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Taehyung

Quando esco dal bagno, un'ora dopo, trovo Jungkook appoggiato alla parete che mi aspetta.
Serro i pugni, anche se questo mi provoca una fitta di dolore ai polsi, e serro la mascella.
"Che cosa vuoi?" Ringhio, guardandolo negli occhi.

Jungkook fa scorrere lo sguardo sul mio corpo, mordendosi poi il labbro.
"Non scaldarti tanto, voglio solo accompagnarti al piano di sotto. Non avevo voglia di cercarti per la casa, in caso ti fossi perso" ridacchia, come se la sua fosse una battuta divertente, e si allontana dal muro, camminando verso di me.

Istintivamente indietreggio. Un capogiro mi assale, appannandomi la vista per un secondo o due. Dev'essere la mancanza di cibo a farmi questo effetto. Mi appoggio al muro, sperando di non svenire.
"Ma prima, perché non mi dai un bel bacetto?" Domanda Jungkook, che ovviamente non si è accorto di nulla, leccandosi le labbra e osservandomi serio.
Deglutisco, premendo la schiena contro la parete, e scuoto la testa deciso.
"Come osi chiedermi una cosa del genere, dopotutto ciò che hai fatto?" Sputo, lanciandogli un'occhiataccia.

"Oh ma dai, non fare il permaloso antipatico".
Mi raggiunge, spalmandosi su di me e bloccandomi tra il muro e lui.
"Voglio solo mordere di nuovo queste labbra, che mi fanno eccitare alla sola vista" bisbiglia, a pochi centimetri dal mio volto.
Scuoto la testa con più forza, poggiando le mani sul suo petto per allontanarlo.

Ma è evidente che non ho possibilità contro di lui. Sembra quasi che le mie spinte non lo tocchino nemmeno.
"So che vuoi baciarmi anche tu" continua a mormorare, prendendomi il mento tra le dita.
Stringo le gambe, cercando di non lamentarmi per il fastidioso calore al basso ventre.
Dio mio, quanto lo odio.
Lo odio perché non posso fare a meno di desiderarlo, anche se l'unica cosa che vorrei fare è ammazzarlo.

Allontana la mano dal mio viso, per metterla al lato della mia testa.
Con l'altro braccio mi cinge la vita, avvicinandomi ancora a lui.
"Dillo che lo vuoi anche tu" insiste, soffiando sulle mie labbra.
Chiudo gli occhi, sospirando.

Inaspettatamente qualcosa di duro preme sulla mia coscia, e io spalanco gli occhi.
"Vedi cosa mi fai" bisbiglia Jungkook, strusciando l'erezione contro la mia gamba.
Mugolo, cercando di resistere.
Ho il cervello totalmente annebbiato dal desiderio, e non posso fare a meno di bramare il suo corpo.

Jungkook appoggia la testa sulla mia spalla, gemendo contro il mio collo e strusciandosi ancora.
"Mmh Taehyung" ansima, stringendomi più forte.
Serro le gambe, non potendone più della mia erezione dolorosa.
Non so dove trovo il coraggio, ma afferro Jungkook per le spalle e lo spingo violentemente via.

"Non provarci mai più. Non significa che se abbiamo fatto sesso una volta, allora sono disposto a farlo di nuovo. Mi fai schifo, e ti odio. Perciò da ora in poi da me riceverai solo disprezzo!" Urlo, spintonandolo di nuovo.
Lui mi guarda sorpreso, e probabilmente si sta chiedendo se sia mentalmente sano.
Poi ridacchia, scuotendo la testa.
"Non ci perdo poi così tanto. In fondo sei solo una puttanella che si fa scopare da tutti".

Sento il cuore stringersi alle sue parole.
Fa così male perché so che è la verità.
"Vaffanculo Jungkook, ti odio!" Ringhio, trattenendo l'impulso di picchiarlo.
"Non preoccuparti, la cosa è reciproca" ribatte lui, assottigliando gli occhi e fulminandomi con lo sguardo.
"E adesso non farmi perdere altro tempo, vieni di sotto così posso presentarti agli altri. Prima finiamo e prima non ti avrò più tra i piedi" borbotta, iniziando a scendere le scale.
Lo seguo riluttante, provando il forte desiderio di spingerlo giù per le scale.

Non appena scendiamo l'ultimo gradino, attraversiamo un breve e stretto corridoio, per poi entrare in un grande salone illuminato.
Le pareti sono di un azzurro cielo, decorate da grandi quadri ritraenti stupendi paesaggi marini.
Una tv a schermo piatto, di notevoli dimensioni, occupa tutta la parete destra.
A essa sono collegate molte console, posizionate ordinatamente negli scomparti del mobile su cui è poggiata la televisione.
Sulla parete di sinistra invece, accanto a una porta scorrevole chiusa, ci sono molteplici scaffali colmi di libri.
Sgrano gli occhi.
È la cosa più bella in tutta questa faccenda.
Per finire due grandi divani in pelle nera, sono disposti a "L" al centro della stanza.
Proprio su di essi sono stravaccati quattro ragazzi, di cui uno è Jimin, che producono molto baccano.

•Prisoner of Love• || KookV ||Where stories live. Discover now