Anastasia & Michael

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Apple si contorceva dal dolore, teneva una mano sulla pancia mentre, l'altra, la usava per reggersi sulla schiena.

Cercava di respirare lentamente, ma il dolore era troppo forte da sopportare. Iniziava a sudare freddo, le lacrime scendevano senza che lei se ne rendesse conto.

Zayn stava dormendo, ma quando sentì la mano di Apple scuoterlo, balzò giù dal letto: «Amore, cos'hai?» le chiese, spaventato, non sapendo esattamente come comportarsi.

Apple scosse la testa, non riusciva neanche a parlare. Poi lui osservò il letto ed era per metà bagnato, così sbiancò.

«S-sì sono rotte le acque?» balbettò, guardando la sua fidanzata.

Lei, senza dire una parola annuì e Zayn, in men che non si dica, la portò in macchina prendendo con sé Carly e, soprattutto, la valigia che ormai tenevano pronta affianco alla porta.

Se fosse stato solo, probabilmente avrebbe sfrecciato per le strade di Bradford non considerando neanche i semafori, ma la situazione era differente: aveva la sua compagna nei sedili posteriori che era incinta di due gemelli. E Carly, che teneva il muso poggiato sulla pancia di lei come se questo potesse alleviarle il dolore.

«Amore, resisti, stiamo per arrivare!» gridò, schivando una macchina all'ultimo momento. «Ancora un altro po' e ci siamo, tu continua a respirare forte!»

Apple non sapeva per quanto tempo avrebbe resistito, il dolore che provava era atroce, sembrava che qualcuno le stesse dando pugnalate ovunque. Pensò di passare il tempo e non pensarci, accarezzando Carly che, vedendola triste, si era rattristita di conseguenza. Le sorrise e la piccola palla di pelo poggiò una sua zampina sulla sua gamba, facendola sorridere ancora.

«Louis, sono Zayn!» disse agitato. «Si sono rotte le acque!»

«Chiama il tecnico! Sono le quattro del mattino, io come potrei aiutarti se non so neanche chi io sia? E non faccio nemmeno l'idraulico di professione» rispose Louis.

Zayn alzò gli occhi al cielo e «Mi sarei stupito se avessi capito al volo» borbottò. «Coglione, Apple sta per partorire! Stiamo andando in ospedale!»

Minuti di silenzio, mentre Apple stringeva i denti più che poteva.

«Oh, merda! Andate, noi vi raggiungiamo subito».

«Grazie, avvisa tu gli altri!»

«Ci saremo».

*

«Vuole entrare? Sua moglie sta per partorire».

Zayn si guardò attorno, c'erano tutti: la sua famiglia ed i suoi amici che, praticamente, erano la stessa fazione. Harry aveva portato dei peluche a forma di papera, orso, delfino; Liam e Niall dei palloncini che avevano appeso accuratamente in ogni parte della sala d'aspetto; per quanto riguarda Louis... caffè e biscotti, perché dormiva in piedi. I genitori di Zayn dovevano ancora realizzare, ma avevano con sé tutine, scarpette e quant'altro.

«Va bene, entro!» rispose, prendendo un respiro profondo.

«Bene, indossi l'imbracatura ed entri, noi l'aspettiamo» sorrise la ragazza.

Inutile dire che si vestì di corsa, indossò le pattine ed entrò in men che non si dica.

Davanti a lui trovò una Apple distesa, piangente, con le gambe spalancate ed una ginecologa che la stimolava.

Appena Apple si accorse di lui, allungò la mano e Zayn la prese al volo, avvicinandosi il più possibile.

«Amore, stai tranquilla, andrà bene» le sussurrava all'orecchio, dandole dei baci delicati sulla fronte.

White Russian and Geography LessonsWhere stories live. Discover now