Taehyung

Scendiamo dalla macchina, e io stringo possessivamente la pistola da sopra la maglia.
Il quartiere sembra deserto, ma mi accorgo dei movimenti dietro le finestre.

Inutile dire che un po' me la sto facendo sotto.
Yoongi accanto a me sembra altrettanto nervoso. Evidentemente entrambi vorremmo accanto persone diverse. Lui non riesce a farmi sentire al sicuro come Jungkook, e io non posso tranquillizzarlo come sa fare Jimin.

Arriviamo fuori al cancello della grande villa.
Mi accorgo all'istante delle grandi telecamere che circondano i cancelli.
Vedendola da più vicino, questa villa assomiglia a una fortezza.

Telecamere ovunque che proteggono il territorio, mi sembra persino di scorgere una torre d'osservazione che spunta dal retro.
Sono per caso capitato in una mini base militare?

Yoongi suona al citofono, ovviamente munito di telecamera.
"Togli la mano di lì e fatti vedere bene in faccia" sussurra Yoongi.
Annuisco, lasciando ricadere la mano lungo il fianco e sollevando il viso, puntando lo sguardo verso la videocamera del citofono.

Sento la maglia incollarsi alla schiena per il sudore, nonostante fuori si arrivi a malapena a tre gradi.
Espiro tutto il nervosismo, formando una nuvoletta di fumo.

Un suono metallico ci fa capire che il cancello è sbloccato.
Chiudo la mano attorno a una delle sbarre, spingendolo in avanti per farlo aprire.

Appena metto piede sul vialetto, la ghiaia mi scricchiola sotto i piedi e il rumore di un abbaiare attira la mia attenzione.
Volto la testa, vedendo un grosso cane nero abbaiare ferocemente verso di me.
Fortunatamente una catena dall'aspetto massiccio lo tiene ancorato al terreno.

Ritorno a guardare dritto davanti a me, sentendo nel frattempo Yoongi affiancarmi.
Il portone di entrata si apre, e una figura esce sul portico.
Ha qualcosa di familiare, ma non lo vedo molto bene.

Solo quando avanza sotto il debole sole di metà dicembre, mi accorgo di chi si tratta.
Mille emozioni mi si scatenano dentro, partendo dall'incredulità e la gioia.

"Ka-Yee!" Urlo, lasciando che le mie labbra si aprano in un ampio sorriso.
I miei piedi si muovono da soli, correndo verso di lui.

Lo vedo aprire le braccia e sorride.
D'istinto gli salto in braccio, e lui mi stringe forte.
"Taehyung! Quanto tempo" dice Ka-Yee, stringendomi in un abbraccio soffocante ma tremendamente familiare.

"Ka-Yee" sussurro al suo orecchio, sentendo lacrime di gioia bagnarmi le guance.
"Sei tornato! Perché non me lo hai detto subito? Perché non mi hai più cercato?!" Grido offeso, sollevando la testa e guardandolo negli occhi.
Lui ride, asciugandomi le lacrime con una mano.

È così... Diverso.
È cambiato tanto negli ultimi tre anni in cui non l'ho visto.
"So di non essermi più fatto sentire, Taehyung. Però ho delle buone ragioni. Spero che tu voglia sentirle" dice, sorridendomi.

Annuisco freneticamente, stringendogli le braccia al collo.
Non sembra intenzionato a lasciarmi andare, e io non ho intenzione di staccarmi da lui.

Un colpo di tosse ci fa girare la testa.
Vedo Yoongi con un'espressione totalmente sconvolta, alternare lo sguardo da me a Ka-Yee.
"Quindi vi conoscete" sussurra Yoongi.

Annuisco, ritornando con i piedi per terra. Solo ora mi accorgo che Ka-Yee è cresciuto molto in altezza. E abbiamo solo un anno di differenza!

"Si. Ka-Yee era il mio migliore amico. Poi è dovuto partire per la Cina e non ci siamo più visti". Scrollo le spalle, appoggiandomi a Ka-Yee.

Yoongi mantiene quella sua espressione, anche se ora sembra più confuso che sorpreso.
"Ka-Yee? Ma il tuo nome non è Jackson?" Chiede lui.

Mi giro verso Ka-Yee, guardandolo curioso.
"Ehm... si, lo era. Ma ormai Ka-Yee Wang non esiste più. Ora per il mondo intero sono Jackson Wang. Perciò piccolo, gradirei che anche tu mi chiamassi così" mi dice, guardandomi.

Era da tanto che non mi sentivo chiamare così da lui.
Ammetto che prima della sua partenza per la Cina mi ero preso una bella cotta per lui.
Ovviamente l'interesse non era corrisposto, dato che lui è etero.
Un gran peccato.

"Uhm, Jackson?" Ci penso un po' su, poi annuisco.
"Si, mi piace!" Concludo, sorridendo.

Ka-Yee, o meglio Jackson, sorride e mette un braccio sulle mie spalle.
"Dai, entrate. Ho parecchie cose di cui parlare con Taehyung, e un accordo da fare con te" si rivolge a Yoongi.

"Si, non vedo l'ora di vedere quanto è grande questa villa dall'interno!" Urlo euforico.
Jackson ride, scompigliandomi i capelli.
"Comunque posso dirti una cosa?" Mi domanda Jackson.
Faccio cenno di si.
"Sei cresciuto davvero bene" bisbiglia, ridacchiando subito dopo.

"Jungkook si che sarà contento" sento mormorare da Yoongi mentre entriamo in casa.

•Prisoner of Love• || KookV ||Where stories live. Discover now