geloso (pt.2)

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[siamo sempre il giorno prima]

POV MATTHEO

arrivai in classe appena in tempo prima dell'inizio e lei era lì, seduta vicino a quel coso, Cedric

che fastidio vederli insieme, non so perché ma avrei voluto andare da lui e prenderlo a pugni

POV T/N

quando varcò la soglia dell'aula il mio sguardo cadde subito sul suo pugno serrato, poi risalì fino alla vena pulsante sul suo collo

ced: vedi te l'avevo detto che è geloso
sussurrò
io: mmh
ero troppo concentrata su di lui per accorgermi del ragazzo che avevo di fianco

i nostri sguardi si incrociarono per una frazione di secondo

poi il prof lupin fece il suo ingresso in aula

prof.l: buongiorno ragazzi, iniziamo subito, in questa scatola c'è un molliccio; chi sa dirmi che forma ha?
x: un molliccio assume la forma di ciò che più ci spaventa perciò non ha una vera e propria forma
perof.l: esatto, c'è pero un incantesimo che può neutralizzarlo, l'incantesimo in questione è "ridiculus"
...su forza ripetete con me roteando la bacchetta "ridiculus"

tutti ci esercitammo con l'incantesimo prima di passare alla pratica

prof.l: bene ora vi metterete in fila e ogniuno di voi dovrà affrontare il molliccio, ricordate l'importante è pensare a una "ridicolizzazione" della paura

ci mettemmo tutti in fila uno dietro l'altro

davanti a me c'era mattheo, una volta che fù il suo turno dall'armadio non uscì niente

prof.l: non è possibile, tutti hanno paura di qualcosa
mat: no io non provo emozioni

io lessi nella sua mente perché sapevo che stava mentendo:
"non ci provare Scott"

merda, mi ha beccata

prof.l: va bene prossimo

era il mio turno

dall'armadio inizialmente non uscì niente, poi passo dopo passo un ragazzo si fece strada verso di me, aveva gli occhi completamente neri, tanto che l'iride e la parte bianca non si distinguevano, le mani bruciavano in sfere di fuoco rosso, il suo sorriso era uguale al mio, da psicopatica, io quel ragazzo lo conoscevo, tempo fa era stato la mia vita e la mia morte, il motivo per cui non posso più provare niente

ebbi un'attacco di panico
caddi in ginocchio
era tutto come tre anni prima, contiuavo a ripetere la stessa frase "non volevo"
lui aveva il dito teso verso di me in modo accusatorio
i miei occhi erano vuoti
mi sentivo morire dentro

poi il prof si mise davanti a me, il ragazzo divenne la luna piena e successivamente un palloncino bianco che volò dritto nell'armadio

prof.l: portala in infermeria
disse a mattheo che si era inginocchiato di fianco a me

lui mi prese in braccio a mo' di principessa

ma mentre eravamo nel corridoio, una volta ripresa leggermente dal mio stato di trance, lo bloccai

io: no ti prego, non in infermeria
mat: dove allora
io: in camera mia
mat: ok

non c'era nessuno nel corridoio così ci smaterializzammo in camera mia lui mi poggiò sul letto e fece per andarsene

io: no aspetta
volevo chiedergli di restare
poi però il mio fottutissimo orgoglio ebbe la meglio
io: niente vai pure, solo, avvisa la professoressa di babbanologia che non ci sarò
mat: solo questo
io: si(?) è l'ultima lezione che abbiamo
mat: ok dopo ricordati che abbiamo la punizione
io: certo ora vai

I wait for you in hell//Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora