andando?" Chiese nel panico

"A casa. Va a Miami per qualche giorno, penso abbia bisogno di riflettere."

"Devo parlarci, devo vederla" si affrettò la cubana senza nemmeno finire di ascoltare la risposta.

"Beh allora farai meglio a muovere il culo perchè sta facendo le valigie in questo momento."

"Grazie DJ" attaccò e chiamò velocemente un Uber, la macchina arrivò dopo pochi minuti ma sfortunatamente il traffico di Los Angeles nell'ora di punta non faceva prigionieri. Quella pila di macchine imbottigliata in due colonne serrate non dava scampo, non contava in quel momento essere Camila Cabello la pop star, ne tantomeno Camila la ragazza innamorata in cerca di redenzione, tra lei e Lauren c'erano chilometri insormontabili di asfalto e lamiere.

"Non c'è un'altra strada?" Chiese impaziente tamburellando con il suo smartphone tra le mani.

"Mi dispiace ma non posso neppure svoltare, siamo bloccati." Disse il ragazzo afroamericano mentre cercava una soluzione sul suo navigatore.

"Cristo Santo" esclamò Camila frustrata passandosi una mano tra i capelli.

Il ragazzo pensò di distendere gli animi, non voleva di certo perdere la corsa. "Sa che ha una faccia conosciuta? Ci siamo per caso già visti?" Chiese cercano di fare conversazione.

F.E.A.R.Where stories live. Discover now