Capitolo 16

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E spiegami
perché con te
sto così bene da
non saperlo spiegare

"Claudio! Fratellone svegliati!" Feci irruzione nella sua stanza iniziando a saltare sul suo letto.

"Che succede?" Domandò nascondendo la testa sotto ai cuscini.
"Cla sta nevicando!" Saltellai per tutta la stanza, euforica dalla scoperta fatta appena mi ero svegliata.

Mi affacciai dalla finestra mentre aspettavo che mio fratello si alzasse: le strade di Torino erano ricoperte dalla neve, i tetti della case erano stati imbiancati, gli alberi erano rivestiti da una soffice coperta bianca.

"Ma che ore sono? - lo sentì afferrare il telefono - merda staranno arrivando" affermò sbuffando
"Chi?" Mi voltai verso di lui, il quale si nascose sotto il piumone
"I ragazzi" mugugnò
Saltellai felice mentre ritornai ad ammirare il panorama.

"Vai ad aprire" mi ordinò mio fratello
"Cosa?" Chiesi senza distogliere lo sguardo dai fiocchi di neve
"La porta! Non senti che stanno suonando?" Mi urlò scocciato
Mi resi conto solo in quel momento dell'incessante bussare.
Corsi fuori dalla stanza per poi catapultarmi giù dalle scale. Non seppi come, ma riuscì ad arrivare al piano di sotto sana e salva, raggiunsi velocemente la porta.
"Buongiorno!" Urlao felice a tutti i ragazzi
"Sisi buongiorno, facci entrare che qui fuori si congela" Bernardeschi, Pjanic, Cuadrado, Higuain e infine Dybala mi sorpassarono per poi accomodarsi davanti al camino del salotto per riscaldarsi.

Neanche questo branco di imbecilli riuscirà a far cambiare il mio umore.

"Perché sei così felice?" Mi domandò quasi spaventato il biondo
Spalancai gli occhi e la bocca: "Come perché? Non vedete cosa sta succedendo?" Alzai in alto le mani mentre saltellavo
"Che cosa sta succedendo?" Mi domandò Miralem
"Sta nevicando!" Li informai battendo le mani e canticchiando.
"E quindi?" Gonzalo mi chiese non capendo
"Sta nevicando! C'è la neve! Tutta la città é ricoperta di neve!" Mi muovevo allegramente per tutta la stanza.
"Continuiamo a non capire" Paulo mi afferrò un braccio impedendomi di andare avanti e indietro nel salotto, ma io iniziai a saltellare sul posto.
"Non c'è molto da capire" ribattei mentre mi liberai dalla presa di Dybala per poi iniziare a ballare per tutta casa
"Ronnie ti vuoi calmare?" Claudio scese dalle scale salutando gli altri
"Tua sorella é pazza" interruppi la mia giravolta per rivolgermi a Juan: " Tu sei pazzo, anzi tutti voi lo siete! Come fate ad avere quelle facce mentre di fuori sta nevicando? Avete capito? Sta nevicando! Vuol dire che ci sono metri di neve con cui giocare, metri di neve che aspettano di essere utilizzati per fare gli angeli e i pupazzi di neve, metri di neve che vogliono diventare il campo delle battaglie di neve, metri di neve che vogliono portare semplicemente la felicità tra le persone troppo concentrate e rinchiuse nel loro piccolo ed egoista mondo tutto l'anno: questo é il momento in cui la gente si sveglia e riscopre la bellezza di ciò che la circonda!" Conclusi il mio discorso con una giravolta
I ragazzi mi osservarono per qualche secondo fino a quando il biondo decise di spezzare il silenzio: "Avete le brioche?"
"Sì sono in cucina, venite" tutti i ragazzi entrarono nell'altra stanza per mettersi a fare colazione.
"Che razza di idioti!" Urlai frustrata per poi correre nella mia stanza e sbattere violentemente la porta.

Soffocai un grido nel cuscino, per poi sedermi sul letto e osservare l'armadio di fronte a me

Nessuno puó rovinarmi questo giorno

Di scatto mi alzqi dal letto e corsi verso l'armadio aprendolo e sorridendo: tirai fuori una felpa e un giubbino pesante, indossai il mio amato cappello di lana, infilai un paio di scarpe resistenti e dei guanti per poi correre giù dalle scale, mi diressi verso la porta, ma venni fermata dalla voce di mio fratello: "Dove stai andando?" Tutti i ragazzi mi guardavano increduli
"Vado a divertirmi da sola visto che voi non lo sapete fare" risposi con sarcasmo per poi uscire di casa.

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