al crepuscolo

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[narratore]

Lord Voldemort e Gellert Grindelwald, ancora una volta fianco a fianco, furono i primi a mettere piede su territorio scolastico.

Al loro seguito Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Hardin, Draco, Cheryl, e Tom.

E in ordine seguivano Mangiamorte e Servi del Fuoco, poi le creature magiche che si erano unite alla causa, veele, troll, orchi a chiudere quella specie di processione.

Invece a vegliare sulle loro teste c'era uno sciame di draghi, T/n in testa a cavallo di Vysma, i dissennatori dal loro canto erano disseminati attorno al castello, pronti ad intervenire una volta dato l'ordine.

Era ormai il crepuscolo, gli studenti si sentivano al sicuro mentre consumavano quella che sarebbe potuta essere la loro ultima cena il castello era stato protetto quello stesso giorno con molti incantesimi che avevano dato forma ad una vera e propria bolla inaccessibile.

Poi un rumore spezzò la quiete, una macabra risata echeggiò per la sala grande.

Gazza, il custode, fece appena in tempo irrompere in sala grande urlando "Ci attaccano!" che svenne.

Per un attimo ci fù un silenzio tombale, poi il caos, gli studenti si alzarono impanicati correndo in direzione di un riparo sicuro, nemmeno il vocione autoritario di Silente fù in grado di calmarli.

Poi un urlo così acuto da perforare i timpani immobilizzo tutti, una ragazzina si era rannicchiata per terra e si teneva le mani premute con forza sulle orecchie.

La stessa cosa avvenne dall'altra parte della sala e in poco tempo una voce aveva invaso le teste di tutti i presenti.

"Hahah, non guardatevi in giro così, cercando di capire da dove venga la mia voce, io sono ovunque e da nessuna parte"

Grandi ombre s'impadronirono dell'alto soffitto della sala, vagarono per i muri oscurando una ad una le luci.

"Ora, voi non potete vedere me, ma io posso vedere benissimo voi."

Disse una volta che tutte le luci furono spente.

Di fatti era proprio così: le ombre ora erano invisibili, ma cio non voleva dire che non fossero ancora lì, striscianti, impazienti di uccidere.

"Avete per caso notizie di una certa Hermione Granger? Dovrebbe farsi avanti e affrontarmi senza nascondersi da codarda qual'è. Non vogliamo che si facciano male persone innocenti, vero? Hai un'ora, ti aspetto nella foresta oscura, noi due soltanto.
Se non ti presenterai distruggerò ogni cosa a te cara, fino a che non sarai tu a venire da me supplicando di mettere fine alle tue sofferenze..."

La quiete tornò a regnare nella sala, il Golden Trio non aveva avuto l'accortezza di nascondersi, era rimasto in bella vista ad Hogwarts cercando un altro degli horcrux.

Hermione sapeva di dover affrontare il suo destino, ma non aveva intenzione di farsi trovare impreparata. Nel frattempo Ronald Wesley aveva cercato di contattare gli Auror ed il ministero che in poco tempo erano arrivati a dare rinforzo.

Un'ora dopo il tramonto, T/n, sola come promesso, aspettava impaziente La Granger, seduta, gambe penzoloni, su di un ramo parecchio alto di quegli alberi contorti.

Quando la sua ospite fù a pochi passi dall'albero, la ragazza saltò giù dal suo ramo, atterrandole esattamente di fronte.

Hermione ebbe un sussulto e quando T/n impugnò la sua bacchetta non fù abbastanza svelta da estrarre la propria.

Con la bacchetta puntata sotto al mento, quasi ad alzarle la testa udì la malvagità delle parole che le furono rivolte.

"Tira fuori la bacchetta e combatti"
sibilò.

I wait for you in hell//Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora