Capitolo 36

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"Harry sbrigati, vieni dentro, si sta svegliando!"

Il Grifondoro non aveva saputo cosa rispondere a Ron, era rimasto zitto e lo guardava pieno di domande, nemmeno il rosso aveva fatto in tempo a spiegarsi meglio, perchè sua sorella era corsa fuori da casa per richiamare dentro i due ragazzi.

Harry lanciò a Ron ancora uno sguardo affrettato e confuso, già con un piede lanciato in direzione della porta, lo vide solo alzare le spalle poi si fiondò come una meteora nuovamente di fianco al divano.

"Piano piano, lascialo respirare era una fattura che riduceva la capacità polmonare, è importante che possa riprendere fiato ora."

Il moro annuì alle parole di Hermione, indietreggiò come tutti gli altri lasciandogli spazio.

"Sei stata fantastica Herm, non smetterò mai di esserti grato"

La ragazza sorrise, intenerita dall'aria stralunata dell'amico, che tratteneva ancora il fiato, mentre Malfoy stringeva le palpebre e si portava debolmente una mano alla gola.
Aprì gli occhi e girò la testa, quando la prima cosa che incontrò il suo sguardo ancora appesantito fu la famiglia Weasley completa di Nata Babbana, sbuffò sonoramente, fulminando Harry con un'occhiata.

"Certe volte mi chiedo cosa ti passi per la testa, Potter"

"Malfoy, attento come parli, queste persone ti hanno salvato la vita"

Lui fece una smorfia, sul suo volto stanco era chiara l'intenzione di scendere a patti con il suo orgoglio e provare a ringraziare i Weasley, ma fallì miseramente con l'affermazione successiva.

"Beh, non ho mica chiesto io che mi salvassero."

Borbottò soltanto, cercando di mettersi a sedere e sistemandosi un cuscino sgualcito dietro la schiena. Una manciata di persone alzarono gli occhi al cielo contemporaneamente, non intendendo rivangare la questione, ma Harry se la prese a cuore e incrociò le braccia al petto con aria severa.

"Hai capito, Herm? Lascialo morire la prossima volta."

Ron ridacchiò di fronte a quella scenata che non aveva nulla di insolito.

"Sì, certo e doverti sopportare mentre piagnucoli <non posso perdere anche lui, salvate il mio angioletto o mi ammazzo!>"

Harry avvampò, Draco sbarrò gli occhi, Ron inorridì terrorizzato dallo sguardo del suo amico.

"Io non-"

"Angioletto, Potter? Tu vuoi morire."

Harry si guardò intorno spaesato, pentendosi mille volte di essersi lasciato sfuggire quei pensieri tanto ingenui.
Puntò contro Ron un inferocito dito accusatore.

"Tu, tu mi hai tradito Ronald."

Lui alzò le mani in segno di resa, ma faticava a non sbellicarsi dalle risate, cosa che invece George non riusciva a smettere di fare, rendendo un po' tutti di umore migliore.

"Senti Harry, ma litigate così anche a letto?"

"GEORGE WEASLEY!"

Una ciabatta lilla si sollevò da terra a un veloce gesto della bacchetta della Signora Weasley, il rosso continuava a ridere a crepapelle, nonostante fosse chiaro che si sentisse minacciato da quella calzatura fluttuante.

"Mamma, dai, scusa ero curioso, si fa per scherzare!"

La ciabatta si scagliò violenta contro il ragazzo, Molly aveva assunto la consueta posa da rimprovero, con i pugni stretti sui fianchi torniti.
Draco era funereo, non si sarebbe mai abituato alle modalità originali di quella famiglia.

Nightfall Whisper //DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora