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Jackson

Mi sento una vera merda.
Se solo potessi tornare indietro...

Non mi frega un cazzo delle condizioni di Jimin.
Però vedere Taehyung in quello stato...

Non l'ho mai visto distrutto in quel modo, nemmeno quando dovevo partire, anni fa, per lasciare la Corea.
E anche Jungkook...

L'ho visto uscire ieri dalla stanza di Taehyung, era davvero stremato.
Ha dormito fuori dalla porta nella speranza che Taehyung gli aprisse.

E la causa di tutto questo sono io.
Solo e solamente io.
Nemmeno Jimin, perché avrei potuto fermarlo se realmente avessi voluto.

Ma voglio rimediare.

Busso alla porta di Taehyung.
Jungkook non è nei paraggi.

Non ricevo risposta, perciò immagino che Taehyung non voglia vedere nessuno.

Abbandono l'idea di parlare con lui.
Probabilmente Taehyung sa che sono io, e mi odia ancora di più di quanto odi tutti gli altri.

Me lo sono meritato.
Volevo solo comunicargli la mia decisione: parto.

Vado via.
Ho già portato abbastanza scompiglio nella vita di Taehyung.
Credevo che se le braccia di Jungkook fossero risultare indegne ai suoi occhi, si sarebbe sicuramente rifugiato tra le mie.

Ovviamente non va mai come si pianifica.
Ora odia sia me, che Jungkook.
Di conseguenza non ha motivo per essere felice adesso.

Sono un coglione.
Non smetterò mai di ripeterlo.

Mi volto, pronto a tornare nella mia stanza.
Se non fosse per la pistola che ho puntata alla testa.
Ma essa non mi impedisce di vedere chi mi minaccia: Min Yoongi.

Stringo i pugni.
Che cazzo, questo è venuto fin qui apposta per ammazzarmi?!
Non parlo, so che sarà lui a farlo tra beve.

"Sai, mi chiedevo quanto fossero durati i tuoi giochetti, e fin dove ti saresti spinto. Ora ho la prova che sei un bastardo schifoso" ringhia, premendo di più l'arma contro la mia pelle.

Okay, sto iniziando davvero a farmela sotto.
Non voglio morire così.
Magari spara, magari no.
Ma questo piccoletto con una pistola in mano e più pericoloso di qualsiasi altra cosa adesso.

"Hai plagiato la mente di Jimin. Sapevi il suo segreto: la sua cotta per Jungkook che non è mai sparita. Hai rovinato la vita di quattro persone, senza ottenere ciò che vuoi! Jungkook sarà anche un bastardo, ma so per certo che non bacerebbe mai Jimin consapevolmente. E mi dispiace dirtelo, ma Taehyung continuerà a volere solo lui. Anche dopo ciò che è successo. Non c'è spazio per te qui..."

Mentre sento tutto ciò, le azioni compiute, che mi hanno portato dove sono ora, mi scorrono veloce davanti agli occhi.
Morirò, me lo sento.

"Ora tu farai così: andrai in camera tua, scriverai un lungo biglietto di scuse per Taehyung, e dopodiché sparirai nel nulla più totale. Non una telefonata, non una vista. Tu devi essere morto. E ti giuro che se mi scateni dietro la tua banda, io ti vengo a cercare e finisco il lavoro. Capito?!"

Mi da un colpo alla tempia con la pistola, e la mia vista si annebbia per un tempo che sembra interminabile.
Quando mi riprendo, Yoongi non c'è più.

Non mi resta che obbedire. Lo devo specialmente a Taehyung.

Jimin

Bussano alla porta con insistenza.
Non mi sento le gambe, e non credo di essere in grado di alzarmi per poter aprire la porta.
Ho il volto dolorante e non riesco a muovere un muscolo senza farmi male.

•Prisoner of Love• || KookV ||Where stories live. Discover now