Capitolo 44

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Offro io, brindiamo
al fallimento

"Che cosa mangio stasera?" distolsi l'attenzione dalle punte rovinate dei miei capelli per portarla su Paulo, il quale guardava assorto il frigorifero

Ma sta parlando da solo o con me?

"Semplice: pizza" alzai le spalle con fare ovvio

"Non posso mica vivere di pizza" mi fece presente ridacchiando

"Perchè no? Io praticamente lo faccio" 

"Infatti vedo il risultato" mi indicò con un cenno della testa

"Ehy!" lo rimproverai lanciandogli addosso un asciugamano trovato di fianco a me

"Scherzo.. forse" ridacchiò mentre io gli feci la linguaccia

"Lo sai che osservare insistentemente un frigorifero non farà apparire magicamente il cibo che desideri, vero?" chiesi aggrottando la fronte

"Ci ho sperato" sbuffò decidendosi a chiudere il frigo

"Quindi con Pipa?" chiesi mentre Dybala si avvicinava a me

"Ceno velocemente poi passo a prenderlo e andiamo in un bar a parlare" dato che ero seduta sul ripiano della cucina, Paulo si posizionò in mezzo alle mie gambe, che presto andarono ad allacciarsi intorno ai suoi fianchi

"Piano geniale" scherzai

"Lo so.. tu invece che fai?" chiese mordendomi il labbro

"Berna e Juan dovrebbero arrivare a momenti, poi andremo da qualche parte"

Appena terminai la frase, i due calciatori bussarono alla porta e Dybala urlò loro di entrare.

"Abbiamo interrotto qualcosa?" esordì Juan entrando in cucina seguito da Berna

"Come sempre del resto" commentò l'argentino spostandosi di lato per permettermi di scendere

"Lo sappiamo che ci amate. Forza scricciolo: andiamo a divertirci!" i due ragazzi improvvisarono uno strano balletto mentre io e la Joya ci guardavamo shockati 

"Ehy! - il mio ragazzo richiamò la loro attenzione - prendetevi cura della mia piccola" ordinò loro

"Sarà fatto Paulino" Cuadrado fece il saluto militare per poi dirigersi verso l'uscita

"Ci vediamo argentino" mi alzai sulle punte per lasciargli un bacio sulla guancia per poi uscire insieme a Berna

"Se succede qualcosa, chiamami" mi urlò sullo stipite della porta poco prima che io mi accomodassi in auto

"Rilassati Dybala, è in buone mani" gli fecero presente

"Buonissime" rispose sarcasticamente per poi rientrare in casa

"Allora dove si va?" chiesi sporgendomi in avanti, dato che ero seduta nei sedili posteriori

"Un locale in centro" annuì guardandomi le unghie

"Perchè il tuo fidanzatino non è venuto?" mi chiesero ed io spiegai loro di Higuain

"Mi fa ancora strano pensare a Dybala e la mini Marchisio insieme" rivelò Bernardeschi parcheggiando

"La nostra piccolina fidanzata, chi l'avrebbe mai detto?" affermò a sua volta il colombiano

"Guardate che vi sento" ricordai loro scendendo dalla macchina una volta arrivati

"Ti ricordi Paulino quando l'ha vista per la prima volta?" alzai gli occhi al cielo quando i due calciatori continuarono tranquillamente a ricordare tutta la mia storia d'amore con Paulo non considerandomi minimamente.

Ventun volte teWhere stories live. Discover now