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Jin

Chiudo la mano attorno al polso sanguinante.
L'ho fatto di nuovo.
Mi ero ripromesso di non farlo, ma ormai è già la terza volta.

Ma non è facile convivere con Namjoon, sopratutto adesso che ci siamo lasciati.
Lo amo ancora, ma non posso permettermi di essere calpestato di nuovo.
Ho una dignità, e non la sprecherò di certo per perdonare l'ennesimo tradimento.

Però sarebbe tutto più semplice se Namjoon non cercasse di farsi perdonare in tutti i modi.
Stamattina ho trovato la mia colazione preferita sulla tavola, con un bigliettino di scuse.
Il cuore ha iniziato a battermi forte, ma ho stracciato il biglietto e lasciato lì il tutto senza mangiare.

"Ti riconquisterò come all'inizio, fosse l'ultima cosa che faccio".
È questo ciò che mi ha detto qualche minuto fa, bloccandomi contro la parete in corridoio.
Non capisce che così mi fa solo stare male.
Non mi riconquisterà proprio per nulla, perché non glielo lascerò fare.

Ho messo definitivamente un punto alla nostra storia, e non sarà una colazione o un mega mazzo di fiori a farmi cambiare idea.
Anche se lo amo.
Dio, quanto lo amo.

Scoppio a piangere, aprendo l'acqua della doccia per non farmi sentire.
Il sangue continua a scorrermi lungo i polsi, riaprendo i tagli già cicatrizzati.
Mi mordo il labbro, guardandomi allo specchio.

Non mi riconosco.
Non sono io.
Per la prima volta non mi vedo bello, ma d'altronde come posso esserlo?
Sono un disastro, con gli occhi rossi e gonfi, e le guance rigate di lacrime.
Per non parlare del sangue che continua a macchiare il bianco lavandino, facendomi piangere più forte.

Come sono arrivato a ridurmi così?
Io che trovavo l'autolesionismo una cosa da deboli, adesso arrivo a tagliarmi tutti i giorni.
Scuoto la testa, rimettendo al proprio posto la lametta.

Vorrei solo chiedere aiuto a qualcuno, ma non posso.
L'unica persona che sarebbe in grado di aiutarmi è la stessa per cui sto piangendo.

"Namjoon" sussurro, accasciandomi a terra e non curandomi del sangue che sta macchiando il pavimento.
Premo il viso contro il muro, singhiozzando.
Continuo a ripetere il suo nome, come se potessi in qualche modo invocarlo.

💮💮💮

Namjoon

Mi guardo intorno, mordendomi il labbro.
È in ritardo.

"Ehi amore, scusami per il ritardo. È colpa del traffico" si scusa BamBam, piegandosi su di me per darmi un bacio.
Ma all'ultimo volto la testa dall'altra parte, e vedo la delusione nel suo sguardo.
"C'è qualcosa che non va?" Chiede lui, sedendosi di fronte a me.

Un cameriere ci raggiunge immediatamente, chiedendoci cosa vogliamo.
Scuoto la testa, decidendo di non prendere nulla.
Bam invece ordina un semplice caffè.
"È proprio di questo che volevo parlarti. Di noi due" dico, passandomi le mani sudate sui pantaloni.
Sono nervosissimo.

"Va bene. Ti ascolto".
Sorride, allungando una mano per prendere la mia.
La ritraggo immediatamente, con
il volto di Jin impresso in testa.
"No Bam, non puoi più fare così. Io... Voglio interrompe la nostra relazione" butto fuori tutto d'un fiato.

Rimane interdetto, guardandomi stupito.
"Io amo Jin, Bam. Amo lui e nessun altro. Ci siamo divertiti per tutto questo tempo, ma ora basta. Lo sto facendo soffrire troppo".
Abbasso la testa, tamburellando le dita sul tavolino.
"E te ne rendi conto solo adesso? Dopo quattro anni?" Sbotta, sbattendo una mano sul tavolo.
Okay, è alquanto incazzato.

"L'ho sempre amato, sempre. E lo sai anche tu che è così" ribatto, lanciandogli un'occhiataccia.
"Eppure venivi a scopare me" risponde, sorridendo malignamente.
"Adesso è acqua passata. Non voglio più tradire Jin, non se lo merita" bisbiglio.

"Certo, come no" borbotta.
Scuoto la testa, alzandomi in fretta dalla sedia.
"Davvero Bam, è finita. Non cercarmi più, perché sarà inutile. Addio".
E con queste ultime parole, abbandono il locale per andare in macchina.

Sono deciso a riprendermi il mio Jin adesso.

•Prisoner of Love• || KookV ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora