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In natura, poche forze superano quella di una madre infuriata.

La sua energia è come un maremoto, un uragano. L'esplosione di una stella nel cosmo.

Yu corse in equilibrio sull'asta sottile del pennone e attaccò con la mossa del Sole che Tramonta sull'Acqua.

Il principe Cao parò con la sua sciabola fiammeggiante, ma l'urto fu così violento da costringerlo a indietreggiare.

Yu attaccò ancora inanellando le sue mosse una dopo l'altra: il Morso dello Squalo Grigio, il Turbine del Mare, la Grandine che Distrugge il Raccolto.

L'eunuco parò, parò ancora.

Ora Yu vedeva il suo punto debole: la temibile sciabola taglia-cavalli era molto più lunga di Schiuma del Mare, ma anche più lenta e pesante. O forse era lui a sembrarle lento e pesante, adesso.

Cao saltò all'indietro, fermandosi con un piede solo sulla punta dell'albero di maestra.

Con la sinistra prese dal sacchetto un altro pizzico di polvere, poi passò la mano sulla spada. Il suo braccio si incendiò, le strane fiamme azzurre guizzarono sull'armatura fino alla spalla.

— Avrai l'onore — disse — di scoprire la forza del Vulcano che Divora il Mondo.

Saltò contro Yu, la sciabola protesa sopra la testa come un giavellotto. Lei alzò la spada per parare, così facendo scoprì la guardia e Cao le sferrò un pugno col guanto infuocato.

Yu sapeva che l'avrebbe fatto. Si inarcò all'indietro come una ballerina, nella posizione del Ponte Rovesciato. Si aggrappò al pennone con la mano libera dalla spada e sforbiciò un calcio dritto al mento.

L'eunuco barcollò all'indietro, sbilanciato. Yu si raddrizzò e lo calciò di nuovo al ventre.

Il principe Cao cadde dal pennone e precipitò verso il ponte, tagliando corde, incendiando la stoffa e le canne di bambù che tenevano insieme la vela.

Piombò a terra con un tonfo, continuando a bruciare.

Yu gli saltò incontro e durante il volo preparò la mossa della Pioggia sul Lago.

Un attimo prima di colpire, l'eunuco si girò e parò a due mani. Ora tutta la sua armatura si era incendiata, e c'era altro fuoco intorno: sulla vela, lungo le assi del ponte.

Fiamme azzurre che sembravano non spegnersi mai.

— Guarda cos'hai fatto — disse l'eunuco.

Partì all'attacco con l'Incendio che Divora la Foresta, Yu schivò con una capriola all'indietro, si rifugiò dietro l'albero di maestra, Cao rispose con la mossa del Fulmine Che Fa Crollare la Quercia.

La sciabola, brandita a due mani, colpì l'albero della nave con un urto terrificante, tagliandolo in due.

Gli altri soldati gridarono e fuggirono, l'albero si inclinò e cadde sopra quello di mezzana incendiandone la vela, strappando sartie e pezzi di legno, poi si abbatté sul ponte travolgendo tutti al suo passaggio.

Yu e il principe non vi fecero nemmeno caso.

Si era fermato il tempo, per loro.

La nave intorno andava a fuoco, soldati e marinai cercavano di mettersi in salvo, l'aria puzzava di fumo e vibrava di grida e ordini.

Ma per Yu c'era soltanto Cao. Per Cao, Yu.

Fu lei a partire all'attacco per prima, usando tutte le mosse che aveva imparato, dell'Aria e dell'Acqua. Tecniche di calcio e pugno, di salto, di spada. L'eunuco rispondeva e contrattaccava senza fermarsi, senza dare segno di stanchezza.

La più grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora