Capitolo 36

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Ivy Blue

Quest'ultimo anno sta volando. Sembra ieri che è iniziato il mio ultimo anno qui e invece siamo già a metà febbraio e i mesi sono volati portando con se tante novità.
Da quando è iniziato tante cose sono successe, tante cose sono cambiate e ho come la sensazione che altre ne accadranno, altre cambieranno e per una volta non mi spaventa, per un volta mi sto godendo giorno per giorno senza pensare a cosa accadrà domani.
Ci sono giorni in cui vorrei che il tempo rallentasse però, perché sta davvero passando velocemente e a volte vorrei fermarlo, rallentarlo per viverci più a lungo un momento.
Ho conosciuto Zayn poche settimane dopo che il mio ultimo anno è iniziato e pensare a dove siamo ora, a cosa siamo ora, a distanza di qualche mese faccio fatica a crederci, non mi aspettavo di innamorarmi, di conoscere altre persone meravigliose e di chiarire, una volta per tutte, con mio padre. Tutto questo è successo in pochissimo tempo, questi mesi sono stati pieni di novità che quando mi fermo a pensare quasi mi spavento poi però mi rendo conto che manca ancora un po' alla fine di questo anno e altre cose possono accadere, ho la certezza che altre cose succederanno ma sono pronta ad affrontarle.
Quest'ultimo anno sarà quello decisivo per me, sento che sarà l'anno della mia svolta sopratutto per quanto riguarda me stessa e il mio lavoro e sono pronta ad affrontare ogni ostacolo che troverò davanti, sono pronta ad affrontare ogni novità perché so di non essere sola questa volta, so di avere molte più persone sulle quali contare e questo mi aiuta molto, sapere di avere più persone accanto pronte ad aiutarmi nei momenti di difficoltà.
Ho delle amiche fantastiche, il nostro rapporto è sempre più forte e anche se Aria è entrata a far parte del nostro gruppo solo da pochi mesi siamo molto unite, non ci sono segreti tra noi ed è bello avere delle amiche sulle quali poter sempre fare affidamento.
Stasera ci sarà il solito pigiama party organizzato a Summer, lo faremo a casa di Ariel e Eve questa volta perché hanno deciso di cucinare invece di ordinare qualcosa, noi dobbiamo solo portare da bere e il dolce.
'A che ora dobbiamo andare?' Chiedo a Summer.
'Passa a prenderci Aria verso le 18.' Dice. 'Hai qualche impegno?' Chiede.
'Devo vedermi con Zayn.' Rispondo prendendo la mia borsa. 'Tornerò molto prima delle 18 comunque, ha detto di avere un impegno tra poco quindi sarà breve.'
'Una sveltina?!' Dice ammiccando.
'Sei una scema.' Afferma per poi uscire dalla stanza senza aspettare una sua risposta.
Sono in ritardo come al solito ma so che Zayn non dirà niente perché la maggior parte delle volte arriva in ritardo anche lui. Onestamente non so perché ci ostiniamo ad incontrarci ad un'ora stabilita quando poi nessuno dei due la rispetta. In realtà non abbiamo un vero e proprio orario, i nostri appuntamenti quotidiani cambiano in base ai nostri impegni, durante la pausa pranzo ci vediamo in mensa e in base a ciò che abbiamo da fare ci organizziamo per vederci. Mi piacciono i nostri appuntamenti, è così che tutto è iniziato ed è una cosa all quale nessuno dei due vuole rinunciare.
Arrivo al bar e lo trovo già seduto al solito posto così lo raggiungo cercando di non farmi sentire e una volta dietro di lui gli copro gli occhi con le mani.
