Stacie's txt

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La nottata passò molto lentamente per Apple, non riusciva a capire lo stato d'animo del suo fidanzato e, soprattutto, cosa lo avesse turbato tanto da parlarle a malapena.

Aveva passato tutto il tempo a girarsi e rigirarsi nel letto, preda delle domande che le occupavano la mente e che facevano in modo che non prendesse sonno mai.

Si era sempre addormentata tra le braccia di Zayn; quella notte, invece, lui s'era accucciato in posizione fetale in un angolino del letto e stessa cosa lei.

Riponeva molta fiducia in Zayn, sapeva di dover star tranquilla, ma se il problema non erano Apple né il loro rapporto, cosa c'era di tanto losco che gli impediva di avere un atteggiamento normale?

Non aveva di certo un'altra fidanzata da coprire: la maggior parte delle volte stava con Apple e il cellulare lo lasciava in bella vista, se avesse nascosto qualcosa non avrebbe agito con tanta disinvoltura. Quindi, cosa lo tormentata tanto?

Si era forse messo in un giro sbagliato? Neanche, i suoi migliori amici non avevano mai dato segni di preoccupazione. Qualcosa di turbolento formicolava in lui ed Apple avrebbe solo dovuto aspettare il momento giusto, probabilmente.

Lo stesso pomeriggio, tra l'altro, ad Apple era sembrato divertito dalla circostanza. Aveva fatto sì che i suoi amici si liberassero di un peso che portavano nello stomaco da tanto tempo, ne era soddisfatto. Avevano riso e scherzato insieme sino a tarda serata. E invece niente, qualcosa andava oltre tutto ciò.

Apple cercò di svegliarlo prima con un bacio, poi con un altro. Dopodiché, non riuscendoci, aveva usato le maniere forti e lo aveva scoperto.

Provo di lenzuola , esposto al freddo, si era alzato, avevano fatto colazione insieme nel silenzio più totale. Apple aveva provato a parlargli, a cominciare un discorso per nascondere quel disagio che pesava ed era tangibile, ma niente, lui le aveva sorriso e, sonnecchiante, si era diretto con lei verso scuola, senza blaterare come faceva il più delle volte per farla ridere.

Arrivati a scuola, un bacio prima di separarsi: lei da Amber, lui dai suoi amici.

Appena Zayn salutò il gruppo, Liam lo bloccò dicendogli: «Le hai parlato?».

Zayn sbuffò e «Non è una cosa facile da dire» replicò, passandosi una mano tra i capelli. «Sai che parte ha fatto Stacie nella sua vita, non la prenderà bene».

«Per questo hai intenzione di temporeggiare ancora?» gesticolò Liam. «Sai che in questa scuola anche i muri hanno le orecchie e sai per certo che, se potesse, Stacie rovinerebbe la vita di Apple nel migliore dei modi. Evita che parli prima lei, che Apple lo sappia tramite lei, perché non andrebbe bene per te».

Zayn prese un respiro profondo e si girò: vide la sua fidanzata parlare con Amber sedute su una panchina.

«Magari non è niente di grave» faceva spallucce, la bionda. «Dagli tempo di potersi esprimere!»

«Non è facile, sembra una mummia!» rispondeva Apple. «Qualsiasi cosa io dica, niente, non risponde».

Amber si stava avvicinando a lei, notò il moro. Anche se, ovviamente, non poteva sentirle.

«Non aggredirlo, Mela! Aiutalo a fidarsi di te, vedi che andrà tutto per il verso giusto» le stava sorridendo ora, la bionda, ma Apple rimaneva ferma su se stessa fissando il vuoto.

Fino a quando la campanella non suonò ed il caso volle che, sia Niall che Apple, frequentassero la stessa lezione.

Si misero seduti uno affianco all'altro. Il ragazzo provava tanto affetto per lei, la vedeva come un bocciolo da proteggere e curare perché poteva venir meno da un momento all'altro. Ed Apple era così, per quanto si sforzasse di sembrare forte.

White Russian and Geography LessonsWhere stories live. Discover now