Wedding and other disasters

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«Amore? Sono in casa» gridò Zayn affinché Apple potesse sentirlo. Poi chiuse la porta di casa alle sue spalle, si guardò attorno e, con fare lascivo, si tolse la giacca appendendola subito dopo.

Apple sbucò dalla camera da letto: era più bella che mai anche se visibilmente stanca. Teneva entrambe le mani sui suoi fianchi e tendeva ad incurvare la schiena a causa dei forti dolori che ormai percepiva bene. Aveva i capelli disordinati, uniti in un'unica crocchia ormai bassa, ma Zayn non faceva altro che pensare a quanto fosse bella. La sua maglia le arrivava alle ginocchia, era larga e sembrava essere comoda, la metteva spesso. E le ciabatte a forma di testa di tigre la rendevano dolce più che mai.

Così Zayn, appena realizzò, sorrise incantato: «Sei bellissima» sussurrò, scrutandola da cima a fondo.

«Smettila! Sembra che abbia combattuto con un leone» si avvicinò a lui, lasciandogli un caldo bacio sulle labbra. «Com'è andata a lavoro?» gli domandò. «E, soprattutto, cos'hai in mano?» continuò, osservando la busta che teneva tra il telefono ed il portafoglio.

Zayn la guardò, poi portò di nuovo l'attenzione su di Apple e fece spallucce, seguendola sul divano.

«Non ne ho idea, era nella cassetta della posta. Ma credo sia per te» gliela porse, poi andò in cucina e preparò una tisana calda sia per lui che per Apple. Ormai era diventato bravo in cucina, si dava da fare appena poteva e ancora non aveva avvelenato nessuno. Perciò, tutto sommato, poteva ritenersi fortunato.

«Cos'è?» le chiese, una volta tornato affianco ad Apple. Poggiò le tazze sul tavolino e si distese affianco a lei, sistemandole la coperta sulle gambe.

Apple era attenta ad aprire la busta, non aveva idea di chi potesse essere. Non aveva contatti con i suoi parenti - a parte una cugina lontana che sentiva di rado - ed i suoi genitori non avrebbero mai fatto una cosa del genere. Non si sarebbero mai sprecati per pensare a lei.

«Come immaginavo: il matrimonio di Kate» sospirò Apple, aprendo la partecipazione di nozze. «Se ci penso, mi viene da piangere».

Zayn non sapeva chi fosse Kate, perciò arricciò il naso e «Chi è, Mela?» domandò, accarezzandole i capelli.

«Mia cugina, ci sentiamo ogni tanto, le voglio bene».

«Com'è giusto che sia, immagino...»

Apple annuì e «Già, credo di sì» bofonchiò.

«Vuoi andarci?»

«Sarebbe carino, non ti pare? Il problema è che è tra qualche mese e me ne mancano tre per terminare il mio tempo, non vorrei che capitasse tutto insieme» sospirò Apple. «E non vorrei vedere i miei genitori».

Zayn sorrise: «Amore, voglio ricordarti che questo matrimonio si festeggerà dopo che partorisci, se la matematica non è un'opinione, una settimana dopo. Ed i tuoi genitori non saranno un problema, noi staremo per conto nostro, loro si comporteranno come meglio credono».

«Ah beh, allora credo non ci considereranno affatto» ghignò Apple. «Non che m'interessi, ma i bambini... iniziamo col botto».

Il moro sorrise ancora: lasciò che Apple poggiasse la testa sopra il suo braccio e l'avvicinò a se, stringendola quanto poteva.

«Andrà bene, ce l'abbiamo fatta fino ad ora. Una casa nuova, da soli, tu incinta. Tutto questo è tanta roba, capisci? Non ci faremo spaventare da nient'altro» sussurrò il moro.

Apple sorrise e, dopo aver annuito, si accucciò a lui, lasciando che il sonno s'impossessasse di lei.

-

«Brava, amore!» rise Zayn, tenendo strette le mani di Apple. «Stai andando benissimo, continua!»

Louis alzò gli occhi al cielo e «Se volete la camera da letto è da quella parte» indicò un punto vuoto della casa.

«Grazie Louis, sei così ospitale in casa mia» rispose sarcastico il moro, continuando ad aiutare Apple a fare ginnastica con la palla che le consigliò il ginecologo. «E comunque ho paura che si sgonfi...»

«Beh, se può consolarti, a Liam si è sgonfiato da un pezzo» rise Harry, non smettendo di accarezzare Carly, nemmeno per un secondo.

Liam gli lanciò un tovagliolo accartocciato su se stesso e rise, mimando un "che ne sai tu?" divertito.

«Andrete al matrimonio di Kate?» chiese Niall.

Zayn ed Apple si guardarono negli occhi, poi «Andremo, anche se non sarà facile per una serie di motivi» prese parola lui, concentrandosi sulla sua fidanzata.

Quella sera Apple si sentiva più pesante del solito, aveva deciso di provare ad alleggerirsi facendo della ginnastica curativa e sembrava che ci stesse riuscendo. O meglio, lei si sentiva bene.

«Dovevate aspettarvi qualcosa di simile, non credete? Prima o poi dovrete confrontarvi con loro» commentò Liam, guardandoli entrambi.

«Hai ragione» annuì Apple, fermandosi. «Ma, in questi casi, sembra sempre troppo presto».

«È normale che sia così, ma pensaci: prima lo fai, prima ti toglierai un peso dall'anima. Tu hai la famiglia di Zayn che ti ama come se non ci fosse un domani, pensa a questo. E pensa a Zayn, a quello che avete ora e a quello che avrete in futuro» gesticolò Harry, in direzione di Apple. «Tutto il resto non conta, o meglio, è relativo. State bene insieme, siete felici, cosa volete di più?» sorrise.

Zayn diede un bacio ad Apple mentre Amber, commossa, si asciugava il naso con fazzoletto passatole da Niall.

«Ma, parlando di cose serie...» parlò Louis. «Quando si mangia?»

-
Come state, gioie? Spero tutto bene.
Vi chiedo scusa per l'estremo ritardo, ma tra il lavoro e lo studio riesco a malapena a vedere i miei amici di tanto in tanto.

Vi ringrazio per esserci sempre, per aspettarmi, siete speciali.

Grazie.

G


Un abbraccio fortissimo ad ognuno di voi.

White Russian and Geography LessonsWhere stories live. Discover now