•Prisoner of Love• || KookV ||

3

⚠️ SMUT ⚠️

Taehyung

Apro gli occhi, trovando un viso spalmato contro il mio.
Lancio un urlo, ritraendomi e sbattendo la testa contro qualcosa di appuntito.
"Ahi" borbotto, massaggiandomi tra i capelli.

"Oh, ti sei fatto male?" Mi domanda una voce dolce.
Sollevo lo sguardo, trovandomi davanti un ragazzo piuttosto bassino.
Osservo le sue labbra carnose, gli occhi truccati leggermente da un ombretto marrone, e dei semplici capelli neri.
Mica male.

"No, sto bene" lo rassicuro.
Mi guardo intorno, vedendo una stanza completamente bianca, senza nemmeno una decorazione ad abbellirla.
L'armadio bianco, il letto e la cassettiera del medesimo colore, mi fanno pensare di essere in un ospedale.

Sento un capogiro assalirmi, e ricado con la testa sul cuscino.
Non dovevo bere così tanto ieri sera.
L'ultima cosa che mi ricordo è di aver scopato con un ragazzo sensazionale, che mi pare si chiami Jungkook, e dopo di essere stato sculacciato da lui. 

"Piacere, mi chiamo Jimin. Ma tu puoi chiamarmi Chimmy o Mochi" si presenta il ragazzo in piedi accanto a me.
"Ehm... Piacere, sono Taehyung. Ma dove mi trovo?" Chiedo, vedendo la stanza girare attorno a me.
Chiudo gli occhi, cercando di riprendermi.

"Sei a casa di Jungkook" mi risponde semplicemente Jimin.
Riapro gli occhi di scatto, mettendomi a sedere.
"Jungkook?!" Grido, non credendoci.
"Già" dice lui, con un sorriso.
Mi soffermo a guardarlo.
È molto bello.
Prima che possa dire qualcosa, Jimin apre bocca.
"Sei bellissimo, lo sai?"

"Ehi Jimin, smettila di provarci con lui" dice una voce a me familiare.
Quasi contemporaneamente, Jungkook entra dalla porta lasciata aperta.
Cammina verso Jimin, fermandosi solo quando gli è appicciato.
Prende i capelli di Jimin nel pugno, tirandogli la testa indietro.
"Sono geloso, lo sai" sussurra al suo orecchio.
L'altro ridacchia, spalmandosi contro Jungkook.

"Guardate che ci sono anch'io" mi intrometto, inorridito dalla scena.
Jungkook molla i capelli di Jimin, allontanandosi da lui e sedendosi accanto a me.
"Jimin, puoi lasciarci soli? E chiudi la porta".
Jimin annuisce, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta dietro di sé.

"Che ci faccio qui?" Domando, scalciando via le coperte.
"Ma perché tanta fretta? Non vuoi fare il secondo round?" Ride, posando una mano sulla mia coscia nuda.
In un secondo le immagini di ieri sera mi ritornano in mente, e non posso fare a meno di eccitarmi.

"Mi hai fatto urlare parecchio ieri, non è vero?" Sorrido, leccandomi le labbra.
"Oh, si. Sei così rumoroso" ride, afferrandomi per i fianchi e trascinandomi verso di lui.
"Wow, passi subito all'azione".
Ghigna, infilando le mani sotto la mia camicia, unico indumento che ho addosso a parte i boxer, e sfiorandomi i capezzoli con le dita.

Mugolo, lasciando ricadere la testa all'indietro e mordendomi le labbra.
Chiude due dita attorno al capezzolo sinistro, strizzandolo.
"Cazzo!" gemo, inarcando la schiena.
"Vuoi sapere perché sei qui?" Mi chiede, mentre incomincia ad accarezzarmi l'erezione da sopra i boxer.

"Mmh, si" ansimo, spingendo i fianchi contro la sua mano.
"Perché ti ho rapito" sputa, serio.
Ridacchio, scuotendo la testa.
"Ho capito, ti piacciono i giochetti perversi".
Appoggio una mano sul suo petto, facendo pressione per farlo stendere.
Salgo velocemente a cavalcioni su di lui.
"Si da il caso che piacciano anche a me, quindi posso fingere di essere il tuo ostaggio. Vuoi legarmi?"
Sorrido, sfregando il mio membro contro il suo, semi eretto.

"È grande esattamente come me lo ricordavo".
Rido, abbassandomi su di lui e tirando fuori la lingua.
Lecco il suo labbro inferiore, lentamente.
Jungkook ansima, palpeggiandomi il sedere.
Miagolo, posando le dita sulle sue braccia lasciate scoperte.
Guardo attentamente i suoi tatuaggi, trovandoli maledettamente irresistibili.