«Joel?»

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«Grazie, grazie a tutti, ragazzi!» sorrise Zayn, sventolando una mano in aria per salutarli. «Ma ora devo fare una cosa un po' particolare».

Apple per tutto il tempo era stata in silenzio a sorridere, aveva osservato nei minimi dettagli i movimenti di Zayn e si era emozionata nel vederlo così sorridente, felice, spensierato.

La serata, però, volgeva ormai al termine. E i ragazzi avevano cantato le cover per cui erano rimasti svegli notti intere, anzi, erano riusciti addirittura a improvvisarne qualcun'altra. Si sentivano soddisfatti, dopotutto era il loro primo "concerto", perciò potevano essere orgogliosi di loro stessi e del lavoro che avevano fatto.

«Amico, sei sicuro di ciò che stai per fare?» chiese Harry, sedendosi sul palco e incrociando le gambe a mo' d'indiano come se non ci fossero mille e più persone a guardarlo.

Il moro annuì e «Qualche giorno fa, accadde questo» cominciò. Inutile dire che le mani di Apple non avevano smesso un secondo di sudare, Amber le aveva passato all'incirca cinque fazzoletti da inizio serata perché si era commossa "essendo suo amico", così si era giustificata. E dopo essersi beccata un'occhiataccia da parte della sua migliore amica, aveva ammesso che il cuore le batteva un po' più forte. Ma vedere gli occhi emozionati di Zayn, il suo sorriso sincero, era stata la cosa più bella del mondo. «Qualche giorno fa-»

«Quasi un mese» lo corresse Louis, alzando l'indice.

«Sì, okay» alzò gli occhi al cielo, Zayn. «Un mese fa circa, conobbi una ragazza molto bella. Un po' inquietante e cupa, ma bella».

Apple si sentì morire: mentre Amber aveva capito tutto (o per lo meno lo immaginava), la mora non aveva ancora realizzato ciò che stava per accadere, ovviamente. Così incominciò a pensare a tutte le ragazze che Zayn avrebbe potuto conoscere mentre "usciva" con lei.

Ashley, la bionda con una quinta di seno? No, impossibile, neanche la salutava. Ma poteva esser stata tutta una copertura.

Cecily? No, a chi pensava! Lei era fidanzata da più di un anno con Brian, non poteva essere lei. Anche se, il fatto che fosse impegnata, non la rassicuravapiù di tanto.

Savannah? No beh, da quello che ricordava, era omosessuale. Ma con Zayn si sarebbe potuta ricredere, probabilmente lui poteva averle stimolato quel lato etero che pensava non esistesse.

Non riusciva a trovare una ragazza che avrebbe potuto essere così importante per lui, e di nomi ce n'erano tanti da fare.

«A cosa pensi?» le chiese Berry, ghignando. Aveva capito che la sua migliore amica era nel panico più totale, ma non voleva anticipare ciò che credeva sarebbe accaduto, preferiva godersi la scena.

Apple, risentita, fece spallucce: «A niente, sto seguendo il discorso di Zayn, non mi distrarre».

Amber sorrise e si concentrò di nuovo su di lui.

Bello come il sole, indossava una camicia bianca su un jeans nero che risaltava le sue gambe snelle e lunghe, e un paio di stivaletti neri. Fissa che gli aveva trasmesso Harry, tra l'altro.

«Quella camicia non credi sia troppo attillata? Si vedono tutti i muscoli e-»

«Basta, Berry!» quasi non gridò, Apple. «Stronza, mi fai innervosire!»

La sua migliore amica sghignazzò un altro po' e si ammutolì, volgendo il suo sguardo su Zayn.

«Le chiesi il numero dopo qualche giorno...» continuò il moro, girovagando sul palco. «Il problema è che, non si direbbe, ma sono timido. Quindi non mi ricordai di salvarlo, preso dall'euforia».

White Russian and Geography LessonsWhere stories live. Discover now