Capitolo 45

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Eveline

Credo di non essermi mai divertita così tanto in vita mia. Ieri sera è stato pazzesco, ho riso tantissimo e mi sono sentita libera, ieri sera era come se non avessi nessun tipo di freno, mi sono lasciata andare e mi sono goduta a pieno ogni istante della serata. I ragazzi sono stati fantastici e sono quelli che hanno vinto la competizione, la loro esibizione è stata apprezzata da tutti e i soldi che la gente ha tirato fuori ne è stata l'ennesima dimostrazione. Appena finita la serata abbiamo sistemato tutto, svuotato il capannone, pulito e ringraziato ogni persone presente e che ha contribuito, anche in piccolo allo spettacolo poi siamo andati a casa, esausti e senza più forze. Fortunatamente nessuno va a lezione oggi, neanche io e Ariel e questo pomeriggio ci incontreremo tutti al bar dell'Accademia per contare i soldi e poi consegnarli alla direttrice, con la speranza che siano sufficienti affinché lo spettacolo finale si possa fare.
Sono fiduciosa, abbiamo fatto un gran bel lavoro, tutti si sono mossi affinché la serata di ieri fosse un successo e voglio credere che tutti i nostri sforzi, che tutti gli sforzi fatti in cinque anni da ognuno di quei ragazzi sia valso qualcosa, voglio credere che avranno il loro spettacolo finale, la loro vetrina per far vedere a tutti di cosa sono capaci.
Nessuno dei ragazzi ha dormito qui ieri sera, in realtà sono quelli che hanno fatto più di tutti per rimettere in ordine il capannone, ad un certo punto ci hanno detto di tornare a casa e che ci saremmo visti oggi per fare il punto della situazione. Eravamo così stanche che non appena siamo entrate in casa ognuna è andata nella propria camera, credo che nessuna di noi si sia fatta la doccia ieri sera, io no e ora ne ho davvero bisogno.
Immagino di essere la prima ad essere già sveglia, non sento nessun rumore e questo vuol dire che dormono ancora tutte. Approfitto di questo vantaggio e mi alzo dal letto, prendo i vestiti puliti e mi fiondo in bagno per una doccia rigenerante.
Se mesi fa mi avessero detto che mi sarei ritrovata a condividere un appartamento con altre quattro ragazze non ci avrei creduto. Io e Ariel stavamo bene e per quanto una nuova coinquilina ci facesse comodo con le spese, non ne abbiamo mai cercata una. Stavamo bene da sole, avevamo i nostri spazi e i nostri momenti insieme e far entrare un'altra persone nella nostra quotidianità, nel nostro equilibrio non ci piaceva anche se a volte a stento riuscivamo ad arrivare a fine mese con l'affitto e tutte le spese che avevamo. Credo che Ariel propose alle ragazze di condividere l'appartamento per questo motivo, certo sarebbero cambiate un po' di cose ma almeno non entrava un'estranea in casa, ma nostre amiche. Non ci aspettavamo però di cambiare casa, di trovarne una che costava il triplo della nostra ma Summer aveva pensato a tutto, anche alla nostra reazione e quando ci disse che in cinque potevamo permetterci quest'appartamento non ci siamo più tirate indietro, anche perché è bellissimo. A distanza di un mese o poco più posso dire che abbiamo fatto la scelta giusta, vivere con loro quattro è la cosa più bella che potessi fare. Insieme ci divertiamo, ridiamo un sacco, mangiamo moltissimo e quando torno a casa sento di essere nel posto giusto, di essere davvero a casa ed è bello.
Ora che ho finalmente fatto una doccia mi sento meglio e visto che le ragazze ancora dormono preparerò io la colazione per tutte, di solito è Ariel che lo fa perché è quella che si sveglia prima. C'è ancora silenzio quando esco dal bagno, sono ancora nel mondo dei sogni così vado in cucina.
'Buongiorno!' Esclama Ariel facendomi quasi venire un infarto.
'Ma sei impazzita?!' Esclamo portandomi una mano sul cuore. 'Il mio cuore si è fermato.' Dico.
'Scusami.' Dice ridendo. 'Pensavo mi avessi sentita.' Afferma. 'Ho cercato di fare piano, non volevo svegliare nessuno.'
'Da quanto sei sveglia?' Chiedo mentre riempio una tazza di caffè e vado a sedermi accanto a lei.
'Dalle 8.' Dice.
'Cosa?!' Come fa ad essere sveglia dalle 8 se ieri sera siamo tornate a casa che erano quasi le quattro.
'Sai che mi sveglio presto.' Si difende.
'Sì ma hai dormito non più di quattro ore.' Dico. 'Come fai?' Domando.
'Non avevo più sonno.' Dice semplicemente. 'Volevo preparare la colazione ma credo che dovrei preparare il pranzo.' Afferma guardando l'orologio alla parete.
È quasi mezzogiorno, direi che la colazione è saltata.
'Forse direttamente la cena.' Dico ridendo. 'Le altre dormono ancora'
'Da quanto tempo non ci ritrovavamo sedute io e te da sole davanti a una tazza di cafe!' Dice.
'Da un po'.' Rispondo.
'Con tutto quello che abbiamo da pensare in questo periodo non ci siamo fermate un attimo.' Afferma.
Non posso far altro che annuire alle sue parole. Quest'anno è stato pieno di avvenimenti, pieno di novità e ultimamente abbiamo passato davvero pochissimo tempo insieme, solo noi due, come eravamo solite fare. Ariel ha detto bene, non ci ritrovavamo sedute davanti a una tazza di caffè da tanto tempo, entrambe avevamo altre cose per la testa ma ora, stare di nuovo solo noi due, mi fa capire quanto il nostro legame sia forte. Non importa quanto le nostre vite ci tengano impegnate, non importa se per giorni, settimane o addirittura mesi non riusciremo ad avere un momento solo io e lei, noi ci saremo sempre l'una per l'altra e ogni volta che ci ritroveremo davanti ad una tazza di caffè saremo noi, Ariel e Eveline e sarà come se il tempo non fosse mai passato, come se l'ultima volta che ci siamo sedute a bere qualcosa fosse ieri.
È questo che rende me e Ariel così unite, è questo che ha reso la nostra amicizia così forte, io so che potrò sempre contare su lei e viceversa, è la mia migliore amica, come una sorella per me.
'Godiamoci il momento amica!' Affermo sorridendole.

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