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Yu e Farfalla Notturna saltarono giù dall'albero di maestra fino al ponte. I pirati circondarono il vecchio puntandogli contro coltelli e pistole, sciabole e frecce.

— Cosa dobbiamo fare, comandante? — domandò Tigre Scarlatta.

Una buona domanda, pensò Yu. Aveva bisogno di stare sola e riflettere su quello che aveva appena ascoltato.

Quanto al vecchio, aveva già deciso.

— Vi presento Farfalla Notturna — esclamò. — È un grande maestro di arti marziali, conosciuto in tutta la Cina. Si è imbarcato su questa giunca apposta per incontrarmi.

In realtà, si era fatto dare una giunca dal mercante Guo con l'incarico di catturarla, ma questo era meglio non dirlo.

— Dategli il benvenuto, perché da oggi siamo onorati di avere un altro grande eroe nella nostra ciurma. Farfalla Notturna salperà insieme a noi. Abbondanza, trovagli un alloggio confortevole sulla Stella Cadente e aiutalo a sistemarsi.

Mentre il cuoco e il vecchio maestro si allontanavano, Piccola Furia le domandò sottovoce: — Sei sicura?

— Avrebbe potuto uccidermi cento volte, e non l'ha fatto. Quindi tendo a credergli. Comunque preferirei che Tigre Scarlatta dormisse davanti alla porta della mia cabina, per un paio di notti.

Il nano annuì: — Lo farò anch'io. Meglio essere prudenti.

Yu si fece fare rapporto sulla battaglia: Farfalla Notturna, che avrebbe dovuto guidare in battaglia i marinai della giunca, non aveva dato nessuna istruzione e quelli, confusi, si erano arresi quasi senza combattere.

Uno dei due gemelli, Jianguo (o Jianjuo) era stato ferito al volto e gli sarebbe rimasta una brutta cicatrice.

— Così sarà più facile distinguerli — ridacchiò Maremoto.

In generale era stata una buona battaglia, senza perdite per l'equipaggio di Yu. Di contro la giunca aveva la stiva vuota, perciò non ci avrebbero guadagnato granché, solo un paio di cannoni nuovi, un po' di armi, vele di ricambio, corde e materiali.

Yu diede ordine di trasportare tutto sulla Stella Cadente, poi di lasciar andare la giunca con acqua e provviste per due giorni.

Ritornò quindi in cabina per riposare. La mossa della Foglia nella Corrente l'aveva lasciata indolenzita, braccia e gambe formicolavano come morsicate dagli insetti.

Ma era soprattutto il suo animo ad aver bisogno di cure.

Farfalla Notturna le aveva rivelato che gran parte della sua infanzia era stata un'illusione. Per anni Yu si era rimproverata di aver attirato Li Peng in una trappola, odiandosi per non essere riuscita a salvare il suo maestro.

Questo l'aveva portata ad allontanarsi da Li Wei e a diventare chi era oggi.

Invece era stato tutto un errore. Li Peng e Farfalla Notturna erano compagni d'arme. Quando Bai Bai le aveva raccontato che quei due "gli avevano distrutto il locale", intendeva dire, combattendo fianco a fianco contro i nemici.

Già, i nemici. Un clan misterioso e potente di cui faceva parte anche il signor Zhang. Senza saperlo, adesso Wei si trovava nella casa dell'uomo che aveva contribuito alla rovina di suo nonno.

Yu avrebbe dovuto avvisarlo? Ma l'amico di un tempo probabilmente non l'avrebbe ascoltata. Come diceva Farfalla Notturna, era stato convertito al nemico. Combatteva con lo stile di arti marziali della famiglia Zhang, era diventato un funzionario. Si era sposato.

Quel bacio, che tornava nei pensieri di Yu più spesso di quanto volesse ammettere, era stato il sigillo sul loro addio.

E lei doveva pensare al presente e al futuro, per meritarsi davvero il titolo di ultima discendente del wushu di Peng. E vendicare la sua morte.

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