Parte 40 - Expectation

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Silenzio.
Tutto quello che Camila sentì nei successi minuti fu un assordante e frastornante silenzio. Era sola, seduta all'interno della sala di registrazione insonorizzata eppure le sembrava che la sua anima stesse urlando a squarciagola dal dolore.
Ma lei rimase lì, immobile e totalmente dissociata da quello che le succedeva attorno.
L'unico pensiero compiuto che il suo cervello riusciva a formulare era "E' incinta", lo ripeteva come un mantra, nella sua testa, sommessamente ma senza sosta "E' incinta". Il mondo sarebbe potuto franare in quel l'esatto momento ma l'unica cosa a cui sarebbe riuscita a pensare era che Lauren fosse incinta.
Lo sguardo perso nel vuoto, la bocca spalancata e nessun altra reazione. Passarono ore prima che l'autista di Camila che l'attendeva al di fuori degli studi per riportarla a casa, l'andasse a cercare consigliandole di seguirlo.
Camila non capì nulla, si sarebbe potuto trattare di chiunque, in quel momento non era presente a se stessa e seguì l'uomo solo e unicamente per inerzia perchè il suo unico pensiero continuava ad essere "E' incinta."

Arrivò a casa inconsapevolmente, era pomeriggio inoltrato ormai e passò le successive 16 ore sveglia, catatonica mente la sua mente prendeva a viaggiare. I pensieri di Lei, Lauren, la loro storia, si accavallavano confusi e sfuocati.

Come aveva potuto tradirla in questo modo mandando a puttane anche l'unico barlume di speranza che c'era di poter ricominciare, poi aveva degli attimi di lucidità dove si rendeva conto della sua ipocrisia e di come questa continuasse a tormentarla. La voleva, voleva Lauren, ma non a tal punto da mettere in gioco tutto. La paura era ancora troppo forte. Ed ecco che il destino aveva deciso per lei, cominciò ad elaborare quando ormai il sole era alto nel cielo. A gambe incrociate sul suo divano l'illuminazione parve coglierla inconsapevolmente.

Le cose erano successe e basta. Si erano incanalate in una direzione tale che la scelta ormai le pareva piuttosto ovvia. Non sarebbe mai e poi mai potuta stare con Lauren in queste condizioni, non con un bambino di mezzo, il padre nel settore musicale e uno scandalo assicurato alle porte. La notizia sarebbe stata su tutti i tabloid del mondo e la sua faccia su tutte le copertine, ma non per la sua musica.

Aveva lasciato il suo smartphone in borsa con la modalità silenzioso e non sentì le continue chiamate di sua madre, suo padre, persino sua sorella Sofi, che allertata dai suoi genitori aveva provato a contattare la sorella senza successo. Per non parlare del suo agente, il team delle PR, la sua casa discografica e infine Matthew. Insomma se la batteria del suo smartphone prima di cominciare ad incidere segnava l'88% di carica, adesso era un misero 14% destinato a crollare in meno di mezz'ora.

Fu destata totalmente da dei colpi sordi e costanti alla sua porta finchè qualcuno non entrò letteralmente in casa.

"Miss Cabello, miss Cabello è in casa?"
La voce di una donna che Camila non riconobbe minimamente ruppe finalmente quell'interminabile silenzio.

La donna si fece strada verso l'appartamento fino a raggiungere l'ampio salone con il divano dove Camila continuava a giacere indisturbata.
Quando la donna la vide parve finalmente rilassarsi e sorridere.
"Finalmente la trovo" accennò scostando leggermente le tende per far trasparire un pò di luce "mi dispiace essere entrata così senza preavviso ma sua madre e il suo agente mi hanno chiamata più volte chiedendomi di controllare, erano preoccupati" continuò pur non ricevendo risposta ne un minimo cenno. "Dicono che non risponde al telefono da un pò. Ho risposto che probabilmente era scarico o poteva essersi rotto. Sa ai miei tempi non c'era tutta questa tecnologia. Se qualcuno non si trovava bisognava solo aspettare che si facesse vivo o andare fuori la sua porta, oggi invece basta non rispondere ad uno squillo che subito si scatena il panico. Questa tecnologia ha fatto più male che bene" continuò circumnavigando il divano per arrivare al tu per tu con la ragazza.

"Sta bene Miss Cabello?" Parve finalmente preoccuparsi la signora Meapple, proprietaria dell'immobile.

Camila per la prima volta dopo ore stabilì un contatto visivo con qualcuno accenno un leggero si con il capo e rimase in quella posizione.

F.E.A.R.Where stories live. Discover now