Capitolo 12

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Harry spalancò la porta che dava sul dormitorio, immerso nella quasi completa oscurità della notte.
Non appena i suoi occhi iniziarono a distinguere qualcosa, il suo sorriso scemò gradualmente in uno stato di confusione.

La sagoma seduta sul letto di Draco era più robusta di quella che lo aspettava tutte le notti ormai da mesi a quella parte e non sembrava particolarmente entusiasta della sua esistenza.

"Sei tu James, vero?"

Una voce bassa e decisa lo raggiunse non senza che una nota di aperta ostilità lo colpisse.
Harry non rispose.

"Fa lo stesso, so che sei lì"

Blaise Zabini si alzò dal letto di Draco e raggiunse un punto non troppo distante da dove il Grifondoro, nascosto dal mantello, cercava di mantenere la calma.

"Draco mi ha parlato di te... e sono davvero sorpreso che non ti abbia cruciato già con la prima intrusione. Sono sorpreso perfino che ci abbia messo dei mesi a confessare il motivo per cui non vedeva l'ora che me ne andassi a dormire da Nott."

Harry continuava a tacere, ma Blaise era consapevole di avere la sua attenzione.

"Quello che lui ha smesso di chiedersi, James, quello a cui Draco non dà importanza non è tanto chi sei... ma cosa vuoi da lui. Non fai una bella figura sai? Intrufolandoti nascosto da un mantello da quattro soldi in un dormitorio di notte. E vorresti davvero farmi credere che vuoi solamente fare amorevoli conversazioni al chiaro di luna con il mio amico? Permettimi di dubitare..."

Il moro abbassò lo sguardo, incapace di trovare una via d'uscita da quella situazione.
Dopoutto la posizione di Zabini era più che legittima, lui stesso avrebbe fatto lo stesso per Ron.

"Come posso dimostrarti di non avere secondi fini?"

Domandò Harry in un sussurro, temendo la risposta del mulatto.

"Togliti quel mantello, fammi vedere chi sei. A Draco non dirò nulla, sono solo curioso di sapere se hai le palle, lì sotto da qualche parte."

Eccole... le parole che non voleva sentire.
Era fregato, non tanto perchè o avrebbe svelato a Blaise la sua identità o non avrebbe più potuto vedere il biondo, essendo costretto a chiudere ogni tipo di indagine e... qualsiasi cosa ci fosse in sospeso, ma più dal fatto che era seriamente intenzionato a togliere il Mantello.
Insomma il Serpeverde l'aveva deliberatamente provocato e lui era infantile... non sapeva tenere a freno l'orgoglio, rispondere inutilmente a provocazioni era il suo pane quotidiano insieme alle missioni suicide.

"Avevi detto che non ti importava chi fossi..."

"Non è il fine che mi importa, è l'intenzione. Draco non ha bisogno di un codardo in più nella sua vita."

"Non darmi del codardo, è l'ultima cosa che sono."

"Dimostrarmelo"

Allora Harry si strappò di dosso il Mantello dell'Invisibilità quasi con rabbia e fece un passo indietro, lasciando che la luce delle candele nel corridoio lo illuminasse.
Giurò di vedere un ombra sconvolgere il volto di Zabini in una smorfia di disgusto.

"Ma certo, solo tu potevi essere tanto pazzo..."

Il corpo di Harry era come congelato dalla gravità della sua azione... e se Blaise fosse venuto meno alla sua parola e ne avesse parlato a Draco? Dopotutto era un Serpeverde e non era leale a lui, ma al suo amico.

"Sparisci"

"Cosa? Ehy non erano questi i patti, Zabini!"

"Non essere stupido Potter, sai meglio di me che sei l'ultima persona sulla faccia della terra che dovrebbe mettere piede qui dentro. Ringrazia solo che Draco non ne saprà nulla"

Nightfall Whisper //DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora