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Taehyung

"Dai Jungkook, facciamo pace?" Chiedo, sporgendo in fuori il labbro inferiore, e sbattendo le ciglia.
Lui mi ignora, continuando ad aggiungere cucchiaini di zucchero nel caffè.

"E comunque il caffè fa schifo così zuccherato" dico, ridendo.
"Fatti i cazzi tuoi" sputa, con una tale serietà da farmi sussultare.
"Oh, okay. Scusa" borbotto, allontanandomi da lui e mi siedo sullo sgabello attorno al tavolo.

"Adesso non fingerti offeso. Sei tu che hai tirato in mezzo il tuo ex, non io".
Chiude il contenitore dello zucchero, rimettendolo al proprio posto.
Scuoto la testa, sbuffando.
"Mi hai chiesto tu se avessi un ragazzo prima di essere rapito da un pazzo psicopatico" sputo, incominciando veramente ad arrabbiarmi.

"Certo, certo. Adesso sono io il pazzo".
Si siede di fronte a me, con la tazzina del caffè ancora intatta.
"E comunque ti ricordo che hai detto di preferire lui a me. Che poi sinceramente Bogum è un nome di merda".

Mi mordo il labbro, trattenendo una risata.
Nonostante sia irritato, la sua gelosia mi diverte.
"Ho detto che tra tutti i miei fidanzati è stato quello che più preferisco. E noi due non stiamo insieme, perciò non posso preferiti a lui. Chiaro?"
Sospira.
"No, non è chiaro. Vabbè, fai quel che vuoi. Vaffanculo tu e Bogum" ringhia, alzandosi e uscendo fuori dalla cucina.

Oddio, Jungkook è sul serio pazzo.
Perché non capisce ciò che intendevo dire?
È ovvio che lo preferisco a tutti gli altri, ma non posso sceglierlo come favorito tra i miei fidanzati perché non è uno di quelli.
Anche se vorrei tanto che Jungkook appartenesse solo a me.
Ma ci stiamo frequentando... e scopiamo.
È comunque un inizio.

Sento la porta di casa aprirsi, segno che qualcuno è tornato.
Qualche secondo dopo in cucina compare Namjoon.
Ha il naso gonfio e livido, e ancora i vestiti di ieri sera.

Subito un moto di rabbia mi si accende dentro, e mi alzo per andare via.
"Aspetta, Taehyung!"
Rimango immobile.
"Cosa vuoi?" Ringhio, già parecchio innervosito dalla precedente lite con Jungkook.
"I-io... Mi d-dispiace per t-tutto".
E inaspettatamente scoppia a piangere.

Namjoon

Scoppio in lacrime, sebbene non volessi dimostrarmi così debole.
Taehyung viene verso di me, abbracciandomi.
Non mi aspettavo lo facesse, dopotutto avrebbe tutti i diritti di odiarmi.
Anch'io mi odierei al suo posto.

"D-davvero... Mi dispiace" singhiozzo, abbracciandolo a mia volta.
Scuote la testa.
"È tutto okay, ti perdono. Ma non è a me che devi chiedere scusa".
Annuisco, stringendolo un po' più forte.
Stranamente non sento quell'attrazione verso di lui, che percepivo fino a ieri.
Sto pensando solo a Jin ora.

Anche se adesso è troppo tardi.
Dovevo pensarci prima a Jin, mentre andavo a letto con BamBam.
Non so perché l'ho fatto per l'ennesima volta.
Amo Jin, e gliel'ho giurato che non l'avevo tradito, ma l'ho fatto.
Mi sento una completa nullità.

"D-dov'è Jin?" Chiedo, sciogliendo l'abbraccio di Taehyung.
"Credo che ancora dorma" dice, allontanandosi.
Annuisco.
"Come sta Jungkook?"
Scrolla le spalle.
"Meglio, fortunatamente i tagli erano meno gravi di quanto sembrassero".

"Scusami davvero. Prometto che cercherò di migliorare" sussurro.
Scuote la testa.
"Non devi dire queste cose a me, ti ripeto".
"D'accordo vado da Jin. E grazie" sorrido, uscendo dalla cucina.

Salgo le scale, più nervoso che mai.
So per certo che Jin sarà furioso. E so anche che questa volta non mi perdonerà.
È estremamente comprensibile, al suo posto anch'io non mi perdonerei.
Ma in fondo ci spero.

Apro lentamente la porta della nostra camera, e trovo Jin seduto sul letto, con le gambe al petto e la testa posata sulle ginocchia.
Ha una mia felpa, e nient'altro.
"Jin" lo chiamo.
Lui si gira, guardandomi impassibile.
"Non voglio sentire più nulla" mormora, stendendosi su un fianco e dandomi le spalle.

"Jin, per favore. Io..." mi zittisco, non sapendo nemmeno cosa dire.
Non ho più scuse, perché non c'è ne sono.
"Tu cosa, Namjoon?" Si alza improvvisamente in piedi, camminando verso di me.
"Mi hai tradito, consapevolmente e sempre con la stessa persona da anni. Io sono stufo. Ti lascio" dice, premendo le mani sul mio petto e spingendomi.

Lo afferro per un polso, per tirarlo di nuovo vicino a me.
Lui sussulta, e si stringe il polso al petto.
"N-non t-toccarmi" balbetta, iniziando a piangere.
Sento una stretta al cuore nel vederlo così, ma non posso lamentarmi. Dopotutto è colpa mia.

"Ti prego Namjoon, se ci tieni anche un po' a me va via. Esci".
Si lascia ricadere sul letto, con il viso tra le mani.
"Io ti amo Jin" urlo, camminando verso di lui.
Scuote la testa, continuando a piangere.
"Tu non mi ami, altrimenti non mi avresti fatto soffrire per tutti questi anni. Non mi avresti mai tradito, se realmente mi ami. Il tuo è affetto, non amore. E adesso vai via" ringhia, infilandosi sotto le coperte e nascondendo la testa sul cuscino.

Sospiro, voltandomi e uscendo velocemente dalla stanza.
Ormai è arrivato il giorno in cui Jin ha smesso di perdonarmi.
È fatta, l'ho perso.

•Prisoner of Love• || KookV ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora