Capitolo 33

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Dovresti guardarti
con i miei occhi

"Ma devo proprio?" domandai con una smorfia 

"Si, niente storie!" mi urlò di rimando Josepha mentre frugava nel mio armadio; sbuffai pesantemente coprendomi il viso con un cuscino

"Ma guarda quanti bei vestiti hai: perchè non li metti mai?!" 

"Se vuoi te li regalo" borbottai

"Su forza alzati da quel letto" sentì la moglie di Pjanic afferrarmi un piede e trascinarmi per terra: "Che devo fare?" domandai posizionandomi vicino a lei

"Dimmi che cosa metteresti e poi io ti consiglio" annuì controvoglia e mi avvicinai alla montagna di vestiti abbandonati sul pavimento: afferrai le prime cose che trovai e gliele mostrai

"Mi stai prendendo in giro?" mi domandò mentre si massaggiava le tempie

"Perchè? Che hanno che non va?" chiesi ingenuamente

"Tu indosseresti una felpa e un paio di jeans ad una cena importante della Juventus?" stavo per rispondere affermativamente, ma notando il suo sguardo inceneritore decisi di stare zitta

"Un paio di converse?" chiesi con un sorrisino angelico

"Ronnie..ora io ti uccido" scandì parola per parola per poi afferrare gli indumenti che avevo in mano e lanciarli in un angolo della stanza

"Ma mi hai detto tu di dirti che cosa indosserei io" mi giustificai alzando le mani al cielo in segno di innocenza

"Sai cosa significa il termine eleganza?" mi parlava come se fossi una bambina di cinque anni

"Non fa parte del mio vocabolario" borbottai passandomi una mano tra i capelli

"Tranquilla ti aiuto io" mi rassicurò ed io alzai le spalle stanca

"Prima di tutto i tacchi non possono mancare" iniziò ad elencarmi una serie di cose che non potevano certo mancare in una serata come quella 

"Poi un vestito elegante: lungo e stretto oppure una gonna" la interruppi subito: "Te lo scordi che io metta un vestito: o jeans o niente!"

"La situazione è più grave di quanto pensassi" si sbattè una mano sulla fronte teatralmente, mentre io la guardavo con un sopracciglio alzato

"Ah ah molto divertente" incrociai le braccia sotto il seno sedendomi sul letto

"Ronnie devi mettere un vestito!" Mi ordinò lei

"No"

"Si"

"No"

"No"

"Si - riflettei qualche secondo - aspetta cosa?!"

"Hai detto di sì!" Urlò felice la ragazza mentre saltellava allegramente per tutta la stanza

"No! Non é giusto!" Protestai vanamente

"Non mi interessa: ora ti alzi e vai a cambiarti con questi" mi porse in malo modo degli indumenti per poi spingermi verso il bagno e chiudermi dentro mentre io imprecavo contro chiunque avesse organizzato questa maledetta cena della società.

Dopo quasi una quindicina di minuti ero pronta, ma non avevo nessuna intenzione di uscire: "Io non esco così" urlai per farmi sentire mentre Josepha bussava alla porta; mi decisi ad aprire ritrovandomi la bellissima moglie di Pjanic avvolta in un lungo abito elegante.

"Ecco adesso di sicuro non ci vengo"

"Ma Ronnie sei bellissima!" si portò le mani alla bocca per lo stupore

Ventun volte teWhere stories live. Discover now