Capitolo 28

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-siamo sposati- stava sussurrando da cinque minuti Cassian guardando quasi con faccia ebete l'anello che aveva all'anulare sinistro accanto a quello che gli aveva regalato tre mesi prima quando gli aveva fatto la proposta.

-si amore, siamo sposati- gli disse ridendo Flavio nonostante non potesse guardare il marito visto che stava guidando verso la sala per la loro cerimonia. Era la stessa che avevano usato Sonia e Luigi, i due se ne erano innamorati di quella sala e non avevano avuto dubbi quando dovevano scegliere.

-adesso sono Cassian Bertolli- disse ancora tutto felice Cassian.

-qui non si usa molto prendere il nome del marito ma se a te fa piacere io non ti dico di no- disse Flavio. Qualcosa si era mosso dentro di lui quando Cassian aveva detto il suo cognome.

-diciamo che mi posso considerare il matito di Bertolli- disse allora Cassian -scusa ancora per il ritardo-

-ma stai scherzando? Non è stata colpa tua e poi hai anche avvisato Michele quindi non hai niente di cui scusarti credimi- Cassian annuì a quelle parole e continuò a guardare la fede.

-mi dispiace solo che Kian non sia qui- sussurrò dopo un po' il biondo chiudendo gli occhi e pensando al fratello.

-ti avevo già detto che potevi invitarlo- sussurrò Flavio.

-lo so ma non potevo. Non quando sto evitando Hallam come la peste. Non posso dire a Kian dove sono sperando che non gli scappi qualcosa con Hallam. Sono fratelli dopotutto- disse Cassian iniziando a giocare con la fede rigirandosela sul dito. Aveva preso quel vizio quando ancora aveva l'anello di fidanzamento e il farlo con la fede era sembrato quasi naturale.

-sono convinto che fino alla fine almeno con Kian dovrai parlare, o con Marvin! È il tuo migliore amico credo che voglia sapere se stai bene oppure no-

-lo so ma Marvin non sa tenere i segreti, Hallam e Kian lo saprebbero dopo due secondi. Per quanto io voglia parlare con Marvin non posso- sussurrò alla fine Cassian posando il suo sguardo sul marito. -ora basta pensare cose tristi, pensiamo al fatto che ci ingozzeremo come dei maiali pronti al macello-

-non dire così- rise Flavio -balleremo e smaltiremo tutto. E poi siamo gli sposi quindici muoveremo tantissimo- gli fece notare poi il castano. Quello era il giorno più bello della sua vita e se solo un anno prima qualcuno gli avesse detto che quel biondo misterioso che era arrivato in ospedale in condizioni pessime e in coma sarebbe diventato suo marito non ci avrebbe creduto. E invece eccoli li, sposati da qualche minuto ma come se stessero insieme da più di un anno.

-siamo arrivati. Pronto a mille foto?- chiese Flavio togliendosi la cintura e uscendo dalla macchina seguito dal marito che si sentiva strano solo per il fatto di essere tornato in quel posto dopo sette mesi.

-se ti dico di no ce ne andiamo a casa?- chiese Cassian quasi speranzoso.

-torniamo a casa domani, adesso godiamoci la nostra festa- e così dicendo Flavio prese per mano Cassian e lo condusse all'interno della sala dive erano già presenti tutti gli invitati. Il tempo prese a passare velocemente tra le congratulazioni di tutti i parenti di Flavio, visto che Cassian non aveva nessuno in Italia, e foto.

Cassian non ebbe nemmeno il tempo di arrivare in sala dopo le foto che vennero serviti antipasti. Antipasti che Cassian mangiò a metà per andare a fare il giro dei tavoli e salutare tutti i presenti. Una volta riseduti potettero finire di mangiare gli antipasti ma poco dopo il dj li chiamò in pista. Il resto della giornata fu una corsa tra il mangiare e il stare in pista con i mille brindisi da parte di Laura e Michele che si erano praticamente messi s'accordo per far ubriacare tutti. solo Flavio non bevve troppo, solo per il fatto che doveva essere lui a guidare fino a casa.

Quando arrivò il taglio della torta con il brindisi finale Cassian quasi non ci credeva. Era stanco morto, la cosa era dovuta anche al fatto che aveva corso come un matto per arrivare al comune, e non vedeva davvero l'ora di poter tornare a casa e rimanere a dormire tra le braccia di Flavio. Flavio che si era preso una meritata settimana di riposo da lavoro per poter stare al suo fianco dopo il matrimonio. E lui, be' era stato preso in una scuola media ma avrebbe iniziato solo a fine settembre quindi poteva continuare a rilassarsi con suo marito per quanto voleva.

-tutto bene?- gli chiese Flavio avvicinandosi con due piatti nei quali c'erano due fette di torta.

-sono solo stanco- gli spiegò Cassian prendendo volentieri la torta che era davvero buona.

-è quasi finita amore- gli disse Flavio anche lui che non vedeva l'ora di poter tornare a casa a riposarsi ma dovevano ancora consegnare le bomboniere e aspettare che tutti gli invitati se ne fossero andati per poter avere un po' di tempo per loro.

Per la fortuna di entrambi dovettero resistere solo un'altra ora e mezza per i saluti finali e dopo di essa i due erano in macchina diretti verso il loro appartamento. Quando per via del semaforo rosso Flavio fermava la macchina non mancava mai di lanciare uno sguardo a suo marito tanto silenzioso visto che si era addormentato troppo stanco sul sedile. Gli piangeva il cuore a doverlo svegliare e quindi una volta arrivati a casa Flavio lo prese in braccio e lo portò in quel modo fino al loro piano quando il biondo si svegliò e pretese di essere messo a terra. Una volta in camera si spogliarono velocemente e si buttarono nel letto addormentandosi, troppo stanchi per fare altro.

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