dubbi

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una volta che gli amici di stiles se ne furono andati io tornai ai fornelli, amavo troppo cucinare

feci tre vaschette di lasagne

una per me, una per stiles e una la laciai accanto al microonde

noah tornava molto tardi, noi già dormivano, cosi gli feci trovare la cena pronta con dei biscotti, doveva solo scaldarle in microonde appunto

quando ero lì mi occupavo di tutti e due ero un po' la mamma di casa

io e stiles dormivamo in camera sua, non voleva dormire da solo la prima notte a casa, senza suo padre e con me che dormivo in un altra stanza, la casa sarebbe risultata vuota

il mattino dopo mi alzai di buon ora, vale a dire le cinque, non so perché, ma in vacanza mi veniva da alzarmi prestissimo quando potevo dormire

e durante scuola il contrario, ovvio no?

preparai la colazione: crêpes alla nutella

verso le sei scese noah

io avevo appena finito di fare la seconda (la prima l'avevo mangiata, dovrò pur fare colazione anch'io)

lui mangiò tutto e chiese il bis

io gliene feci un'altra

finito anche quella, bevve l'ultimo sorso del suo caffè latte e si avviò al lavoro

stiles non si era ancora svegliato ed era all'incirca mezzo giorno

a suo padre avevo preparato riso polpette che erano buoni pure freddi

mentre per stiles, bah non avevo fatto niente perché non sapevo quando si sarebbe svegliato

stil: buongiorno peach
io: ma ben svegliato potato
stil: che c'è per colazione?
io: è ora di pranzo
stil: ma io voglio la colazione
io: oh e va bene

tirai fuori dal frigo un po' di impasto per crêpes che era rimasto da quella mattina

ne volle una, poi due, poi tre

stil: ancora
io: basta che ti viene mal di pancia, poi mi vomiti sul tavolo
stil: daii
io: è finito l'impasto e tra poco finisce anche la nutella

stil: mmh ok
disse deluso
io: eh che ti devo dire, prendi un biscotto, magari ne è rimasto qualcuno al cioccolato
stil: siiiiii

non riuscivo a vederlo triste, così quando mi faceva il musetto non riuscivo a dirgli di no

io: fai in fretta che poi i tuoi amici ti passano a prendere
stil: eh
io: si, scott ha il mio numero e mi ha chiesto di ricordartelo
stil: ah già è vero, grazie
io: niente, ora vai a prepararti
stil: ok

e corse di sopra a cambiasi

io misi a posto la cucina

poi il campanello suonò

andai ad aprire

io: ciao, stiles scende tra poco
dissi ai suoi amici che erano appena arrivati
io: accomodatevi
continuai
all: ehi vuoi venire noi?
io: beh io dovrei cucinare i macarons e poi dovrebbero arrivare alcuni amici
mal: non c'è problema, dai vieni con noi e invita i tuoi amici, andiamo a pattinare sul ghiaccio
io: voi non avete paura di me? nemmeno dopo la storia con i miei?
lyd: anche noi abbiamo dei segreti, forse un giorno ne verrai a conoscenza e capirai perché non ci spaventi, beh, non più
io: ok vengo con voi, mi avete convinta
isa: bene ma i tuoi amici quanti sono?
io: ehm loro non ci sono, era una scusa per non venire
ammisi un po' imabarazzata

I wait for you in hell//Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora