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Quando Yu entrò nella sua cabina, la trovò decorata di stoffe e illuminata da una fila di lanterne.

Loto Danzante aveva disseminato il pavimento di cuscini e stava sistemando dei fiori che chissà dove e quando era riuscita a procurarsi.

— Che stai facendo? — le domandò Yu, più stupita che arrabbiata.

— Avermi a bordo è, per te, la più grande delle fortune, ed è ora di dimostrartelo. Ho già chiesto ad Abbondanza di cucinare la migliore delle cene. Gamberi al vapore in salsa di ginseng, riso e zuppa di funghi reishi. Ho scelto io le pietanze: non falliscono mai.

— Non falliscono... per cosa?

— Battere l'erba per spaventare il serpente!

— Sembra una strategia di battaglia — disse Yu.

— Perché l'amore è una battaglia, solo che si combatte con armi diverse. Ora, per favore, togli quella spada dal fianco. Poi spogliati e siediti qui, abbiamo molto lavoro da fare.

Yu guardò la ballerina e sospirò: — Loto Danzante, vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?

— Sarebbe un'offesa per la tua intelligenza e per la mia. Non hai ospiti questa sera? Non devi essere pronta? Perciò fai come dico: un maestro può aprirti la porta, ma sei tu che devi entrare.

Era chiaro che in qualche modo Loto Danzante aveva saputo di Tigre Blu: Piccola Furia e gli altri l'avevano già accolto a bordo, e Yu aveva annunciato che l'avrebbe ricevuto più tardi.

Era stata una delle decisioni più difficili della sua vita, perché non si era mai trovata da sola con il pirata e anzi, a dire il vero, non gli aveva neppure mai parlato.

Da quando lo aveva visto arrampicarsi sulla Stella Cadente con quella sua agilità felina, il cuore non aveva mai smesso di picchiarle forte in petto, e si sentiva le mani umide, la gola stretta in una morsa come prima di un assalto.

Ciò nonostante...

— Loto Danzante, non hai capito — disse. — Devo parlare con Tigre Blu perché sono il comandante.

— Sei anche Shi Yu, una ragazza che lo ama — rispose la ballerina. — È ora di scambiare scudo e lancia per giada e seta.

Yu si arrese e slacciò la spada, poi Loto Danzante le fece togliere i vestiti. Versò acqua calda in un catino e la lavò frizionandola con un panno pulito. Le spalmò il corpo d'olio e le mani di crema profumata.

A quel punto le fece indossare un qipao di seta rossa e scarpe nere (— così non si noterà quanto sono lunghi i piedi —).

Procedette a truccarle il viso e acconciarle i capelli (— sono troppo corti, dovremo metterti un velo e dei gioielli —).

Solo alla fine Loto Danzante le permise di rimirarsi in uno specchio di argento.

Per un momento Yu non riuscì a credere che l'immagine riflessa fosse proprio la sua. La pelle così pallida, il labbro inferiore segnato di rosso, gli occhi lucenti come perle.

— L'uccellino più grazioso prima o poi finisce in gabbia — rise Loto Danzante. — Perciò cerca di farti acchiappare, hai capito, Yu? Ma non troppo in fretta. La caccia è metà del divertimento.

La ballerina si alzò e barcollò rischiando di cadere: fin da quando era bambina le avevano fasciato i piedi con la tecnica del loto d'oro, e questo la costringeva a un'andatura ondeggiante che sulla nave era particolarmente instabile. Organizzare quei preparativi doveva esserle costato un grosso sforzo.

— Dirò a Tigre Blu di venire, lascerò un po' di tempo, poi vi servirò personalmente la cena. Se ti troverai in difficoltà, chiedimi di versare del vino e capirò che hai bisogno di aiuto.

La più grandeWhere stories live. Discover now