Taehyung

Non facciamo in tempo a rivestirci, che delle forti urla irrompono per tutta la casa.
Poi uno schianto come di qualcosa che si rompe rimbomba.
"Ma che cazzo stanno combinando gli altri?" Sbotta Jungkook, rimettendosi la maglia e infilandosi in fretta le scarpe.

Lo imito, aprendo la porta e insieme incominciamo a scendere le scale.
"Cazzo Namjoon, ho detto che devi andartene! Non ti voglio più vedere!" Riconosco la voce di Jin ancora prima di scendere l'ultimo gradino.

Entriamo in salone, e la prima cosa che vedo è il tavolino in vetro andato in mille pezzi. Il pavimento è disseminato di schegge affilate.
Al centro della stanza ci sono Namjoon e Jin, quest'ultimo premuto contro la parete e con le guance rigate di lacrime.
Non appena ci vede, il suo sguardo si riaccende di speranza.
"Oh, grazie a Dio. Jungkook ti prego, mandalo via" dice, indicando Namjoon.

"No, non immischiarti, Jungkook" protesta Namjoon, avanzando verso Jin.
Jungkook mi tira per il polso, facendomi indietreggiare.
Jimin afferra Namjoon per il braccio, tirandolo.
"Lascialo stare! Non vedi che lo hai già fatto soffrire abbastanza?" Sputa, strattonandolo.

Namjoon alza una mano, accecato dalla furia, ma Yoongi si mette prontamente tra lui e Jimin.
"Non ci provare, o giuro che ti uccido" sussurra, fintamente calmo.
Namjoon lascia perdere, ritornando a Jin.

"Devi solo darmi un'altra possibilità, Jin. Io ero ubriaco e..."
"E cosa, Namjoon? Eri ubriaco e quindi ti sei accidentalmente scopato qualcun altro? Me lo avevi giurato. Me lo avevi giurato guardandomi negli occhi, cazzo".
Jin scoppia in singhiozzi, coprendosi il viso con le mani.

Namjoon tenta di avvicinarsi, ma Jungkook si fa avanti, prendendolo per il braccio.
"Lascia perdere, Namjoon. Andiamo".
L'altro scuote la testa, liberandosi della mano di Jungkook e avanzando verso Jin.
"Ascoltarmi, ti prego. Mi dispiace, non sai quanto. Se potessi tornare ind-..."

Un forte schiaffo colpisce il viso di Namjoon, e vedo Jin con la mano ancora alzata e gli occhi fiammeggianti.
"Vai via, o ti ammazzo" sibila, in tono basso e deciso.
Rabbrividisco.
È sempre stato molto gentile, e vederlo così mi spaventa.

"Namjoon, ora basta. Vai fuori di casa" si intromette Jungkook, posandogli una mano sulla spalla.
Inaspettatamente Jungkook viene scaraventato a terra, con una forte spinta da parte di Namjoon.
Scivola, cadendo sui vetri.
Immediatamente vedo dei tagli formarsi sulle sue braccia, e il sangue scorre copiosamente dalle ferite.

Sento la rabbia offuscarmi il cervello, non permettendomi nemmeno di preoccuparmi di Jungkook.
Avanzo deciso verso Namjoon, sferrandogli un pugno sul naso.
"Non azzardarti mai più a toccarlo".
Gli stringo il collo, sperando possa soffocare.

Lui tenta di liberarsi, con il sangue che gli copre tutto il viso. Devo avergli rotto il naso.
Ben gli sta.
Stringo più forte, desiderando con tutto me stesso di fargli male.
Non credevo di possedere tutta questa forza.
Un forte ronzio mi priva dell'udito, e la rabbia mi scorre nelle vene, sostituendosi momentaneamente al sangue.

"Taehyung, lascialo!" Mi riscuoto, sentendo la voce di Jungkook dietro di me.
Mollo la presa sul collo di Namjoon, e lui ricade a terra, sanguinante e ansante.
Vedo Jin guardarlo, ma nessuno muove un muscolo.

Mi volto verso Jungkook, vedendo ancora il sangue fuoriuscire dai tagli.
"Jungkook, stai sanguinando".
Di colpo, tutta la preoccupazione mi investe.
"Non è nulla, si fermerà da solo".

