Parte 34 - Your Phone

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Lauren P.O.V.

Ero appena atterrata all'aeroporto di Los Angeles dopo un viaggio interminabile da Nuova Delhi in un charter senza area condizionata, mi sentivo spossata e avevo sicuramente bisogno di una doccia e un pasto caldo, entrambi ormai mancavano da più di 24 ore.

Sapevo che Marie avrebbe mandato una macchina dell'associazione a prendermi, come tutte le volte, così aspettai al nastro i bagagli per buoni 25 minuti e poi mi diressi all'uscita, tutto mi aspettavo fuorché di vedere Ty con un enorme mazzo di fiori, un busta in mano con l'insegna del mio ristorante di sushi preferito e un sorriso smagliante. Erano questi i momenti che mi facevano pensare a quanto ero fortunata, e a quanto fosse stata giusta la scelta di frequentarlo nonostante tutte le cose che circolavano sul suo conto.

Il nostro rapporto era sempre stato strano. Per lui io rappresentavo una sfida, ero la donna che non lo voleva e che non poteva avere. Ma quando cominciò a conoscermi davvero capì che io ero quello che serviva a lui per uscire dalla situazione in cui si trovava da fin troppo tempo e probabilmente io capii la stessa cosa, o forse volli dargli una possibilità.

Fatto sta che io rappresentavo per lui una donna che non aveva mai frequentato. Fin dal primo momento non gli avevo mai proibito nulla. Vuoi uscire con i tuoi amici...vai. Vuoi andare in un club...vai. Vuoi fumare...fallo. Stasera vuoi bere e non vuoi prendere l'auto...ok. Era stato il mio modo di fare. Al secondo appuntamento avevo già messo le cose in chiaro.

"Ty, io odio le bugie. Preferisco che tu mi dica sempre la verità, anche se fa male. Ma preferisco poter scegliere. Per cui per farla funzionare basta questo,dal mio canto sappi che io non ti vieterò mai nulla. Tu sei una persona adulta e libera di scegliere ogni giorno di stare con me oppure no."

Parlava sempre di quel discorso che gli avevo fatto davanti ad un frappè e di come le ero sembrata matura, di come le parole e il mio modo libero e autentico di essere e di amare l'avevano colpito e da allora il nostro rapporto era così. Sincero, nel bene e nel male.

Mi venne incontro con un sorriso raggiante. "Piccola quanto mi sei mancata. Ho pensato di venirti a trovare mille volte, ma purtroppo ero in tournè, ma ho mandato Halsey a darti una controllatina." disse sorridendo e ammiccando.

"Ah per cui la sua visita non è stata spontanea?" chiesi fingendomi offesa.

Avevo conosciuto Halsey tramite Ty, erano amici, entrambi cantanti e per di più la bionda era fidanzata con un rapper amico di Ty. C'era stato subito del feeling, nonostante le apparenze era una ragazza molto dolce e spensierata a cui piaceva divertirsi. Mi ero trovata bene fin dal primo momento per cui la sua visita non mi era affatto dispiaciuta, anzi. Avevo bisogno dopo tutti quei mesi di chiacchierare con un volto amico e non solo tramite lo schermo di un telefono.

"Ma se ti adora...era in tournè in Europa e mi ha chiamato per sapere dove fossi, non riusciva a contattarti di persona." rispose lui cingendomi la spalla e stampandomi finalmente un bacio sulle labbra.

Prese la mia valigia e porse i fiori e il sushi.

Lo guardai sorridendo, sembrava così dolce, l'esatto opposto di quello che vedevano gli altri.

"Quanto sei carino quando fai il fidanzato modello....stai attento che potrei abituarmi." gli dissi facendogli l'occhiolino.

"Adoro essere il TUO fidanzato perfetto. Adesso andiamo a casa che non vedo la mia splendida donna da troppo tempo." disse lui cingendomi la vita e accompagnandomi verso l'uscita.

Ci recammo ai parcheggi, ma qualche fotografo che era lì per caso doveva averlo riconosciuto, "Ehi Ty, Ty sei venuto a prendere la tua fidanzata?"

F.E.A.R.Where stories live. Discover now