Capitolo 41

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E portami via
dov'è il mondo é un'idea

"Mi sento perso" aprì gli occhi e mi voltai verso Bernardeschi aspettando che sì spiegasse meglio: "Sono troppo calmo"

"Ti mancano gli altri?" chiesi con un sorrisetto derisorio

"Ma cosa dici!" mi guardò accigliato

"Sarà" ridacchiai tornando a guardare in alto chiudendo gli occhi e lasciando che il sole mi scaldasse il viso

Era un pomeriggio governato da un sole splendente in un cielo limpido privo di nuvole, un leggero venticello accarezzava la pelle delicatamente.

"Quando arriva Josepha?" mi chiese esausto

"A momenti dovrebbe arrivare" lo rassicurai

Erano passati tre giorni da quando la maggior parte della squadra era partita per la propria nazionale. Federico aveva ragione: tutto era più calmo, la città sembrava essersi svuotata a causa dell'assenza dei calciatori.

Josepha mi aveva trascinato in un pomeriggio dedicato allo shopping e io, a mia volta, avevo trascinato Bernardeschi con me, in questo modo non sarei stata sola mentre la moglie di Pjanic sarebbe stata impegnata a provare un infinita varietà di vestiti.

"Ciao Ronnie" mi alzai dalla panchina per stringere a me la ragazza appena arrivata

"Che ci fa qua Federico?" mi chiese leggermente confusa

"Vorrei saperlo anch'io" borbottò il ragazzo in questione

"Qualcuno deve pur portare le borse" risposi ovvia

"Brava Ronnie.. su forza in piedi! Abbiamo tanti negozi da vedere, tanti vestiti da provare!" ero un po' spaventata da tutta quell'euforia

"Prima o poi ti ucciderò scricciolo" mi sussurrò all'orecchio il ragazzo, dopo essersi alzato e avermi raggiunto, mentre io cercavo di stare al passo di Josepha che si spostava da una parte all'altra.

"Lo so che mi vuoi bene" rivelai con un piccolo ghigno

La moglie di Pjanic ci aveva trascinato in tutti i negozi e ci aveva costretto ad assistere alle sue sfilate chiedendoci come le stessero i vari indumenti. Ero seduta di fianco a Berna su una delle tante poltrone posizionate di fronte ai camerini, aspettando che Josepha uscisse mostrandoci un nuovo articolo

"Odio quei cretini dei miei compagni di squadra" mi rivelò il ragazzo

"Che hanno fatto?" mi porse il suo cellulare mostrandomi i messaggi con Juan, Gonzalo e Paulo, nei quali i ragazzi lo prendevano in giro poichè era costretto a stare in un centro commerciale e a portare tutte le borse comprate

"Fanno bene" lo presi in giro anch'io

"Sempre dalla mia parte stai tu eh?" alzò un sopracciglio fingendosi offeso

"Allora? Come sto?" Jospeha ci interruppe uscendo dal camerino e mostrandoci il nuovo abbigliamento

"Sei bellissima" le feci i miei complimenti, dopotutto le donava tutto quello che indossava

"Io non posso fare commenti perchè sei sposata" rivelò l'italiano

"Cretino" gli tirai un pugno sul braccio mentre la mia amica alzava gli occhi al cielo sconsolata

"Ronnie prova qualcosa anche tu dai!" mi supplicò e io sbuffai rassegnata

"Te li scelgiami noi" si impose Bernardeschi trascinandomi in un camerino e intimandomi di non muovermi

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