"E tu, vai fuori di qui. Ora!" Grida, guardando Namjoon.
Quest'ultimo si alza, camminando verso l'uscita e abbandona la casa.
Jin sospira, chiudendo gli occhi e appoggiandosi contro la parete.
"Mi dispiace, è tutta colpa mia" bisbiglia.
"No, non lo è" lo contraddice Jimin, ma Jin non risponde.

"Vieni, ci penso io a te" dico, prendendo Jungkook per un braccio, e portandolo delicatamente di sopra.
"Pulite voi" ringhio, guardando gli altri.
Sono maledettamente arrabbiato e preoccupato per Jungkook.

Ho le mani completamente zuppe del suo sangue, quando arriviamo in bagno.
Apro l'acqua del lavandino.
"Metti le braccia sotto l'acqua" ordino, mentre cerco delle pinze nel mobiletto accanto allo specchio.

Sicuramente avrà dei frammenti di vetro nella pelle, e devo rimuovergli al più presto.
Trovo un paio di pinzette, e le disinfetto con l'alcol.
Torno da Jungkook, chiudendo l'acqua e facendolo sedere sul bordo del lavandino.
Il sangue sulla pelle è sparito, ma ne sta uscendo altro dalle ferite.

"Dimmi se ti faccio male" mormoro, prima di prendere il suo braccio e stendendolo.
Vedo un frammento di vetro piuttosto difficile da ignorare, e mi sembra conficcato in profondità. Non mi è facile vedere in che modo sia, dato che il taglio è proprio sul suo tatuaggio sull'avambraccio.
Controllo il verso in cui è disposto, per poi afferrarlo con le pinze, e tirarlo fuori nella stessa direzione.

Jungkook geme leggermente per il dolore.
Ma non posso fermarmi proprio adesso, il pezzo di vetro è quasi del tutto fuori.
Scrollo la testa, in modo da far spostare alcune ciocche di capelli che mi sono ricadute davanti agli occhi.
Finisco di estrarre il vetro, posando poi la pinzetta insanguinata sul lavandino.

"Saresti stato un ottimo medico, lo sai?" Dice Jungkook, sorridendo leggermente.
"Già, lo sarei stato" borbotto, lavandomi le mani e abbondando con il sapone.
"Non ci sono schegge o altri nei tagli. Il sangue deve solo coagularsi per bene, e tornerai come nuovo".

Jungkook salta giù dal lavandino, sorridendo.
"Non pensavo fossi capace di tirare pugni così forte. Cazzo, per poco non ammazzavi Namjoon" ride.
Scuoto la testa.
"Io non ci trovo nulla di divertente, Jungkook. Non mi piace far del male alle persone, ma lui se lo è proprio meritato. È una persona orribile. Non ti ha nemmeno chiesto scusa e in più avrebbe picchiato Jimin se Yoongi non fosse intervenuto. Si è meritato il mio pugno".

Jungkook annuisce.
"Sono d'accordo con te. Ma ormai noi tutti siamo abituati a scene del genere. Almeno una volta ogni tre mesi Namjoon tradisce Jin, e lui spacca qualcosa per la rabbia. Poi Namjoon torna, Jin lo perdona e sono felici fino alla prossima ricaduta di Namjoon. È ridicola come cosa".

Scuoto la testa.
"Io invece credo che sia anche orribile. Jin lo ama con tutto sé stesso, perciò perdona sempre Namjoon nella speranza che lui possa cambiare. È triste" sospiro, asciugandomi le mani.

"Già. Io penso che il tradimento sia una delle cose più brutte. La fedeltà è la prima cosa in assoluto. Se l'amore finisce basterebbe lasciarsi, senza tradire" risponde Jungkook.
Sorrido, colpito dal suo discorso così profondo.
"Quindi posso essere tranquillo sul fatto che non mi tradirai mai?" Ribatto, senza pensarci.
"Perché, stiamo insieme?" Domanda, ridendo.

"Ehm... No, certo che no. Non intendevo dire quello".
Arrossisco, abbassando la testa, e mordendomi il labbro.
Jungkook ride più fragorosamente.
"Dai, andiamo principessina. Sono le cinque del mattino, e non abbiamo chiuso occhio da quando siamo ritornati dalla discoteca".

Do un'occhiata alle sue braccia, e vedo che non sanguina più.
Annuisco.
"Va bene, andiamo".

"Ah, Tae?" Mi chiama, mentre stiamo uscendo dal bagno.
"Cosa?"
"Ricordami di non farti mai arrabbiare".

•Prisoner of Love• || KookV ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora