Capitolo 29

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Ci siamo guardati
e ti giuro che per me il tempo
é fermo ancora a quell'istante

"Apriamo i regali! Chi inizia?" Domandò Claudio, seduto sulla sua poltrona in soggiorno.

"Io!" Juan saltò in piedi per poi prendere i suoi regali da sotto l'albero di Natale da me addobbato.
Lentamente consegnò ad ognuno un pacchetto, lasciando me e Paulo per ultimi: "Questi sono vostri" mi porse un regalo abbastanza grande e pesante.

"Cosa mi hai regalato?" Gli domandai scuotendo il pacchetto per cercare di capire di cosa si trattasse.
"Aprilo nanerottola" mi rispose solo, per poi sedersi sul divano in mezzo a Gonzalo e a Federico, godendosi le nostre reazioni.

Velocemente tolsi tutta la carta, rivelando così un libro e un barattolo enorme di Nutella.

"Nutella! Ti adoro Juan! Anche il libro è stupendo" Mi alzai dalle gambe di Paulo per correre ad abbracciare il mio amico
"Modestamente so di essere il migliore amico che tu possa avere" si vantò lui lasciandosi abbracciare
"Solo perché non ha ancora aperto il mio regalo" Berna lanciò un cuscino in faccia a Juan deridendolo

Dopo pochi istanti passati a commentare i regali ricevuti da Juan, fu il turno di Federico, il quale si mise vicino a me aspettando che io lo aprissi.
"Mi metti ansia" gli rivelai dato che sembrava un avvoltoio
"Apri forza" mi incitò lui, mentre Dybala mi abbracciava da dietro, poiché ero seduta sulle sue gambe: "Ti piacerà sicuramente"

"E tu come fai a saperlo?" mi girai di poco, giusto per vedere il suo volto
"Secondo te chi lo ha aiutato?" Mi domandò retoricamente
"Shhh non dovevi dirglielo" lo sgridò il numero 33 della Juventus

Scartai il piccolissimo regalo rivelando due collane: una d'oro con la giratempo di Hermione e una d'argento con i doni della morte.

"Sono stupende! Grazie biondo" aprì le braccia invitandolo ad abbracciarmi, appena mi strinse a sé, mi sollevò mettendomi in piedi.
"Te lo avevo detto Juan! - si vantò il mio amico - scricciolo potresti ringraziarmi con un bacio" Federico si sporse per baciarmi, ma Paulo prontamente mi riportò sulle sue gambe.

"Berna non ti azzardare!" Lo fulminò con lo sguardo
"Gelosone!" Gonzalo e Juan lo presero in giro, facendo sbuffare il mio ragazzo.

Era da quando ci eravamo fidanzati che i tre imbecilli si divertivano a provocare Paulo facendolo ingelosire, solo per prenderlo in giro. Dovetti ammettere che in quei giorni avevo capito che esistevano ragazzi ancora più iperprotettivi di mio fratello e la cosa era preoccupante.

"Ma la volete smettere?" Domandò infastidito Paulo
"Non é colpa nostra se sei così geloso" ribattè Juan
"Magari se la smetteste di importunare la mia ragazza, non sarei geloso - mi abbracciò - e poi io non sono geloso" concluse con un tono di voce più basso

"E allora perché fulmini ogni ragazzo che si vuole avvicinare a lei cacciandolo via?" Sul volto del Pipita si formò un ghigno malefico
"Tu cosa?!" Alzai lo sguardo verso Paulo esigendo delle spiegazioni.
"Ti amo" cercò di addolcirmi e di farmi dimenticare la domanda
"Non ci casco argentino" lo incenerì con lo sguardo, mentre lui mi osservava con un sorriso alquanto imbarazzato.
"A chi tocca ora dare i regali?" Cambiò discorso facendo alzare mio fratello, che distribuì a tutti i suoi regali.

"Me la paghi argentino" appoggiai la schiena al suo petto sussurrandogli, in modo tale che nessun altro ci sentisse
"Non ne avevo dubbi" mi rispose nascondendo il viso tra i miei capelli.

Dopo aver scartato i numerosi regali, rimanemmo solo io e Paulo, che decidemmo di distribuirli contemporaneamente.
"Chi apre per primo?" Mi chiese, mentre mi accoccolavo sul suo petto.
"Inizio io" presi il regalo e lo tastai per avere un'idea di cosa si trattasse
"Non puoi aprirlo e basta?" Mi chiese ridendo
"E va bene" sbuffai aprendolo e rimanendo a bocca aperta

Ventun volte teWhere stories live. Discover now