tutta la storia

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mi lasciai cadere a terra e cacciai un urlo per sfogarmi

io: AHHHHHHHHHHHHHH
mat: va meglio ora?
io: si

dopo un attimo di silenzio ced lo spezzò

ced: lo sai che non mi piace insistere su queste cose ma credo che ora sia venuto il momento di raccontarci tutta la verità
io: hai ragione

ci sedemmo sui divani

il padre di stiles era con noi, lui sapeva già tutto

presi un grande respiro e comiciai a raccontare

io: Ero solo una bimba di qualche anno, quattro per la precisione, un giorno io e la mia migliore amica abbiamo litigato, per una stupida bambola.
Lei era figlia degli amici di famiglia.
I nostri genitori erano amici quando andavano a scuola insieme, alla Beaubatons anche loro.
Fin qui tutto ok, due normali bambine che avevano qualche divergenza, poi però lei lasciò la bambola di colpo.
Mi disse che i miei occhi erano diventati rossi.
Andammo insieme dai nostri genitori per capire se fosse normale, non ci preoccupammo molto perché sapevamo di essere delle maghe.
O meglio lei una maga io una strega.
I miei mi dissero che ero destinata a diventare la strega più potente del mondo.
Per metterla via breve ci raccontarono la storiella che una volta ogni cento anni veniva scelta una maga o mago per farla/o diventare invincibile.
Lei in poche parole diventò gelosa per colpa di sta storiella del cazzo, voleva che scegliessero lei, io so che non è vera ma credo che quella ci creda tutt'ora.
Lei cominciò a bullizarmi, a darmi del mostro a dire che ero pericolosa per mettere tutti contro di me. I miei non ne sapevano niente perché davanti a loro facevamo la bella faccia e io avevo troppa paura per dirgli quello che mi faceva quella bambina.
Arrivate all'età giusta per ricevere la lettera da Hagwarts, la scuola di magia più prestigiosa, io la ricevetti e lei no, io no so per quale strano senso di colpa la rifiutai e andai alla beaubatons.
Lei a quell'epoca si era innamorata di una ragazzo, Theodore Nott si chiamava.
Quando i nostri genitori ci chiamarono in casa c'era anche questo ragazzino.
Ci dissero che io avrei sposato lui e quello stupido accettò con un: "mi sto già innamorando di te"
Da quel giorno lei mi odiò più di prima, diceva che le avevo rovinato la vita, che avevo preso tutto quello che le spettava, i poteri, il ragazzo, la vita.
Io stupidamente ho cercato di scusarmi ma la realtà era che era solo una ragzzina viziata e un po' sfortunata.
Fortunatamente Nott ricevette la lettera per hagwarts e andò lì.
Poi il primo giorno di scuola notai un gruppetto di ragazzi in poco tempo diventammo amici.
Lei si infuriò perché voleva averli lei i miei amici e mise tutte le ragazze della scuola contro di me, essendo molto popolare ci riuscì. Tutti tranne i miei amici, alcuni tra gli unici maschi della scuola, avevano tutti un anno più di me ed erano considerati i più fighi.
Con loro mi divertivo, ero spensierata, dopo scuola prendevamo la bicicletta e percorrevamo le strade fino al nostro posto segreto, una bellissima distesa fiorita affiancata da un grande fiume: la senna, il nostro paradiso.
A uno in particolare mi legai molto, mi innamorai di quel ragazzino cosi dolce e gentile, lui si innamorò di me.
Mi aveva promesso che saremmo scapati, che ce ne saremmo andati lontani da tutto e tutti, che non avrei dovuto più sposare Nott o subirmi quella vipera della mia ex migliore amica, sì perché a loro ne avevo parlato, da quel momento non mi lasciavano sola un attimo e mi difendevano sempre.

a quei ricordi un sorrso malinconico increspò le mie labbra

io: Un giorno poi, sono riuscita a rovinare ogni cosa, ho mandato a puttane la mia vita o almeno quel pezzetto di felicità che mi avevano donato in mezzo a tutta quella merda che mi scaricavano addosso tutti i santi giorni.

...mi fermai un attimo e qualche lacrima lascio i miei occhi lucidi

stiles mi venne ad abbracciare, lui sapeva tutto, c'era sempre stato, da quel giorno in prima elementare, quando avevamo solo sei anni

I wait for you in hell//Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora