la mia piccolina

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Mi svegliai in un letto che non era il mio, con dei vestiti che non erano i miei e dei riccioli che mi solleticavano il viso.
Un'attimo è il letto di Mattheo cos'è successo ieri?

Con la mente cominciai a ripercorrere gli avvenimenti del giorno prima ma, dopo il lungo discorso che avevamo fatto sulle mie paure, buio.

mat: se vuoi ci penso io a illuminare quel buio
io: dio che spavento, non pensavo fossi sveglio
mat: già
io: un attimo mi hai letto la mente?
mat: no, cosa te lo fa pensare?
io: fanculo
mat: ripetilo
io: f.a.n.c.u.l.o.
mat: ora me la paghi
disse mettendosi a cavalcioni su di me e cominciando a farmi il solletico
io: n-no hahaha t-ti pre- hahahha ti- preehahah prego bahahaha ba-basta
mat: chiedimi scusa
io: m-mai HAHAHAHAHAHA
mat: ok l'hai voluto tu
e riprese a farmi il solletico
io: va- va b-bene hahahaha
mat: allora...
io: oddio guarda lassù!
mat: dove?!
chiese lui preoccupato
in quel momento ebbi i tempo sgattaiolare in bagno e chiudermici a chiave

mat: apri!
io: no
mat: apri, o apro io ...ma fidati non ti conviene!
io: uh che paura
mat: alohmora
io: pensi davvero che sia così facile?
lui disse qualche incantesimo di magia oscura e la porta si aprì

si avvicinò a passo lento verso di me

una volta che fù a pochi centimetri da me circondò la mia vita con le sue braccia

mat: allora signorina Scott vuole sapere cosa è successo ieri?
io:...
mat: non vuole parlare?

cazzo non riesco a dire una sola frase di senso compiuto, mi ha fottuto il cervello

mat: felice di farle questo effetto
io: non leggermi il pensiero
dissi trandogli finti pugnetti sul petto
mat: comunque ieri sera ti sei addormentata sulla mia spalla, io non volevo avere a che fare con i tuoi amici rompicoglioni e ti ho portata in camera mia, con un incantesimo ti ho cambiata e  messo una mia felpa, ho pensato che fossi scomoda
io: da quando ti preoccupi per me, ma cosa più importante da quando pensi?
mat: ah ah ah un grazie basterebbe
io: le parole "scusa", "grazie" e "prego" non fanno parte del mio vocabolario

restammo a fissarci per un po' finché non spezzai il silenzio imbarazzante che c'era fra noi

io: theo dovrei andare a prepararmi
mat: ripeti
io: dovrei andare a prepararmi
mat: non quella parte ...prima
io: quale? theo  ...oh ehm no io, non volevo
mat: tranquilla è bellissimo

ma tu sei bellissimo, no che cazzo pensi t/n?
dio quanto lo vorrei baciare ...no, basta.

POV MATTHEO

dio se la vorrei baciare, voglio le mie labbra sulle sue, voglio sentirla

"ma tu sei bellissimo, no che cazzo pensi t/n?
dio quanto lo vorrei baciare ..."

quel pensiero bastò per mandarmi oltre il limite, non c'è l'ho fatta a resistere

io: oh...fanculo
e mi scaraventai sulle sue labbra, mi mancava come l'aria quel contatto

lei ci mise un po' a realizzare e questo mi fece dubitare, ma poi ricambio con foga, anche la lei mancavo io

però volevo vedere cosa stesse pensando, era come se dentro di lei ci fossero due entità che discutevano:
"sono, sono felice, non ci credo, sono di nuovo felice, ...merda t/n sei una cogliona, ti stai innamorando, sei fottuta... zitta coscienza di merda anch'io ho diritto di provare felicità ogni tanto ...ma lo sai che dopo questo bacio ti dovrai allontanare da lui, a meno che tu non voglia ucciderlo... si, lo so
è, e deve rimanere, un gioco"

a quel punto mi staccai, non so perché ma mi sentivo ferito, era come se fossi stato tradito, di solito sono io a giocare con le persone, ma con lei è diverso

io: fuori
dissi freddo
t/n: ma-
io: sei sorda per caso?! HO DETTO F.U.O.R.I.

