Capitolo 18

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L'ho baciata, l'ho fatto davvero e lei non mi ha respinto, non mi ha dato uno schiaffo e mandato a quel paese, anzi ha ricambiato il bacio ed è stato fantastico. È passata una settimana da quel momento, da quando con la scusa del permesso di suo fratello l'ho baciata e avevo paura, paura che dopo quel momento tutto sarebbe cambiato e invece no, le cose tra noi vanno benissimo e ci baciamo, tanto ed è bello poterla baciare ogni volta che mi va, è bello poter essere libero di farlo e sapere che lei ricambia.
Non è niente di definito tra noi, non abbiamo stabilito niente e onestamente non ne abbiamo neanche parlato, ci stiamo frequentando e va bene così, per ora non abbiamo bisogno di etichettare niente, quello che c'è tra noi lo sappiamo e entrambi siamo d'accordo di non dare un nome a quello che ci lega, almeno non subito, vogliamo prima vedere come va e per ora devo dire che sta andando alla grande. Lei è bellissima, fantastica, mi sento me stesso quando sono con lei e non voglio rinunciare a lei, non voglio fare cazzate e perderla, è anche per questo che per ora non abbiamo stabilito cosa siamo, sarà solo il tempo a dircelo.
I nostri appuntamenti quotidiani ci sono sempre, così come io continuo a disegnarla, a ritrarre ogni sua espressione, ogni sua emozione e per la prima volta sono fiero del lavoro che sto facendo, sono sicuro dei miei disegni e non importa se il mio professore non sceglierà i miei da esporre alla mostra, so di essere riuscito a portare su carta le sue emozioni. Certo non è facile, per quanto io sia fiero del mio lavoro so che è impossibile riuscire a disegnare la sua bellezza, per quanto io sia sicuro di star facendo un buon lavoro nessuno dei miei disegni le rende giustizia, il suo sorriso, le sue labbra, le sue guance che arrossiscono e i suoi occhi, un azzurro che non ho ancora trovato, nessuno di quelli che ho provato mi convince, i suoi occhi sono l'unica parte che non ho ancora colorato, ho provato tutti gli azzurri che ho trovato, ogni blu e tutte le loro sfumature ma alla fine nessuno di essi era quello giusto e così mi è rimasta solo quella parte da colorare, prima o poi troverò il colore giusto, spero.
'Guarda chi si vede!' Esclama il mio migliore amico sedendosi di fronte a me.
'Ciao Lou!' Lo saluto.
'Sei solo?' Domanda. 'Dov'è la tua ragazza?'
'Non è la mia ragazza!' Esclamo. La chiama così da quando gli ho parlato del compito ma da quando gli ho raccontato del bacio è peggiorato, cosa che non credevo possibile ma Louis riesce sempre a stupirti.
'Non ancora.' Mi corregge. 'Ma lo sarà a breve.' Aggiunge. 'Comunque, come mai non siete insieme?' Chiede.
'È con le ragazze.' Rispondo. 'Avevano un appuntamento in centro per finire di prendere i regali di Natale.' Spiego.
'Quindi sei libero.' Dice e senza aspettare una mia risposta tira fuori il telefono.
'Che fai?' Chiedo, chiudendo definitivamente, almeno per oggi, il mio blocco da disegno. Continuerò questa sera a disegnare, a cercare la giusta tonalità di azzurro per i suoi occhi in realtà, perché è quello che stavo facendo, cercavo di trovare la giusta combinazione di azzurri per rappresentare il suo sguardo.
'Ho mandato un messaggio ai ragazzi.' Dice dopo aver poggiato il telefono sul tavolo. 'Visto che finalmente sei libero possiamo stare insieme noi cinque e parlare un po.' Afferma.
'Parlare di cosa?' Chiedo.
'Di tante cose.' Afferma alzandosi. 'Harry e Liam ci aspettano nel loro appartamento.' Dice. 'Niall ci raggiungerà li quindi alza il culo e andiamo Malik!' Esclama.
'Dov'è Niall?' Domando.
'Doveva comprare qualcosa per la chitarra, non lo so.' Dice in modo sbrigativo. 'Comunque ha detto che ha finito e ci raggiunge la.' Aggiunge mentre entrambi usciamo dal bar dell'Accademia per raggiungere la sua auto.
'Ti sta simpatico ora Harry?' Chiedo divertito ricordando quanto all'inizio non gli era molto simpatico.
'Non mi era antipatico.' Chiarisce. 'Solo che non lo conoscevo.' Aggiunge.
'Quando hai capito che era interessato ad Eveline e non ad Ariel hai deciso che valesse la pena di conoscerlo meglio.' Dico divertito.
Il suo sguardo dice più di mille parole, ho ragione e lo sa anche lui ecco perché sta zitto, non ha niente con cui ribattere.
'Per Natale tornerai a casa?' Mi chiede un volta saliti in macchina per cambiare discorso.
'Come sempre.' Rispondo. 'Tu?' Chiedo.
'Si anche io.' Dice. 'Appena torno poi organizziamo la solita festa per il mio compleanno.' Afferma. 'E questa volta resterai fino alla fine!' Esclama deciso.
'Come vuoi!' Lo liquido.
'Si come voglio!' Afferma. 'Comunque, riuscirai a stare lontano dalla tua ragazza per qualche giorno?' Chiede sorridendo beffardo.
'Vuoi smetterla di chiamarla cosi!' Esclamo. 'Ha un nome, due in realtà.'
'Ivy Blue!' Dice. 'Ancora non capisco perché la chiami con entrambi i nomi.' Afferma.
'Perché si!' Affermo. 'Mi piace chiamarla così.' Dico.
'A te piace lei e basta.' Dice ridendo.
Questa volta sono io a non dire niente, a non avere niente con cui ribattere perché ha ragione, mi piace lei e basta, mi piace ogni cosa di lei e il suo nome è solo una delle milioni di cose che mi piace di lei. È bella nella sua semplicità, nel suo essere dolce e a volte un po' bambina, è bella sempre, quando è arrabbiata, felice, triste, emozionata, è bella mentre mangia, mentre parla, mentre studia, mentre dorme ed è bellissima quando è concentrata nel fare foto, con quella macchina fotografica sempre appesa al collo pronta a scattare foto in qualsiasi momento ma non vuole che qualcuno faccia foto a lei, ama fotografare e non farsi fotografare e all'inizio lo trovavo strano visto la sua passione per la fotografia poi mi ha spiegato che non le piace perché non ama essere al centro dell'attenzione, non le piace avere i riflettori puntati addosso e allora le scatto foto a tradimento con il mio telefono, ne ho fatte tante e quando Louis lo ha scoperto ovviamente ha iniziato a prendermi in giro, come al solito.
Non so come andranno le cose tra noi, non so dire se quello che che abbiamo è amore o solo un forte sentimento che magari svanirà in poco tempo, spero di no però perché mi piace davvero e sopratutto mi piace come sono io con lei, mi piace lo Zayn che viene fuori quando c'è lei intorno ed era tanto che questo Zayn era nascosto e lei è riuscita a tirarlo fuori di nuovo.
'A che pensi?' Mi chiede Louis.
'Ti sembro diverso?' Domando arrivando diritto al punto.
'Che intendi?' Dice.
'Da quando ci siamo conosciuti a ora, sono cambiato?'
'Si.' Risponde. 'Cioè non lo so, non capisco cosa vuoi che ti dica.' Afferma. 'Sono passati cinque anni, tutti siamo cambiati.' Aggiunge.
'Si hai ragione.' Dico chiudendo il discorso.

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