Capitolo 5

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Flavio se ne andò subito dopo pranzo proprio come aveva detto in precedenze. Il castano aveva anche cercato di lavare le posate che avevano usato per pranzo ma Cassian si era imposto e alla fine aveva lavato lui a mano, visto che il ragazzo non aveva una lavastoviglie a casa. Non gli era minimamente pesata come cosa visto che l'aveva presa come una piccola cosa per iniziare a sdebitarsi.

Il pomeriggio passò anche più velocemente grazie al fatto che il ragazzo aveva un telefono da controllare e sistemare per quanto possibile. Decise comunque di far restare la lingua sull'italiano, se voleva imparare qualcosa di quella lingua sconosciuta da qualche parte doveva pure iniziare.

E fu così che passò l'intero pomeriggio a trafficare con il telefono tanto da essere anche arrivato a scaricarlo e a dover cerare per tutta la casa un caricatore decente.

-ehi, non ti ho visto e mi sono preoccupato- disse Flavio vedendo Cassian in soggiorno.

-mi si è scaricato il telefono e stavo cercando un caricatore- spiegò Cassian grattandosi la testa leggermente a disagio.

-era in camera mia-

-li non sono entrato-

-avevo immaginato- Flavio sospirò ed entrò nella sua camera per poi lasciare il caricatore nelle mani di Cassian -non ti fare problemi ad entrare in camera mia okay?-

-non mi sembrava corretto entrare nella tua camera-

-non ho niente da nascondere quindi non ti preoccupare davvero. Oppure potevi anche chiamarmi-

-si rischiando di chiamarti a lavoro o peggio mentre guidavi. Meglio di no- concluse serio Cassian -sai non vorrei che poi investissi qualcuno solo perché distratto-

-quel tizio era ubriaco marcio Cassian- rispose Flavio capendo a cosa avesse fatto riferimento il biondo -e poi se sono alla guida non rispondo. Non sono così sconsiderato- finì di dire Flavio -comunque dovremmo rimandare la cena cucinata da me perché ho fatto troppo tardi a lavoro perché Michele mi ha trattenuto, ma in compenso ho queste- e il castano mostrò due cartoni di pizza -non sapendo i tuoi gusti ho preso una margherita e una capricciosa che ci dividiamo-

-uh, mi sa che la pizza l'ho già mangiata e non sento di avere ricordi negativi- disse Cassian per rassicurare il ragazzo della sua scelta, anzi sentiva di essere felice di quella scelta.

-non so che pizza tu possa aver mangiato a Los Angeles ma credimi questa sarà mille volte più buona- Flavio sorrise conscio che quello che aveva detto era la verità mentre Cassian si sedeva difronte a un cartone di pizza. Nel mentre che lo apriva e guardava il contenuto gli venne una forte fitta alla testa e chiuse gli occhi mentre nella sua mente rivedeva l'immagine di un ragazzo, un ragazzo dalla carnagione scura i capelli nerissimi e gli occhi profondi come pozze di vuoto che lo stava guardando ridendo per una battuta che aveva appena fatto. Entrambi si trovavano in quello che a tutti gli effetti era un ristorante e stavano mangiando una pizza, si ne era sicuro quella che aveva difronte in quel ricordo era una pizza anche se non era per niente identica a quella che aveva visto a casa di Flavio.

Cassian cercò di spremere le meningi per ricordarsi altro, di quel ragazzo che aveva visto e di quella serata. Ma il ricordo sembrava essersi fermato li.

-ehi, tutto okay?- chiese Flavio preoccupato al suo fianco. Cassian sospirò.

-un ricordo. Mangiavo una pizza con un amico credo. Solo questo- si demoralizzò il biondo. Era pochissimo quello che si era ricordato.

-sempre meglio di niente. È già tanto che ti sia tornato in mente quel ricordo. Abbi pazienza e con calma ti ritroverai a ricordarti tutto o quasi-

-sta parlando il medico o una persona che vuole solo incoraggiarmi?-chiese Cassian scettico per le parole del castano.

-entrambi. Abbi fiducia e non sforzarti di ricordarti qualcosa-

-okay- borbottò Cassian per poi incitato da Flacvio prese un pezzo di pizza. Chiuse gli occhi e si trovò ad ammettere che era davvero buona.




-questa è la miglior pizza che io abbia mai mangiato!- disse il moro mangiando voracemente la sua pizza con sopra qualunque salume possibile ed immaginabile.

-te lo avevo detto che questo era il miglior ristorante in circolazione Marvin- gli disse Cassian con un sorriso sulle labbra.

-se ci porto Remco secondo te mi concede un'uscita?- chiese il moro finendo l'ennesimo trancio.

-se lo porti qui significa che sei già riuscito a convincerlo ad uscire con te- gli fece notare Cassian -comunque proponiglielo e vedi cosa ti risponde-

-ti odio quando fai così Cassian- borbottò Marvin finendo la sua pizza e chiamando il cameriere per ordinarne un'altra mentre Cassian scuoteva la testa non riuscendo a capire come l'amico potesse essere un pozzo senza fondo e allo stesso tempo mantenere un fisico da urlo.

-non ho fatto niente-




-ehi!- Cassian aprì gli occhi di scatto trovando quelli azzurri di Flavio che lo stavano guardando preoccupati. -tutto bene? La pizza non è di tuo gradimento?-

-no no!- si affrettò a dire Cassian mentre sentiva il cuore scaldarsi un po'. Si era ricordato del nome del suo migliore amico mangiando quella pizza. -mi sono ricordato altro- spiegò il biondo -il ricordo di prima ero in un ristorante italiano a Los Angeles immagino ed ero con il mio migliore amico Marvin. Stavamo parlando di un ragazzo che Marvin voleva conquistare e io gli avevo proposto quel posto perché era il miglior ristorante- Cassian non sapeva perché ne aveva parlato con Flavio ma si sentiva decisamente meglio dopo averlo fatto. Flavio intanto annuiva.

-ottimo direi. È stata la pizza vero?-

-si, e devo ammettere che avevi ragione questa è mille volte meglio- disse Cassian che notò subito il bellissimo sorriso che si andava a formare sulle labbra di Flavio, labbra che aveva una voglia matta di baciare.

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