Capitolo 15

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Si baciarono con la stessa
disperazione di due che
aspettavano una vita

Mi stropicciai gli occhi quando i raggi del sole irruppero nella stanza, illuminandomi il viso.

Cercai di alzarmi, ma un peso sul mio grembo mi impediva di muovermi: accarezzai i morbidi capelli di Paulo, il quale dormiva beatamente usandomi come cuscino, mentre lui mi stringeva più a sé. 

Sei bellissimo

Lo osservai meravigliata: era stupendo anche quando dormiva.
Lentamente riuscì a sottrarmi dalla sua presa senza svegliarlo​; mi alzai per poi raggiungere la cucina, mi guardai intorno decidendo cosa fare.
Mi misi al lavoro per preparare un'ottima colazione così da poterlo ringraziare per avermi ospitata.

"Buongiorno" Paulo, appena entrato in cucina, mi lasciò un tenero bacio tra i capelli per poi prendere posto al tavolo.
"E questo?" Indicò tutto il cibo presente davanti a lui.
"Beh volevo ringraziarti" alzai le spalle e poi lo raggiunsi sedendomi di fronte a lui.
"Mmm buonissimo" iniziò ad assaggiare tutte le bontà, mentre io mi presi una fetta biscottata e la riempì di Nutella.

"Vieni con me allo stadio?" Mi domandò dopo aver dato un morso alla brioche
"Vi raggiungo dopo: devo passare in Accademia e poi andare a casa per prepararmi" lo informai
"Ti accompagno in Accademia almeno"
"Per me va bene" la verità era che non volevo separarmi da lui.

   °°°

"Eccoci arrivati" Paulo parcheggiò davanti all'Accademia e io aspettai che incrociasse i suoi occhi con i miei.
"Che c'è?" Mi domandò ridendo
"Vuoi entrare?" Chiesi decisa
"Ehm..non so come comportarmi..io..sarei fuori luogo"
"Paulo Dybala non sa come comportarsi?! Ehy chiamate un dottore questo ragazzo deve avere la febbre" mi sporsi dal finestrino iniziando ad urlare alle persone lì vicine
"Ma che stai facendo? Smettila" Paulo mi prese per i fianchi e mi tirò dentro la macchina.
"Allora non vieni? Beh ti facevo più.." venni interrotta dall'argentino che scese dall'auto e mi aprì la portiera: "Andiamo?" Affermò sarcastico.

Ci dirigemmo all'interno dell'edificio, dove mi avvicinai alla segretaria: "Buongiorno devo prendere gli orari.."
"Nome?" Mi interruppe
"Veronica Marchisio" risposi a denti stretti

É già le seconda volta che mi interrompe così

"Ecco tieni. Queste settimane saranno più intense: avrai più lezioni insieme al resto dei tuoi compagni affinché tutto sia perfetto in vista dello spettacolo, poi dovrai frequentare altri corsi insieme all'insegnante di danza moderna. Lei si occuperà di preparare i ragazzi che avranno ruoli importanti nello spettacolo.. a proposito tu saresti?" Mi domandò con un sorrisetto finto.

Te lo faccio sparire quel sorrisetto

"Una delle protagoniste" affermai con lo stesso sorriso
"Non l'avrei mai detto" borbottò tra sé e sé.
"Mi deve dire qualcos'altro o abbiamo finito?" Evitai la sua frase provocatoria
"No abbiamo finito. Grazie e arrivederci"

Intanto che prendevo tutti i miei documenti, la voce stridula della segretaria continuava ad infastidirmi: "Salve le serve qualcosa?" Alzai lo sguardo verso di lei e notai che ci stava provando con Paulo

Resta calma, resta calma

"Io ehm ho solo accompagnato la ragazza"

La ragazza?

"Ronnie!" La voce di Francesca mi fermò dal commettere un omicidio.
"Ciao Francy! Danza classica?" Osservai il suo abbigliamento e potei riconfermare di aver fatto la scelta giusta a non frequentare il corso di danza classica.
"Si, stiamo facendo una pausa..allora chi é quel bel ragazzo?" stava mangiando con gli occhi l'argentino

Ventun volte teWhere stories live. Discover now