i suoi occhi si fecero lucidi
non riuscivo a sostenere il suo sguardo affranto, mi girai e le diedi le spalle

io: tu non sei niente per me, non ti voglio più vedere, vattene via, ora!

non sentii più nessun rumore, nemmeno il suo respiro, percepii come una carezza, poi un formicolio sulle labbra, ridicolo lo so, ma speravo fosse rimasta, invece quando mi girai era sparita, odio quando si dissolve così nell'aria è come se diventasse invisibile

poco dopo la porta si aprì, ancora speravo fosse lei, quando ero stato io a cacciarla via, nella stanza entrò Scott, ma non la Scott che volevo, era solo suo fratello che rientrava da una notte con qualche ragazza

POV T/N

mat: tu non sei niente per me, non ti voglio più vedere, vattene via, ora!

a quelle parole qualcosa in me si spezzò

la vista si fece appannata
lacrime mi bruciavano le guance arrossate

diventai invisibile

però prima di smaterializzarmi mi misi di fronte a lui e gli sfiorai la guancia in una delcata carezza, e gli lasciai un ultimo bacio, ridicolo lo so, ma volevo rimanere

lui si girò nella direzione in cui pensava che fossi

ho notato un briciolo di delusione nel suo sguardo quando non mi ha più visto, ma è stato lui a dirmi di andare

e forse ha fatto anche bene, avrei rischiato io di ferire lui

poi mi smaterializzai in sala comune, nessuno mi doveva vedere in questo stato e in camera c'erano i miei amici, diventai di nuovo visibile

mi buttai a peso morto sul divanetto di fronte al camino spento, faceva ancora troppo caldo per accenderlo

con le dita lanciai una fiammella blu nella legna

avevo il potere di separare la fiamma dal calore, per questo il fuoco non scaldava

poi mi infilai le cuffiette e sparai la musica a tutto volume

una volta che fui certa di essere sola mi lasciai andare, piansi silenziosamente tutte le lacrime, anche quelle che avevo trattenuto per anni

piansi una lacrima alla volta, tanto cha alla fine avevo due righe rosse che mi segnavano le guance

POV AIDAN

scesi in sala comune, notai subito le fiamme blu del camino, la mia migliore amica era sdraiata con lacrime ormai secche agli occhi

silenziosamente mi avvcinai per poi sdraiarmi, abbracciarla da dietro e coprirci con le coperte

lei inizialmente sussultò ma subito si calmò accoccolandosi nel mio petto

portò la sua testa sotto al mio mento, capii subito cosa volesse, perché anche io lo facevo sempre

così cominciai cominciai a dargli tanti piccoli bacetti sulla fronte e, successivamente, su tutto il viso (tranne che sulla bocca ovvio)

presi una cuffietta e me la misi, dovetti abbassare la musica perché era davvero troppo forte

rimanemmo per molto tempo in quella posizione, mentre la coccolavo

sapevo che al momento non avrebbe voluto spiegarmi il motivo per il quale stava male,
per questo non le chiesi niente

ma avrei di sicuro scoperto chi l'aveva ferita e gli avrei spaccato il muso, e non sarei stato l'unico, scometto che anche gli altri saranno incazzati con chi l'ha fatta stare male

siamo tutti molto protettivi quando si tratta di lei

nessuno tocca la mia piccolina e ne esce vivo

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spazio autrice:

heyy come state?

ho visto che la storia è aumentata di letture e anche se non si possono dire "tante" io sono felicissima

quindi grazie a tutti quelli che la stanno leggendo e spero che vi piaccia

ciao

~Lu❄️

I wait for you in hell//Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora