Capitolo 20

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Vorrei poterti dire che non
provo più niente per te,
ma come faccio se quando
mi guardi mi tremano le gambe

Dopo aver suonato il campanello di casa, aspettai qualche istante prima che mi aprissero.

"Ciao Ronnie!" La porta si aprì rivelando un tenerissimo Edin
"Ehy piccolo - mi abbassai per raggiungere la sua altezza e gli scompigliai i capelli - tutto bene?"
Edin annuì freneticamente per poi prendermi la mano e trascinarmi in casa
"Dobbiamo giocare insieme! - il piccolo Pjanic mi portò in soggiorno - Mamma! C'è Ronnie!"

Josepha uscì dalla cucina, collegata al salotto, raggiungendomi e salutandomi.
"Ciao Ronnie" mi abbracciò calorosamente mentre io risposi al suo saluto.

"Hai già iniziato a cucinare?" Ridacchiai osservando tutta la cucina in disordine
"Sì e sono indietrissimo! Mi devi aiutare"
"Certo, tranquilla" la rassicurai

Miralem e sua moglie avevano invitato me e alcuni ragazzi della squadra ad una cena a casa loro.
Io e Josepha avevamo sfruttato l'occasione per passare del tempo insieme preparando tutto il necessario per quella sera.

"Quando torna papà?" Edin ci osservò con quegli occhioni così dolci
"É appena andato all'allenamento, torna stasera con gli altri. É la terza volta che me lo chiedi" Josepha gli lasciò un tenero bacio sulla guancia, dopo di che il bambino corse nell'altra stanza a giocare.

"Non possiamo cucinare senza un po' di musica" Josepha fece partire le casse
"Tu sì che mi capisci" risi per poi ballare insieme alla moglie di Pjanic

"Cosa prepariamo?" Chiesi senza smettere di canticchiare le varie canzoni che si susseguivano.
"Boh" mi guardava come se io lo dovessi sapere e non il contrario.
Scoppiammo a ridere per poi improvvisare qualcosa.

"Edin mi vuoi aiutare?" Domandai al bambino, il quale si avvicinò incuriosito
"Cosa preparate?" Cercò di guardare sopra al ripiano della cucina, ma essendo piccolo non vedeva niente.
Presi una sedia e la posizionai vicino a me, poi presi in braccio Edin e lo misi sopra ad essa.
"Meglio così?" Chiesi sorridendo, mentre lui annuì.

"La mamma sta cucinando la carne e Ronnie prepara il dolce" Josepha lo informò
"Dolce! Dolce!" Io e la ragazza ridemmo per il suo entusiasmo davanti ai dolci

"Allora che cosa vuoi preparare?" Ci osservammo attentamente negli occhi, riflettendo su cosa cucinare.
Dopo qualche istante Edin saltellò sulla sedia, rischiando di cadere.
"Attento piccolo" lo afferrai prima che volasse per terra, ma lui continuava allegramente
"Ronnie facciamo una crostata ti pregooo!"
Il piccolo Pjanic mi supplicò con il suo visino tenerissimo.
"Aggiudicato" battei le mani sul ripiano pensando a come organizzare il lavoro.

     °°°

"Ti ho visto!" Puntai la forchetta verso Edin, mentre lui per l'ennesima volta rubava la pasta per la torta. "Ma è buona" si giustificò continuando a mangiare.

"Passami un cucchiaio" il bambino corse a prenderlo per poi porgermelo: "Ecco"

Lo ringraziai per poi stendere tutta la marmellata sulla base della torta: "Vuoi provare tu?" Edin annuì felicemente per poi avvicinarsi a me.

Con il mio aiuto Edin divise la pasta in tante righe per poi prenderle e posizionarle sopra la marmellata.
Senza farci vedere da sua madre, io e il piccolo Pjanic continuammo a rubare un po' di pastella della torta.
"Shhh" feci segno a Edin di non farsi sentire mentre lui rideva continuando a mangiare

"É pronta la torta?" Josepha si voltò improvvisamente verso di noi, il bambino annuì con la bocca tutta sporca di marmellata.

"Edin!" Sua madre lo rimproverò scherzosamente mentre il piccolo corse nell'altra stanza ridendo

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