Capitolo 25

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Ho ricevuto più chiamate da parte di mia madre in questi due giorni che in tutta la mia vita. In realtà è da un mese che mi chiama più del solito per accertarsi che io torni a casa per queste vacanze ma da quando le ho detto che avrei chiesto ad Ivy di venire con me è diventata, se possibile, ancora più insistente. Tra le chiamate ricevute appare solo il suo nome e ogni chiamata è durata quasi un'ora, alcune anche più e tutte fatte per chiedermi la stessa cosa, per assicurarsi che io non le dia buca. Anche oggi non si è smentita, di solito la mattina mi manda un messaggio per darmi il buongiorno invece oggi no, ha chiamato alle 7, prima ancora che la sveglia suonasse e con la scusa di darmi il buongiorno ha voluto sapere a che ora sarei partito, se Ivy aveva cambiato idea e addirittura ha voluto sapere che strada avrei fatto così da regolarsi, farsi trovare a casa quando sarei arrivato. Stavo dormendo quando mi ha chiamato, lei parlava e io dormivo, non ricordo neanche cosa le ho detto, non ricordo neanche che abbiamo parlato in realtà, so che c'è stata questa chiamata perché è segnata nel registro delle chiamate altrimenti poteva benissimo essere un sogno perché si fa sentire così spesso che ormai mi sogno le sue chiamate perché tanto le cose che mi chiede sono sempre le stesse. Vorrei darle buca di proposito e se non lo faccio è solo perché mi manca e sopratutto mi manca la mia nipotina, la figlia di mia sorella che non vedo l'ora di abbracciare. Lei è stata il motivo per il quale io sono tornato a Bradford dopo quello che era successo e che mi aveva portato ad allontanarmi dalla mia famiglia, lei mi ha riportato a casa anche se a fatica, anche se le prime volte che tornavo non ero felice e restavo chiuso in casa per evitare qualsiasi incontro.
Non dimenticherò mai la chiamata di mia madre per dirmi che ero finalmente diventato zio di una splendida bambina, è stato un dei giorni più belli della mia vita e che non dimenticherò mai il primo incontro con lei, la prima volta che ci siamo visti. Ero al secondo anno, l'anno in cui diedi buca per stare con Louis, nacque a marzo e senza dire niente a nessuno la mattina in cui mi disse che era finalmente nata mi misi in macchina e andai a casa. Nessuno si aspettava di vedermi, nessuno di aspettava che io tornassi a casa, sapevano tutti quanto era difficile per me, quanto ancora facevo fatica a stare lì perché tutto mi ricordava chi ero e cosa era successo e fino a quel giorno ogni scusa era buona per non tornare e mia madre questo lo aveva capito, cercava sempre di trovare un modo per farmi tornare a casa ma capiva quando inventavo scuse per restare qui e non me lo ha mai fatto pesare, sapeva che erano tutte balle ma ha appoggiato la mia messa in scena perché è mia madre. Tornare a Bradford dopo due anni fu una bella botta ma ero concentrato solo su mia nipote, lei era più importante di qualsiasi altra cosa e da quel giorno mia madre non ha più accettato scuse, il prossimo Natale sarei dovuto tornare, anche con Louis o chiunque altro, l'importante che tornavo a casa ma non c'era bisogno me lo imponesse lei, da quel giorno sarei tornato a casa più volentieri solo per vedere mia nipote quindi si, devono tutti ringraziarla perché è merito suo se non invento più scuse per tornare nella mia città. Ha 4 anni ed è la cosa più bella che potesse capitare a tutti noi, è arrivata al momento giusto, era un periodo in cui niente andava bene, non solo per me ma per tutta la famiglia, era un periodo no che non voleva passare e quando mia sorella disse di essere incinta in un certo senso tornò la luce in casa nostra, era la prima notizia bella che ricevevano dopo tanto tempo e ne avevamo bisogno tutti, tutti noi avevamo bisogno di una distrazione e lei lo è stata, lo è ancora ed è la distrazione più bella del mondo, sono innamorato di lei e sono davvero impaziente di rivederla, certo mi avrebbe fatto piacere che conoscesse Ivy, sono sicuro che le sarebbe piaciuta ma spero ci saranno altre occasioni.
Ovviamente non mi ha chiamato solo alle 7, ma anche alle 8 prima che iniziasse la lezione e ovviamente mi ha chiamato anche cinque minuti fa ed è ancora al telefono e io ormai so perfettamente le parole che dirà che ho lasciato il telefono sul sedile mentre carico la valigia in macchina, se lo sapesse sono sicuro che mi beccherei una sberla ma fortunatamente non può vedermi.
'È ancora valida la tua offerta?' Mi volto nel sentire queste parole e ammetto di essere sorpreso nel trovarmi Ivy davanti con una valigia.
'Hai cambiato idea?!' Chiedo ma più che una domanda suona come un'affermazione.
Sta per ribattere ma mi ricordo di mia madre lasciata sul sedile e così corro a prendere il telefono e la liquido in pochissimo tempo dicendole che sto partendo proprio in questo momento così sapendomi alla guida non mi chiamerà.
'Era tua madre?' Mi chiede.
'È sempre lei ultimamente.' Rispondo. 'Quindi hai cambiato idea?' Chiedo di nuovo.
'Se la tua proposta è ancora valida si, mi piacerebbe venire con te.' Dice.
'Certo che è valida!' Esclamo prendendo la sua valigia per poi caricarla in macchina.
'Tua madre sa che ci sarò anche io?' Chiede.
'Lo sanno tutti e non vedono l'ora di conoscerti.' Affermo. 'Sono felice che hai cambiato idea.' Dico.
'Sicuro che non sia un problema?' Domanda una volta salita in macchina. 'Perché per me restare qua non è un problema.' Aggiunge.
'Non è un problema!' Esclamo. 'Ci aspettano tre lunghe ore di viaggio adesso quindi direi di partire!.

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