Taehyung

È ora di cena, ma stiamo facendo tutto fuorché cenare.

Jimin è seduto accanto a me, con il suo gattino tra le braccia. Fortunatamente Yoongi lo ha ritrovato quasi subito, e Jimin non ha smesso un secondo di accarezzarlo.

Sbadiglio, guardando di nuovo la cartina di Seoul, sistemata sul tavolo.
Sposto lo sguardo su Jungkook, tutto concentrato a scrivere qualcosa all'angolo della cartina.

Sono ancora tremendamente arrabbiato con lui, perciò non ho nessuna intenzione di perdonarlo tanto facilmente.
Potrà anche sembrare un'esagerazione, ma ho odiato davvero come si è rivolto a Jimin.

Per fortuna Jimin non è una persona che porta rancore. Anzi, mi ha anche chiesto di perdonare Jungkook, ma io non ho seguito il suo consiglio.

"C'è qualcosa che non torna" dice Jungkook, alzando lo sguardo dalla cartina, puntando subito gli occhi nei miei.
Guardo altrove. Non voglio rischiare di farmi incantare da lui.
Anche se a sua volta sembra piuttosto arrabbiato con me, cosa che non capisco.

Magari ho esagerato a tirargli quello schiaffo, ma per il resto mi sento completamente dalla parte della ragione.
Eppure Jungkook non sembra pensarla come me.

"Per te c'è sempre qualcosa che non va" borbotto, tamburellando le dita sul bordo del tavolo, alzando lentamente lo sguardo sul suo viso.
"Non mi sembra che ti abbia chiesto di parlare" sibila, assottigliando gli occhi.

Alzo un angolo delle labbra, facendo un sorrisetto strafottente. So quanto odia quando lo sfido in questo modo, specialmente se ci sono gli altri presenti.

"Non credo abbia bisogno del tuo parere. Se non vuoi che dica la mia, parla quando io non ci sono" rispondo, allargando di più il sorriso e alzandomi lentamente.
Mi stiracchio, dando le spalle a tutti.
"Credo che andrò a dormire, buonanotte" dico, e quasi subito gli altri mi rispondono.

Esco dalla cucina, sorridendo leggermente.
So bene che tra dieci secondi esatti, Jungkook mi seguirà e cercherà di intimidirmi, quando vedrà che non avrà successo, tenterà di sottomettermi per scopare. E credo che questo glielo lascerò fare.

Mentre posizione il piede sul primo gradino delle scale, sento il rumore di una sedia che si sposta, e i passi di Jungkook sul pavimento del salone.
Mi giro, incontrando il suo sguardo furioso.

"Wow, ci hai messo anche meno" dico, incrociando le braccia al petto e guardandolo senza perdere la mia espressione.

"Stai giocando con il fuoco, Taehyung. Sappilo".
Rido, scuotendo la testa.
Nonostante sia incazzato con lui, ho una grande voglia di baciarlo.

Sposto lo sguardo sulle sue labbra. Quando ritorno a guardarlo negli occhi, mi accorgo che si è reso conto di ciò che mi passa per la testa.
Ride, avvicinandosi e prendendo nel pugno il colletto della mia maglia.
Lo stringe, strattonandomi verso di lui.

"Sai, vorrei proprio baciarti ora" mormora, sfiorando le sue labbra con le mie.
Allungo le braccia sulle sue spalle, cercandolo di avvicinarlo.
"Però dato che sei arrabbiato con me, dubito tu voglia baciarmi. Sarà per la prossima volta" conclude con un sorrisetto, liberandosi dalla mia presa e salendo le scale.

Io rimango a fissare il vuoto, sentendomi umiliato.

💮💮💮

Ho bisogno di idee.

Ditemi cosa volete leggere in questa storia, e cercherò di mettere in pratica i vostri suggerimenti.

(Scrivere Smut non vale) 🌚🌚😂
👆🏼👆🏼👆🏼
A meno che non vogliate una Smut particolare, allora potete chiedermela.

•Prisoner of Love• || KookV ||Where stories live. Discover now