Heartline

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«Mi dici tu la strada?» Zayn partì solo dopo essersi allacciato la cintura di sicurezza. Era sì mezzo matto, ma non incosciente. Non vedeva l'ora di poter baciare Apple, di poterla sfiorare come aveva sempre immaginato di poter fare e anche di vederla dormire al suo fianco. Era tanto tempo che non faceva quel tipo di cose, aveva anche dimenticato come ci si sentisse, che emozioni si provassero.

Era come se fosse stato spento per tanto tempo ed Apple avesse acceso in lui la lampadina che collegava il cuore al cervello e a tutto quanto il resto. Aveva riscoperto cosa significasse aspettare qualcuno sotto casa, ridere sinceramente con qualcuno che non fossero i suoi amici. E gli piaceva, si sentiva bene, vivo, potente. Come se avesse il potere del mondo intero tra le sue mani, era capace di poter fare qualsiasi cosa.

«Prendi questa strada, allo stop gira a destra e così ritorni direttamente a Bradford» Apple accese la radio e, la prima stazione che trovarono, stava trasmettendo la canzone di Craig David, "Heartline".

Per quanto riguarda lei... beh, era emozionata tanto quanto lui. Per gli stessi identici motivi del moro, si sentiva energica, aveva una motivazione per andare avanti, in qualche modo. Qualcosa/qualcuno che la spronasse. Era da tanto che anche lei non provava un sentimento così forte per una persona, perciò era felice.

Non sapeva se per Zayn effettivamente ne sarebbe valsa la pena, ma per una volta nella vita aveva deciso di seguire il suo cuore e lasciarlo fare. La meccanicità del cervello l'aveva stancata, lei nella vita non voleva avere rimpianti né rimorsi di coscienza. Voleva fare tutto ciò che le passava nella testa, sempre nei limiti, ma niente più ristrettezze amorose.

«Girl, I'm not afraid in runnin' away tonight though. I put my heart on the line for you, I put my heart on the line for you» cominciò a cantare, Zayn, lanciandole subito un'occhiata e sorridendole.

Lei ricambiò e, come accadeva la maggior parte delle volte, intonarono la canzone insieme.

«All my friends think I'm crazy, maybe I've lost my mind, but I put my heart on the line for you, my heart on the line for you».

Apple stava pensando a quanto bella fosse la voce di Zayn, delicata e abbastanza alta da prendere note per lei impossibili da raggiungere. Non vedeva l'ora di vederlo suonare dal vivo perché, per quanto Josh poteva tentare qualsiasi tipo di approccio con lei, la ragazza aveva tutt'altro scopo e interesse. Gli occhioni di Zayn fissavano la strada e per un attimo si chiese se il cielo se ne accorgesse della sua bellezza. Ormai loro, di intimità, ne avevano abbastanza. E si sentivano legati uno all'altra senza volerselo dire per qualche assurdo motivo, per paura forse? Provavano probabilmente gli stessi sentimenti, volevano probabilmente le stesse cose, ma lui se ne stava in silenzio a guidare, lei si affacciava al finestrino guardando la strada che si lasciava dietro. E quella che l'aspettava davanti? Era come se, Apple, non la considerasse. O avesse paura di farlo.

Stessa prospettiva, quella di Zayn: gli avevano dato una pistola in mano e non sapeva come padroneggiarla, era spaventato perché aveva paura di ferire e soprattutto di ferirsi. Perciò la lasciava lì, aspettando che qualcuno gli spiegasse come funzionava o che gli desse qualche dritta da seguire. O che, nella peggiore delle ipotesi, si scaricasse da sola.

«I don't even know you, know you, know you.

But girl, I think I love you, love you, love you. I put my lifeline in your hands» le lanciò uno sguardo complice, poi scoppiò a ridere.

Apple gli fece da controcanto.

«Lifeline in your hands...»

Lui annuì, come per dirle che era stata brava.

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