Capitolo 35

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-allora? Che novità ci sono?- chiese Marvin una volta che si fu seduto al tavolo della cucina della casa dei fratelli Moore.

Era passata una settimana dalla ormai palese scomparsa di Cassian e Kian aveva deciso di radunare tutti a casa sua per far sapere la situazione dopo le prima ricerche.

Con Kian era presente anche Thibault che aveva lavorato al fianco del rosso per tutta quella settimana. Dall'altro lato del tavolo si trovavano Marvin e Hallam che erano davvero preoccupati e Maurice che sembrava davvero scocciato di stare li a non fare niente.

-nessuna- iniziò Thibault vedendo che il collega non aveva voglia di parlare per primo -abbiamo visto tutte le piste possibili ma sembra essere scomparso nel nulla e i suoi documenti non sono stati registrati in nessun'altra nazione- continuò il castano sospirando -abbiamo anche provato a vedere i movimenti della sua carta ma sono bloccati quindi anche se siamo della polizia non possiamo accedervi-

-quindi non sappiamo niente? Niente di niente?- chiese ancora Marvin iniziando a far tremare la gamba destra per il nervoso. Non poteva credere che il suo migliore amico fosse scomparso chissà dove. Se davvero lo aveva fatto per quello che ipotizzava Hallam perché non ne aveva parlato con lui? Dovevano uscire insieme quella sera e di certo gli sarebbe stato accanto.

-no, niente! Possiamo provare a controllare i movimenti dei suoi documenti, provare a chiamarlo ma se lui non si fa vivo non sapremo mai dove si trovi- rispose Kian sospirando per poi lanciare uno sguardo di fuoco ad Hallam che abbassò lo sguardo.

-cazzo- sputò fuori Marvin -spero davvero che non gli sia successo niente di male e che si sia allontanato solo per un po'- sussurrò poi.

-no, secondo me se ne è andato per sempre tagliando tutti i legami- disse schiettamente Thibault -scusate se ve lo dico ma sembra proprio che abbia fatto in modo di non farsi trovare. In una settimana non abbiamo avuto il minimo risultato e Kian ha lavorato i primi tre giorni ininterrottamente-

-allora dobbiamo solo far finta che non sia mai esistito- disse Maurice mentre guardava il telefono scocciato. Marvin e Kian stavano per gridargli contro ma vennero anticipati da Hallam.

-ma vaffanculo! Non ti rendi conto che tutta questa storia è colpa tua? Ti ho detto mille volte che dovevamo parlarne con Cassian e tu mi hai sempre detto di aspettare-

-eravamo in due a scopare- gli fece notare Maurice.

-non sto dicendo che non è colpa mia, visto che ho anche la mia parte di colpa, ma tu non ti puoi permettere di dire cose del genere. Cassian esiste e io continuerò a sperare di poterlo rivedere per chiedergli scusa. Ora se non ti interessa minimamente vattene via, non sei tenuto e restare- Hallam aveva il respiro affannato per aver detto tutto senza fermarsi un secondo.

Maurice si alzò e lasciò un bacio a tradimento sulle labbra del biondo che lo guardò male. -chiamami quando ti sarai calmato- e così dicendo se ne andò lasciando gli altri da soli.

-non mi è mai piaciuto- borbottò Marvin incrociando le braccia al petto.

-e facevi bene. Appena l'ho visto mi sembrava uno stronzo e figurati che Cassian pensava fossi io lo stronzo- borbottò Thibault.

-io sono d'accordo con Sian su quello- gli rispose invece Hallam mentre Thibault alzava le sopracciglia sorpreso da quel commento che non si aspettava minimamente.

-okay io devo andare, avvisatemi se scoprite qualcosa di nuovo e soprattutto se posso aiutarvi in qualcosa- disse Marvin vedendo che la cosa iniziava a farsi seria tra Hallam e Thibault.

-certo, ti facciamo sapere tutto. Sei il suo migliore amico infondo- sussurrò Kian.

Marvin annuì e uscì da quella casa ancora più preoccupato di quando era entrato. Aveva sperato che quell'incontro potesse dire avere nuove piste sulle quali lavorare ma non era stato così e si sentiva inutile. Che migliore amico era? Non era minimamente stato preso in considerazione per sfogarsi dal suo Sian e si sentiva inutile.

Quei butti pensieri lo perseguitarono per tutto il tragitto verso casa e anche quando aprì la porta del suo appartamento tenne lo sguardo spento e il brutto pensiero in testa che il suo Sian non fosse più li. Capiva sparire per un po' ma pensava che lo avrebbe avvisto in quel caso ma non aveva fatto nulla di ciò e la consapevolezza che Cassian non fosse più in quel mondo gli faceva sempre più male.

-ehi- il moro alzò lo sguardo nero pece per incastrarlo in quello azzurro ghiaccio del biondo che aveva difronte.

-ehi- sussurrò andando da lui e lasciandogli un bacio sulle labbra, leggero, giusto per calmarsi un po'. Da quando aveva scoperto che Cassian era sparito dopo la rabbia era arrivata la tristezza e solo Remco era riuscito qualche volta a tranquillizzarlo.

Remco che era diventato il suo ragazzo dopo che aveva insistito quasi due mesi per avere un appuntamento con lui e solo dopo tre uscite Remco lo aveva baciato lasciandolo completamente confuso. Una settimana prima avrebbe presentato Remco a Cassian che lo conosceva solo dalle mille chiacchiere di Marvin e ancora non era a conoscenza del fatto che i due erano usciti insieme e si erano addirittura fidanzati.

-novità su Cassian?- chiese Remco preoccupato. Anche lui non aveva mai visto l'altro biondo e non vedeva l'ora di conoscerlo.

-niente- sussurrò Marvin scuotendo la testa -ho paura che sia morto-

-non dirlo, Marv, non dirlo. Sono sicuro che sia ancora vivo, da qualche parte ma vivo. Non perdere la speranza amore mio anche perché io e Cassian ci dobbiamo ancora conoscere. Voglio conoscere il ragazzo che mi ha permesso di mettermi con te- concluse il biondo baciando Marvin sulle labbra per poi abbracciarlo e tenerlo stretto a se nonostante fosse molto più minuto. Aveva bisogno di conforto e lui non glielo avrebbe mai negato.

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