l'erede delle ombre

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sono passati un po' di giorni e ormai mi è finito il ciclo, hallelujah, il problema è che ho ancora voglia di nutella

bahhh

mattheo è stato fantastico in questi giorni, mi ha coccolata, abbracciata, baciata, però senza malizia, senza per forza pensare a scopare

abbiamo parlato poco di quello che è successo, ma sono felice di averlo fatto, non mi pento di niente

lui è quello giusto e il mio istinto non sbaglia mai

riusciremo a superare qualsiasi ostacolo insieme

e in caso morissimo prima, ci ritroveremo all'inferno, nel nostro regno

perché noi viviamo di oscurità

ora è sera o meglio notte e sto minchione cazzo si urla?

io: che vuoi? prega che sia qualcosa di importante perché se no ti facco cessare di respirare all'istante
mat: sempre molto pacifica dicevano
io: fanculo
mat: dai alzati che ti voglio far vedere una cosa
io: cosa?
mat: devi venire con me per scoprirlo

mi alzai con poca voglia di vivere
presi ua felpa di mattheo e me la misi sopra al pigiama (ovvero pantaloncini e canottiera perché sì, ho caldo anche di notte)

lui mi prese per mano comiciando ad andare chissà dove e io a seguirlo manco un cane

uscimmo dalla stanza e percorremmo le scale in discesa

arrivammo in soggiorno, ci dirigemmo fino alla porta d'entrata, uscimmo e una folata di vento mi investì in pieno viso

ero scalza e potevo sentire della ghiaia fredda sotto ai piedi

mi tirai la felpa più giù possibile, anche se già di suo mi arrivava alle ginocchia

era calda e morbida, poi era nera il mio colore preferito dopo il bianco

mentre marciavamo fuori dalla villa mi venne di fermarmi

così mi arrestai di colpo

mattheo mi guardò interdetto

dopo un attimo di sconcerto ruppi il silenzio

io: cos'è mi vuoi stuprare?
mat: no se ti volessi stuprare non ti avrei dato una felpa ma ti avrei direttamente svestita e immobilizzata al letto
io: ah beh, buono a sapersi
ma dove stiamo andando?
mat: pazienza piccola scott

ricominciò a camminare e io, ormai arresa, con lui  e dopo quella che sembrava un eternità ci fermammo

eravamo ...in giardino?

mi prese per la vita avvicinandomi a lui, io misi le mani sul suo petto

io: cos'è vuoi farlo in giardino?
mat: sarebbero eccitante no?
io: se poi ci vedessero?
mat: e proprio quello il bello, il rischio
io: ma tu non stai bene hahah
mat: guarda che mi offendo

fece il finto broncio e io gli diedi un piccolo bacino sulla guancia

mat: devi fare di meglio per farti perdonare

gliene diedi uno sull'altra guancia

lui scosse la testa in senso negativo

allora gliene diedi ancora uno, questa volta sulla bocca

mat: mmh vabene
comunque non ti ho portato qui per scopare
io: ah no? peccato
dissi scarcastica
mat: no...

e in un attimo ci smateralizzammo

eravamo su una specie di grande e alta roccia, un po' scuadrata

ci sedemmo

le mie gambe a penzoloni

I wait for you in hell//Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora