Capitolo 28

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Ad una goccia ho parlato di te,
lei non ha mantenuto il segreto.
Ora tutta la pioggia ripete il tuo nome.

"Che farai a Natale?" mi portai le gambe al petto, osservando il mio amico aldilà dello schermo

"Abbiamo deciso di festeggiare tra di noi insieme alle rispettive fidanzate" mi rispose intento ad accordare la sua amata chitarra

"Figo - annuì con la testa - è ora che ti trovi una fidanzata" lo presi in giro e lui mi guardò accigliato: "La sai la mia filosofia qual è" mi rimproverò

"Niente ragazza, niente problema: solo storie da una notte" ripetei il suo motto a memoria dato che me lo ripeteva ogni volta.

"Esattamente" affermò orgoglioso

"Fai schifo" lo presi in giro

"Non è vero" si difese fingendosi offeso

"Si che è vero: le illudi!" scossi la testa

"Non è colpa mia se cadono tutte ai miei piedi" si pavoneggiò

"Io ho resistito al tuo fascino"

"Ed é per questo che sei la mia migliore amica, ma comunque se vuoi venire a letto con me devi solo chiedere, non mi dispiacerebbe affatto" mi scrutò attentamente dalla testa ai piedi

Ma tu senti questo

"Come Lucia, giusto?" Sorrisi maleficamente, consapevole di aver toccato un tasto dolente.
"Era una cazzo di psicopatica quella" mi urlò dall'altra parte dello schermo e io non potei non mettermi a ridere al ricordo di quella ragazza.
"Mi ha perseguitato per mesi" continuò a lamentarsi
"Non era poi così male" lo presi in giro
"Non era male? Scherzi?! Ti ricordo che voleva denunciarmi per molestie, quando lì l'unico molestato ero io!" La mia risata si fece sempre più intensa
"Ti ricordi quando é venuta sotto casa mia intimandomi di starti lontano?" Gli chiesi e lui buttò la testa all'indietro
"Te le scegli bene le ragazze" lo derisi
"Ah ah ridi pure tanto sei solo gelosa del fatto che tu non sei più libera come me dato che ti sei fidanzata" affermò con superiorità

"Ma se eri tu due settimane fa a dirmi di fidanzarmi con lui e dicendomi che l'amore era la cosa più bella del mondo"

Poco coerente il ragazzo

"Ed é quello che penso! Però sai sono rimasto traumatizzato da Lucia la psicopatica, devo ancora riprendermi" mi rivelò facendomi ridire

"Avanti" sentì qualcuno bussare alla mia porta e lo invitai ad entrare chiunque esso fosse.

La figura di Paulo si presentò davanti a miei occhi provocandomi un sorriso: "Ehy piccola, sei pronta?" Mi domandò avvicinandosi alla scrivania dove ero seduta io.

"Sì prendo il giubbino e poi andiamo" lo informai alzandomi dalla sedia girevole.

"Dove andate?" Chiese Michael dall'altra parte del computer

"Facciamo un giro in centro: ci sono i mercatini di Natale" gli rivelai mentre frugavo nell'armadio.

"Ciao Dybala" salutò il mio amico
"Michael" rispose semplicemente
"Mi ha detto che state insieme: non fare soffrire la mia baby" lo avvertì
"Lo prometto" ridacchiò
"Beh allora dovrei darti alcune dritte su come comportarti con lei" iniziò

"Miky sono in questa stanza, ti sento!" Gli urlai
"Ah ops" si grattò la testa imbarazzato, facendo ridere il mio ragazzo, il quale intervenne: "Sai..in fin dei conti non sei così male"
"Alleluia - alzò le mani al cielo - chissà perché inizio a starti simpatico da quando ti sei messo con lei. Ce ne hai messo di tempo per capire che tra me e Baby non c'era niente" rise da solo
"Meglio tardi che mai" si difese Paulo

Ventun volte teWhere stories live. Discover now