Kisses ha :) x

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Zayn era appena tornato dalla doccia: aveva un asciugamano che gli copriva il basso ventre e tante goccioline che gli scendevano impetuose sul petto e dietro la schiena. Non aveva particolari muscoli accentuati, ma ne aveva, ed era Zayn, e quello già bastava. I suoi capelli, bagnati, sembravano ancora più neri di quanto non lo fossero normalmente. Le sue labbra, rosee, carnose, bagnate, erano quantomeno illegali. In sé, Zayn era uno scenario troppo bello da guardare, ma, dopo aver dato una sbirciatina generale, Apple s'impose di incollare gli occhi sul libro che stava leggendo (o meglio, che stava facendo finta di leggere: aveva smesso quando era entrato lui in stanza a rovinare tutto).

«Che leggi?» le domandò incurante, strofinandosi un asciugamano sulla testa.

Prese a fissarla ed Apple non poté far altro che tenere con difficoltà il suo sguardo.

«La ragazza corvo, non lo conosci».

«E tu come fai a saperlo?» il moro inarcò le sopracciglia.

Aveva ragione, dopotutto: come poteva sapere quali libri conosceva e quali invece ignorava? Apple partiva dal presupposto che a lui non piacesse leggere, perciò, sbagliando, dava per scontato alcune cose.

«Ah, quindi lo conosci!» chiese lei, con un barlume di speranza negli occhi.

«No» fece spallucce Zayn. E quello stesso barlume si spense, come volevasi dimostrare. «Ma non darmi per scontato, potrei sorprenderti».

«Con effetti speciali?» ridacchiò Apple, portando di nuovo il suo sguardo sul libro.

Zayn si mise a carponi sul letto, arrivando fino a lei. Le alzò la testa con l'indice e la costrinse dolcemente a guardarlo. Come se, fino ad ora, non lo avesse fatto.

Poi però si allontanò, scendendo dal letto.

«Ad esempio...» si teneva l'asciugamano che aveva in vita con entrambe le mani.

Il cuore di Apple batteva troppo forte. «Tu pensi che sotto io sia nudo, non è vero?»

La ragazza annuì, incapace di spiccicare parola.

Rispondere "sì" era troppo scontato, ma lo fece uguale. In quel momento era già tanto che fosse ancora viva.

Zayn ridacchiò e con un colpo secco si tolse l'asciugamano di dosso, mostrandole dei boxer neri con le rifiniture bianche. «Come puoi vedere, sono vestito. Non ti metterei mai in imbarazzo...».

Si voltò di spalle, prese la maglia che aveva lasciato alla fine del letto e, prima di piegarla sul comò, si girò verso di Apple solo per sussurrarle: «...forse».

Apple socchiuse gli occhi, beandosi del calore che Zayn emanava respirandole vicino. Il moro prese il suo libro, lo chiuse per poi poggiarlo sul suo comodino.

«Davvero vuoi leggere?» continuò a parlarle all'orecchio, baciandone il lobo con delicatezza.

Apple gettò la testa all'indietro dandogli un permesso che Zayn afferrò subito. Così cominciò a baciarle il collo, scendendo sempre di più. Lei, dal canto suo, poteva fare poco: era intrappolata tra il letto e il ragazzo dei suoi sogni. Perciò decise di infilare una mano tra i suoi capelli e stringerli forte.

Zayn sentì che qualcosa si stava muovendo lì sotto... e non erano le coperte, né le gambe di Apple. Prese un respiro profondo e continuò a baciarla: l'incavo dei suoi seni, la pancia. Ad ogni suo gemito, Zayn perdeva un battito. E, se si fosse concentrato sul fatto che gli stesse toccando i capelli, lei, gli sarebbe venuta la pelle d'oca. Oltre che...

«Sei bellissima» sussurrò sulla sua pelle, continuando a baciarle la pancia.

Alzò per un attimo lo sguardo: non fu una buona idea.

White Russian and Geography LessonsWhere stories live. Discover now