Jin

"Dai, Namjoon! Sbrigati" urlo, scuotendo la testa e finendo di allacciarmi la camicia.
"Arrivo" mi risponde lui, dal bagno comunicante con la camera.

Mi guardo allo specchio, decidendo che tutto sommato posso andar bene.
Insomma, la camicia è un po' troppo trasparente, ma mi piace che si intravedano i tatuaggi sulle braccia.

Namjoon esce dal bagno, con ancora la camicia sbottonata e i jeans slacciati.
"E tu saresti pronto così?" Domando, alzando un sopracciglio e soffermandomi sul suo petto nudo.
"E tu hai intenzione di venire così?" Chiede, indicando la mia camicia.
"Si, mi piace" rispondo, con un tono che non ammette repliche.
Lo sento borbottare tra sé mentre si guarda allo specchio per abbottonarsi la camicia e allacciarsi i jeans.

Mi siedo sul letto, osservandolo.
Sono già passati tre anni da quando stiamo insieme.
Beh, tecnicamente sono stato rapito da lui, proprio come Jungkook con Taehyung.
Per qualche cazzata fatta dai miei genitori ai suoi, sono stato costretto a venire a vivere qui.
All'inizio era tutto orribile.
Namjoon non faceva altro che torturami, riempiendomi di cattiverie dalla sera al mattino.
Ma pian piano le cose sono cambiate, e adesso ci ritroviamo insieme.

Però la nostra relazione non è per nulla facile.
In tutto questo tempo lui non ha fatto altro che tradirmi, per poi correre da me piangendo quando lo minacciavo di lasciarlo e andarmene.
Sono stato così idiota da perdonarlo sempre.

Anche stare dietro ai suoi sbalzi d'umore è complicato.
A volte non mi parla per giorni, chiudendosi in stanza o uscendo a fare chissà cosa.
Ma mi ha sempre giurato che non mi ha più tradito negli ultimi tre mesi, e io gli ho creduto.
Ma da quando è arrivato Taehyung le cose si sono fatte più difficili.
Vedo il modo in cui Namjoon lo guarda, e non tenta nemmeno di nasconderlo.

Mi domando cos abbia che non va.
Forse sono io a non essere abbastanza, perciò lui va a cercare altrove ciò di cui ha bisogno.
Scuoto la testa, mordendomi il labbro per distrarmi dalle lacrime che hanno incominciato a bruciarmi gli occhi.

"Sono pronto" dice Namjoon, facendomi ritornare con i piedi per terra.
Annuisco, rimettendomi in piedi e prendendo il cellulare per metterlo in tasca.
"Ehi, che hai?" Mi chiede, fermandomi per il polso.
Scuoto la testa, girandomi verso di lui.
"Nulla, stavo solo ricordando delle cose" tento di sorridere, ma mi esce una strana smorfia.

Namjoon sospira, lasciandomi il polso.
"D'accordo. Ora muoviamoci" continua, adesso in tono brusco.
Ecco, sono questi i suoi sbalzi d'umore.
Sbuffa, seguendolo e prendendogli la mano.
Lui non ricambia la stretta, ma non l'allontana nemmeno.

Usciamo in corridoio e troviamo Taehyung che sta passando proprio davanti alla nostra porta.
Ci vede e sorride.
Guardo immediatamente Namjoon, e non mi sfugge il modo in cui si morde le labbra guardandolo.
Lascio la sua mano, camminando più avanti e affiancando Taehyung.
"Gli altri?" Chiedo, sforzandomi di essere gentile.
Dopotutto non è colpa sua se il mio ragazzo non sa tenersi il cazzo nelle mutande.

"In garage" mi risponde lui sorridendo.
Scendiamo in garage, e Taehyung corre subito tra le braccia di Jungkook.
Sorrido guardandoli.
Sono davvero carini insieme, e non mi aspettavo che Jungkook potesse essere così dolce.

"Sali in macchina per favore?" Sbuffa Namjoon, con aria seccata.
"Se devi fare così non ci vengo con te" ribatto, stringendo i pugni.
"Fai quello che vuoi" replica, salendo in auto.
Guardo Jimin, anche lui abbracciato a Yoongi, e sento un nodo in gola.
"È uno stronzo, lo conosci ormai" sussurra lui, dispiaciuto.

Annuisco.
Già, lo conosco.
Ma allora perché mi ostino a starci insieme? Lo amo a tal punto da mettere da parte me stesso per lui?

Alla fine scelgo di salire in auto con Namjoon, e lo trovo che tamburella le dita sul volante.
Anche gli altri salgono in macchina, e Namjoon metto in moto.
"Allaccia la cintura" borbotta lui, uscendo fuori dal garage.
Non lo ascolto, e incrocio le braccia al petto.
Namjoon accende lo stereo e la musica si diffonde per tutto l'abitacolo, troncando ogni possibile comunicazione tra di noi.

Rimaniamo in silenzio per un po', e Namjoon si limita a seguire l'auto di Jungkook.
Sospiro, appoggiandomi una mano sulla gamba e chiudendo gli occhi.
Sono così stanco di dover combattere tutti i giorni per questa relazione.
Non so per quanto ancora potrò resistere, prima che la corda si spezzi.

Sento una lacrima bagnarmi la guancia, e alzo una mano per asciugarla.
Ma prima che possa farlo, Namjoon ci pensa al mio posto.
Intreccia le nostre dita, continuando a guidare.
Mi volto a guardarlo, ed è impassibile come se non avesse fatto nulla.

L'ennesimo dubbio, che mi ronza in testa ogni giorno, ritorna prepotentemente.
"Namjoon" lo chiamo esitante.
Emette un verso di risposta.
Mi mordo il labbro.
"Tu mi ami ancora?" Domando, temendo la risposta.
Annuisce, senza spiccicare parola.

"Bel modo di dimostrarlo" dico, lasciandogli la mano.
Lui sospira rumorosamente, ritraendo la mano e rimettendola sul volante.
Mi volto verso il finestrino, appoggiando la testa contro di esso.
Approfitto del buio della notte per lasciar sfogare la mia tristezza.

Piango silenziosamente, cercando di nascondere il più possibile il viso.
Ormai ci sono abituato, e mi riesce estremamente facile non farmi vedere.
O forse Namjoon mi vede, e fa finta di nulla.

•Prisoner of Love• || KookV ||Where stories live. Discover now