'Chi sono?' Domando cercando di camuffare un po' la mia voce.
'La mia fantastica ragazza?!' Dice per poi portare le sue mani sulle mie per toglierle dai suoi occhi e voltarsi verso di me.
'Sei qui da tanto?' Chiedo lasciandogli un bacio a stampo per poi sedermi di fianco a lui.
'Sono arrivato due minuti fa.' Dice. 'Ho già ordinato.' Aggiunge.
'Grazie.' Dico. 'Cosa devi fare dopo?' Chiedo.
Sono giorni che ci vediamo per poco tempo perché poi lui ha da fare, ma non mi ha mai detto cosa e sono curiosa.
'Una cosa con i ragazzi.' Dice. 'Niente di che.' Aggiunge.
'E non puoi dirmelo?' Domando.
'Liam vuole cambiare i colori della sua stanza e ha chiesto a me di aiutarlo.' Dice. 'E io ho chiesto agli altri di darmi una mano.' Spiega.
'Lo fate ogni giorno?' Chiedo.
'Quando sono libero.' Risponde. 'In questi giorni non ho molto da fare e quindi sono andato lì ogni giorno.'
'Capito.' Dico. 'Come procede il compito?' Domando.
Sono mesi che mi disegna, che mi ritrae e io non ho ancora visto niente, niente di niente.
'Direi che sino a buon punto.' Dice. 'In realtà avrei anche finito.' Aggiunge. 'Posso già consegnarlo.'
'Quindi posso vederlo?' Chiedo entusiasta.
'No.' Risponde smorzando il mio entusiasmo.
'Perché no?' Chiedo. 'Ci sono io in quei disegni, perché non vuoi farmene vedere neanche uno.'
'Li vedrai quando sarà il momento.' Afferma per poi ringraziare il ragazzo che ci ha appena servito.
'Non è giusto!' Esclama. 'Io voglio vederli.'
'Li vedrai.' Dice. 'Tu che farai stasera?' Chiede cambiando discorso.
'Pigiama party a casa di Eve e Ariel.' Rispondo. 'Domani mattina niente colazione insieme.'
Oltre ai nostri appuntamenti giornalieri da un po' di tempo ci vediamo ogni mattina, prima delle lezioni, per fare colazione insieme e quando non abbiamo lezione o mi porta lui la colazione in camera o lo faccio io, anche se la maggior parte delle volte sono io ad andare da lui.
'Me la farò portare dal Lou.' Dice ridendo.
'Non lo farà!' Esclamo ridendo a mia volta. 'Non si alzerà mai dal letto per andare a prenderti la colazione.'
'Niall si però.' Dice. 'Lui ci andrà.' Aggiunge.
'A che ora devi andare via?' Chiedo.
'Tra poco.' Risponde. 'Ho appuntamento con gli altri e non posso arrivare tardi.'
'Con loro non puoi arrivare tardi e con me si?' Dico. 'Beh grazie.'
'Tu arrivi sempre dopo di me.' Mi fa notare.
'Ma tu non arrivi comunque in orario.' Dico.
'Solo perché so che tu non arriverai in orario.' Afferma. 'Con Louis è impossibile, lui e Liam sembrano due svizzeri e se arrivo in ritardo anche solo di un minuto mi uccidono.' Spiega.
'Dovete dipingere dei muri mica organizzare un omicidio che deve essere tutto perfetto.' Dico ridendo.
'Già.' Afferma. 'Ma sono così.' Aggiunge.
Liam è davvero peggio di un orologio svizzero, è sempre puntuale, molte volte addirittura in anticipo e non so come Summer riesce a stare al suo passo, per me sarebbe impossibile.
'Sono loro?' Chiedo quando il suo telefono inizia a suonare.
'È Louis.' Dice rifiutando la chiamata. 'Devo andare.' Afferma alzandosi.
'Ci sentiamo più tardi?' Chiedo alzandomi a mia volta.
'Posso chiamarti o rischio di essere ucciso da Summer?' Chiede divertito.
'Ti chiamo io.' Dico baciandolo.
'Ci sentiamo dopo allora.' Dice ricambiando il bacio. 'Ti amo.' Aggiunge per poi andare via.

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